Correzione Errore Materiale: Quando la Cassazione si Corregge
Nel complesso mondo del diritto, la precisione è fondamentale. Ogni parola in un atto giudiziario ha un peso e può determinare il corso della giustizia. Ma cosa succede quando, per una semplice svista, un documento così importante contiene un errore? La legge prevede uno strumento specifico: la correzione errore materiale. Un’ordinanza recente della Corte di Cassazione ci offre un chiaro esempio di come funziona questo meccanismo, essenziale per garantire la certezza del diritto.
I Fatti del Caso
La vicenda trae origine da una precedente sentenza della Corte di Cassazione, emessa nel novembre 2023. In quella occasione, i giudici avevano parzialmente annullato una decisione della Corte d’Appello di Torino, relativa a una richiesta di revisione di una condanna per fatti molto gravi. La Cassazione aveva stabilito che si dovesse celebrare un nuovo processo, rinviando il caso ad un’altra sezione della stessa Corte d’Appello di Torino.
Tuttavia, nel redigere la parte finale della sentenza (il cosiddetto “dispositivo”), è stato commesso un errore: invece di indicare la Corte d’Appello di Torino come sede del nuovo giudizio, è stata menzionata la Corte d’Appello di Trento. Un classico errore di trascrizione, che però rischiava di creare confusione e paralizzare l’iter giudiziario.
La Necessità della Correzione Errore Materiale
Un errore di questo tipo, pur non cambiando la sostanza della decisione (l’annullamento e la necessità di un nuovo processo), rendeva di fatto inapplicabile il provvedimento. Era quindi indispensabile intervenire per rettificare l’indicazione del giudice competente. Ed è qui che entra in gioco la procedura di correzione errore materiale, disciplinata dagli articoli 130 e 625-bis del codice di procedura penale.
Questo strumento permette di correggere sviste, errori di calcolo o imprecisioni che non intaccano il ragionamento logico-giuridico che ha portato alla decisione. Si tratta di una procedura agile, pensata proprio per evitare di dover riaprire l’intero dibattito processuale per un semplice refuso.
Le Motivazioni della Corte di Cassazione
La Corte, con la nuova ordinanza, ha riconosciuto l’esistenza dell’errore. I giudici hanno rilevato che, sia dalla logica della decisione precedente sia dagli atti processuali, era evidente che il giudice del rinvio dovesse essere la Corte d’Appello di Torino. L’indicazione di Trento era, a tutti gli effetti, una svista materiale.
Pertanto, la Corte ha disposto la formale correzione del dispositivo della sentenza di novembre 2023. Ha ordinato che la frase “e rinvia per nuovo giudizio al riguardo ad altra sezione della Corte di appello di Trento” venisse sostituita con la dicitura corretta: “e rinvia per nuovo giudizio al riguardo ad altra sezione della Corte di appello di Torino”.
Conclusioni: L’Importanza della Precisione negli Atti Giudiziari
Questo caso, nella sua semplicità, è emblematico dell’importanza della precisione formale nel diritto. Dimostra come l’ordinamento giuridico sia dotato di meccanismi di autocorrezione per rimediare a imperfezioni che potrebbero compromettere l’efficacia delle decisioni giudiziarie. La procedura di correzione dell’errore materiale è uno di questi strumenti fondamentali: assicura che la volontà del giudice, correttamente formata nel corso del processo, sia trascritta in modo fedele e inequivocabile, garantendo così la certezza del diritto e il corretto proseguimento della giustizia.
 
Cosa si intende per errore materiale in un provvedimento giudiziario?
Si tratta di una svista, un errore di calcolo o una imprecisione nella trascrizione (ad esempio, un nome o un luogo errato) che non modifica la sostanza logica della decisione del giudice. In questo caso, era l’indicazione sbagliata del tribunale competente per il nuovo processo.
Come viene corretto un errore materiale dalla Corte di Cassazione?
La correzione avviene attraverso un’apposita procedura, prevista dagli articoli 130 e 625-bis del codice di procedura penale. La Corte emette una specifica ordinanza che rettifica il testo della sentenza precedente, senza bisogno di riaprire il caso nel merito.
Qual era l’errore specifico corretto in questa ordinanza?
L’errore consisteva nell’aver indicato la Corte d’Appello di Trento come giudice del rinvio per un nuovo processo, mentre la Corte competente, secondo la logica della decisione, era la Corte d’Appello di Torino. L’ordinanza ha sostituito il nome della città errata con quello corretto.
 
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 1 Num. 5076 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 1   Num. 5076  Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 30/01/2024
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
COGNOME NOME nato a PALERMO il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 21/11/2023 della CORTE DI CASSAZIONE di ROMA
udita la relazione svolta dal Presidente NOME COGNOME; lette/sentite le conclusioni del PG NOME COGNOME
h,
Ritenuto in fatto e considerato in diritto
rilevato che, con sentenza in data 21 novembre 2023 la Corte di cassazion sezione prima penale, nel procedimento nr. 22536/2023 r.g. in accoglimento d ricorso proposto da COGNOME NOME ha annullato parzialmente la senten emessa dalla Corte di appello di Torino in data 11 gennaio 2023 con limit riferimento alla richiesta di revisione della condanna riguardante i delitti d commessi a Milano in data 27 luglio 1993 con rinvio per nuovo giudizio al riguar ad altra sezione della Corte di appello di Torino;
considerato che nel dispositivo della sentenza documento, corredata motivazione, risulta commesso un errore materiale laddove si è indicato il giu di rinvio nella Corte di appello di Trento, anziché in quella di Torino, ritenuto che il predetto errore va emendato ai sensi dell’art. 130 cod. pen.; visti gli artt. 625-bis e 130 cod.proc.pen.
P. Q. M.
dispone la correzione dell’errore materiale contenuto nel dispositivo d sentenza emessa dalla Corte Suprema di cassazione, Prima sezione penale, in da 21 novembre 2023ne1 procedimento a carico di COGNOME NOME n. 22536/2023 R.g. nel senso che laddove è scritto “e rinvia per nuovo giudizio al riguardo ad sezione della Corte di appello di Trento” sia scritto e letto “e rinvia pe giudizio al riguardo ad altra sezione della Corte di appello di Torino”.
Si annoti in calce al dispositivo della sentenza predetta.
Così deciso in Roma, il 30 gennaio 2024.