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Correzione errore materiale: la Cassazione chiarisce

La Corte di Cassazione, con un’ordinanza, ha disposto la correzione di un errore materiale contenuto in una precedente sentenza. L’errore riguardava l’errata indicazione della Corte d’Appello competente per il rinvio, individuata in ‘Potenza’ anziché ‘Napoli’. L’intervento si è reso necessario per garantire il corretto proseguimento del giudizio davanti al giudice territorialmente competente, applicando la procedura specifica prevista dal codice di procedura penale.

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Pubblicato il 2 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Correzione Errore Materiale: Quando la Cassazione Interviene per Rettificare la Competenza

L’ordinamento giuridico prevede strumenti specifici per sanare le imprecisioni che possono occorrere nella redazione degli atti giudiziari. Tra questi, la correzione errore materiale riveste un ruolo fondamentale, permettendo di emendare sviste che non intaccano la sostanza della decisione. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione offre un chiaro esempio di applicazione di tale istituto, intervenendo per rettificare la competenza territoriale di una Corte d’Appello indicata in una precedente sentenza.

I Fatti del Caso

Il caso trae origine da una richiesta, avanzata dalla stessa Presidenza della Sezione penale competente, di procedere alla correzione di un’evidente svista contenuta in una sentenza emessa alcuni mesi prima. Nello specifico, sia nella parte motiva che nel dispositivo del provvedimento, era stata erroneamente indicata la Corte di Appello di Potenza come giudice del rinvio, ossia l’organo giudiziario incaricato di riesaminare il caso a seguito dell’annullamento della precedente decisione. Tuttavia, la corretta sede giudiziaria territorialmente competente era la Corte di Appello di Napoli.

L’Applicazione della Procedura di Correzione Errore Materiale

Per porre rimedio a questa imprecisione, è stata attivata la procedura di correzione errore materiale disciplinata dall’articolo 625-bis del codice di procedura penale. Questo articolo consente alla stessa corte che ha emesso il provvedimento di correggerlo d’ufficio o su istanza di parte, qualora contenga errori od omissioni di carattere materiale che non determinino la nullità dell’atto. La procedura è snella e mira a ripristinare la piena conformità tra la volontà del giudice e la sua estrinsecazione formale nell’atto, senza la necessità di impugnare la decisione nel merito.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte di Cassazione ha accolto la richiesta, rilevando che l’errata indicazione della sede della Corte d’Appello costituiva un palese errore materiale. Si trattava, infatti, di una svista che non incideva sul nucleo della decisione, ma che avrebbe potuto creare ostacoli procedurali nell’individuazione del giudice corretto per la fase di rinvio. La correzione era quindi necessaria per assicurare il corretto e tempestivo svolgimento del processo. La Corte ha pertanto disposto la modifica della sentenza, sostituendo in ogni sua parte il riferimento a “Potenza” con quello corretto a “Napoli”.

Le Conclusioni: L’Importanza della Precisione negli Atti Giudiziari

Questa pronuncia sottolinea l’importanza della precisione nella redazione degli atti giudiziari. L’istituto della correzione errore materiale si conferma come uno strumento essenziale per garantire l’efficienza e la coerenza del sistema giudiziario, consentendo di rimediare a sviste formali in modo rapido ed efficace. La decisione assicura che il principio della competenza territoriale sia rispettato e che il procedimento possa proseguire senza intoppi davanti al giudice naturalmente precostituito per legge, riaffermando il valore della certezza del diritto.

Cosa si intende per correzione di errore materiale in un provvedimento giudiziario?
È una procedura che consente di emendare sviste, come errori di battitura o di indicazione, presenti in una sentenza o ordinanza, senza alterare il contenuto sostanziale della decisione.

Qual era l’errore specifico corretto in questo caso dalla Corte di Cassazione?
L’errore consisteva nell’aver indicato erroneamente la Corte di Appello di Potenza come giudice del rinvio, mentre la competenza territoriale corretta era quella della Corte di Appello di Napoli.

Quali parti del provvedimento originale sono state modificate?
La Corte ha corretto sia la motivazione (nella parte in cui si menzionava la corte errata) sia il dispositivo, sostituendo il riferimento a “Potenza” con quello corretto di “Napoli”.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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