Correzione Errore Materiale: L’Importanza della Precisione negli Atti Giudiziari
L’ordinamento giuridico prevede strumenti per garantire non solo la giustizia sostanziale, ma anche la precisione formale degli atti. La correzione errore materiale è una di queste procedure, essenziale per emendare sviste che potrebbero compromettere la chiarezza e l’esecutività di una decisione. Un’ordinanza recente della Corte di Cassazione ci offre un esempio lampante di come e perché questo istituto viene applicato, assicurando che la volontà del giudice sia trascritta fedelmente.
I Fatti del Caso
Il caso trae origine da un’istanza d’ufficio volta a correggere il dispositivo del ruolo di una pubblica udienza tenutasi alcuni mesi prima. In tale documento, era stata omessa una parte cruciale della decisione presa dal collegio giudicante. Nello specifico, mancava la statuizione relativa alla condanna dei ricorrenti al pagamento delle spese di lite sostenute dalla parte civile, quantificate in euro 3.686,00 oltre accessori di legge.
Questo tipo di omissione, sebbene non alteri la decisione principale sul merito della causa, rappresenta un errore formale che può avere conseguenze pratiche significative, in particolare per la parte civile che ha diritto al rimborso delle proprie spese legali.
La Decisione della Corte: La Necessità della Correzione Errore Materiale
Il Presidente del Collegio, esaminata la documentazione, ha accolto l’istanza e disposto la correzione errore materiale del ruolo d’udienza. La Corte ha ordinato di integrare il dispositivo con la frase mancante. La modifica è stata inserita testualmente nel punto in cui avrebbe dovuto originariamente trovarsi, ovvero dopo la menzione della “Cassa delle Ammende” e prima di altre disposizioni procedurali.
La decisione, quindi, non ha modificato la sostanza del giudizio, ma ha semplicemente allineato il documento formale (il ruolo d’udienza) alla decisione effettivamente presa e contenuta nel dispositivo della sentenza di riferimento.
Le Motivazioni della Decisione
La motivazione alla base dell’ordinanza è chiara e si fonda su un principio di coerenza e completezza degli atti giudiziari. La Corte ha specificato che l’istanza è stata accolta in quanto “adeguatamente documentata”. Ciò significa che è stata fornita la prova della discrepanza tra quanto deciso nella sentenza e quanto trascritto nel ruolo d’udienza. L’errore era, dunque, palese e oggettivamente riscontrabile.
La procedura di correzione si è resa necessaria per assicurare che il provvedimento fosse completo in ogni sua parte. Senza questa integrazione, la parte civile avrebbe incontrato difficoltà nell’ottenere il pagamento delle spese liquidate a suo favore, poiché il ruolo d’udienza, in quanto atto ufficiale, non ne faceva menzione.
Conclusioni: Implicazioni Pratiche
Questa ordinanza ribadisce l’importanza della precisione nella redazione degli atti processuali. L’istituto della correzione errore materiale si dimostra uno strumento agile ed efficace per rimediare a sviste formali senza dover rimettere in discussione l’intero giudicato. Per i professionisti del diritto e per i cittadini, ciò rappresenta una garanzia fondamentale: la certezza che la decisione del giudice venga trasposta in modo accurato e completo negli atti ufficiali, tutelando così i diritti di tutte le parti coinvolte e assicurando la piena esecutività delle sentenze in ogni loro statuizione.
Che cos’è una correzione di errore materiale in un atto giudiziario?
È una procedura che permette di correggere errori formali o di trascrizione in un documento ufficiale, come un’ordinanza o una sentenza, senza modificare la sostanza della decisione. Nel caso specifico, si è trattato di aggiungere una frase omessa.
Perché è stata necessaria la correzione in questo caso?
La correzione è stata indispensabile perché il ruolo della pubblica udienza non riportava la parte del dispositivo che condannava i ricorrenti al pagamento delle spese legali a favore della parte civile. L’errore creava una discrepanza tra la volontà del giudice e l’atto scritto.
Qual è stata la conseguenza pratica di questa ordinanza?
La conseguenza è stata l’inserimento ufficiale della clausola di condanna al pagamento delle spese legali per un importo di 3.686,00 euro. Ciò ha reso formalmente completa ed esecutiva la decisione, consentendo alla parte civile di richiedere il rimborso che le spettava.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 3 Num. 1276 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 3 Num. 1276 Anno 2024
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME
Data Udienza: 19/12/2023
ORDINANZA
letta l’istanza d’ufficio per la correzione dell’errore materiale del dispositivo de ruolo della pubblica udienza dell’11/07/2023, in relazione al ricorso RG 23325/23 D’amore NOME e altri, visti gli atti,
udita la relazione svolta dal consigliere NOME COGNOME
OSSERVA
Il Presidente del Collegio della Sezione Terza, dell’udienza del 11 luglio 2023, ha disposto procedersi alla correzione dell’errore materiale del dispositivo del ruolo d’udienza, non corrispondente al dispositivo della sentenza n. 46185/23. L’istanza va accolta perché adeguatamente documentata.
P.Q.M.
Dispone la correzione del ruolo della pubblica udienza in data 11/7/2023, in relazione al ricorso RG 23325/23, ricorrente COGNOME ed altri, nel senso che dopo le parole “Cassa delle Ammende” e prima delle parole “Dispone che” vanno aggiunte le parole: “Condanna, altresì, i ricorrenti al pagamentp delle spese di lite della parte civile che liquida in euro 3686,00, oltre accessori di legge con attribuzione al procuratore antistatario”.
Manda alla Cancelleria gli adempimenti consequenziali.
Così deciso, il 19 dicembre 2023.