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Correzione errore materiale: il nome è sbagliato

La Corte di Cassazione ha ordinato la correzione di un errore materiale presente nel ruolo di un’udienza. Nello specifico, il nome di battesimo di un imputato era stato trascritto in modo errato. La Corte, rilevando la discrepanza tra il ruolo d’udienza e il dispositivo della sentenza ufficiale, ha disposto la rettifica per ripristinare il nominativo corretto, sottolineando l’importanza della precisione formale. Il caso esemplifica la procedura di correzione errore materiale per sanare sviste formali negli atti giudiziari.

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Pubblicato il 9 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Correzione Errore Materiale: Il Caso di un Nome Sbagliato nel Ruolo d’Udienza

Nel mondo del diritto, la precisione è tutto. Ogni parola, ogni data e ogni nome all’interno di un atto giudiziario ha un peso specifico. Ma cosa succede quando, per una semplice svista, un documento ufficiale riporta un’informazione errata? Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ci offre un chiaro esempio di come l’ordinamento gestisca queste situazioni attraverso la procedura di correzione errore materiale, garantendo che la giustizia non sia solo sostanziale, ma anche formalmente ineccepibile.

I Fatti del Caso: Una Semplice Svista

La vicenda nasce da una discrepanza tra due documenti fondamentali relativi allo stesso procedimento penale. Da un lato, avevamo la sentenza emessa dalla Terza Sezione Penale della Cassazione, che definiva i ricorsi di diversi imputati. Dall’altro, il cosiddetto “ruolo d’udienza”, ovvero il documento che riassumeva sinteticamente le decisioni prese durante la camera di consiglio.

Il problema era apparentemente banale: nel dispositivo della sentenza, il nome di uno degli imputati era correttamente indicato come “Antonio (classe 1991)”. Nel dispositivo riportato sul ruolo d’udienza, invece, per un refuso, lo stesso soggetto era stato indicato come “Mario (classe 1991)”. Un errore di battitura, una svista che, se non corretta, avrebbe potuto generare confusione e incertezze.

La Procedura di Correzione Errore Materiale in Cassazione

Di fronte a questa non corrispondenza, la stessa Sezione della Corte di Cassazione ha attivato il procedimento per la correzione errore materiale. Questo strumento procedurale è pensato proprio per emendare gli atti giudiziari da sviste, errori di calcolo o imprecisioni che non intaccano la volontà decisionale del giudice, ma che ne minano la corretta rappresentazione formale. La Corte ha quindi riesaminato gli atti, confrontando il dispositivo ufficiale della sentenza con quello, errato, trascritto nel ruolo.

La Discrepanza tra Sentenza e Ruolo d’Udienza

Il cuore del problema risiedeva proprio in questa divergenza. Il dispositivo della sentenza è l’atto che contiene la decisione finale e vincolante del collegio giudicante. Il ruolo d’udienza, pur essendo un documento ufficiale, ha una funzione principalmente ricognitiva e organizzativa. Tuttavia, è essenziale che vi sia una perfetta corrispondenza tra i due per evitare qualsiasi ambiguità sull’esito del processo e sui soggetti coinvolti.

La Corte ha constatato che il dispositivo riportato nel ruolo non rispecchiava fedelmente quello della sentenza, proprio a causa della sostituzione del nome di battesimo dell’imputato.

Le Motivazioni della Corte

La motivazione alla base della decisione è semplice e diretta: ripristinare la coerenza e la correttezza formale degli atti giudiziari. L’ordinanza non entra nel merito della colpevolezza o innocenza dell’imputato, poiché la questione era già stata decisa nella sentenza precedente. L’unico scopo del procedimento era sanare l’errore di trascrizione.

La Corte ha quindi disposto la correzione del ruolo d’udienza, ordinando che, laddove era scritto “Mario (cl 1991)”, si dovesse leggere “Antonio (cl 1991)”. Ha inoltre incaricato la Cancelleria di annotare questa modifica sull’originale dell’atto, rendendo la correzione ufficiale e permanente.

Le Conclusioni: L’Importanza della Precisione Formale

Questo caso, pur nella sua semplicità, è emblematico. Ci insegna che nel processo penale (e non solo) anche i dettagli formali hanno un’importanza cruciale. Un nome sbagliato, una data errata o un calcolo impreciso possono compromettere la certezza del diritto e l’eseguibilità di un provvedimento. La procedura di correzione errore materiale è lo strumento che l’ordinamento mette a disposizione per assicurare che la forma rispecchi sempre la sostanza della decisione, tutelando così i diritti di tutte le parti coinvolte e garantendo la trasparenza e l’affidabilità del sistema giudiziario.

Cos’è un errore materiale secondo questa ordinanza?
È una svista formale, come la trascrizione errata di un nome di battesimo in un documento ufficiale, che non altera il contenuto della decisione del giudice ma solo la sua rappresentazione scritta.

Cosa succede se il ruolo d’udienza contiene un’informazione diversa rispetto alla sentenza?
Il ruolo d’udienza deve essere corretto per allinearlo perfettamente al contenuto del dispositivo della sentenza. La sentenza è l’atto che prevale, e ogni altro documento deve rispecchiarla fedelmente.

Come avviene la correzione di un errore materiale in questo caso?
La stessa Sezione della Corte che ha emesso la sentenza avvia un procedimento, verifica la discrepanza tra i documenti, e dispone con un’apposita ordinanza la correzione, incaricando la Cancelleria di annotare la modifica sull’atto originale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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