La Correzione di un Errore Materiale: Il Caso di una Data di Nascita Errata
Nel complesso mondo del diritto, la precisione è fondamentale. Ogni dato, ogni nome, ogni data ha un peso specifico. Ma cosa succede quando un semplice errore di trascrizione si insinua in un documento ufficiale come una sentenza? L’ordinanza in esame ci offre un chiaro esempio di come l’ordinamento giuridico gestisca queste situazioni attraverso la procedura di correzione errore materiale, uno strumento essenziale per garantire l’accuratezza e la certezza del diritto.
I Fatti del Caso
La vicenda trae origine da una richiesta avanzata dall’Ufficio Recupero Crediti di un Tribunale. L’ufficio, nell’esaminare gli atti relativi a una sentenza della Corte di Cassazione, si è accorto di una discrepanza: la data di nascita della persona ricorrente era indicata come ’12/09/1931′. Tuttavia, la data corretta, come risultava da altri documenti, era ’12/09/1939′.
Questo tipo di errore, pur non alterando la sostanza della decisione legale presa dalla Corte, poteva creare confusione e problemi pratici nell’identificazione della persona e nell’esecuzione del provvedimento. Pertanto, l’Ufficio ha richiesto formalmente alla stessa Corte di Cassazione di correggere l’inesattezza.
L’Importanza della Correzione Errore Materiale
La procedura di correzione errore materiale è pensata proprio per risolvere sviste come questa. Si tratta di un meccanismo snello che permette di emendare errori di calcolo, omissioni o indicazioni errate che non intaccano il contenuto logico e giuridico della decisione. Il suo scopo è quello di ripristinare la corrispondenza tra la volontà del giudice e la sua manifestazione scritta, senza dover riaprire l’intero processo.
La Decisione della Corte di Cassazione
La Suprema Corte, esaminata la richiesta, ha prontamente riconosciuto la presenza di un ‘mero errore materiale’. Ha verificato che l’inesattezza riguardava esclusivamente l’anno di nascita e non aveva avuto alcun impatto sul ragionamento giuridico che aveva portato alla sentenza originale.
Di conseguenza, i giudici hanno accolto la richiesta e hanno emesso un’ordinanza per disporre la correzione. Con questo atto, è stato stabilito che in tutti i documenti ufficiali, inclusi il ruolo d’udienza e l’intestazione della sentenza, la data ’12/09/1931′ dovesse essere sostituita con la corretta ’12/09/1939′.
le motivazioni
La motivazione alla base della decisione della Corte è semplice e diretta: la necessità di assicurare la precisione formale degli atti giudiziari. I giudici hanno rilevato che l’errore era palese e non controverso. La correzione era dunque un atto dovuto per garantire la certezza giuridica e prevenire qualsiasi possibile equivoco futuro sull’identità della parte coinvolta. La procedura semplificata è stata ritenuta appropriata proprio perché l’intervento non modificava in alcun modo la decisione sul merito della causa, ma si limitava a rettificare un dato anagrafico palesemente errato.
le conclusioni
Questa ordinanza, sebbene relativa a una questione apparentemente minore, ribadisce un principio fondamentale: l’affidabilità del sistema giudiziario si basa anche sulla cura dei dettagli. La correzione errore materiale si conferma uno strumento agile ed efficace per preservare l’integrità formale dei provvedimenti, assicurando che un semplice refuso non comprometta la loro chiarezza e applicabilità. Per i cittadini e gli operatori del diritto, ciò rappresenta una garanzia che il sistema è in grado di auto-correggersi rapidamente, mantenendo coerenza e precisione.
Cos’è un errore materiale in un documento giudiziario?
È uno sbaglio involontario, come una data, un nome o un calcolo errato, che non incide sulla sostanza della decisione ma solo sulla sua formulazione. Nel caso specifico, l’errore riguardava l’anno di nascita di una parte.
Chi può richiedere la correzione di un errore materiale?
In questo caso, la richiesta è stata avanzata dall’Ufficio Recupero Crediti del Tribunale, dimostrando che anche uffici giudiziari possono avviare la procedura per garantire l’esattezza degli atti.
Qual è stata la decisione finale della Corte di Cassazione?
La Corte ha accolto la richiesta e ha disposto la correzione dell’errore, ordinando di sostituire la data di nascita errata (’12/09/1931′) con quella corretta (’12/09/1939′) nei documenti ufficiali.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 5 Num. 17248 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 5 Num. 17248 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME
Data Udienza: 19/03/2025
ORDINANZA
sul ricorso proposto da: COGNOME COGNOME nato a PARTINICO il 12/09/1939
avverso la sentenza del 20/03/2024 della CORTE DI CASSAZIONE di ROMA udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME
CONSIDERATO IN DIRITTO
E’ stata richiesta, dall’Ufficio Recupero RAGIONE_SOCIALE del Tribunale di Palermo, la correzione del di udienza e della intestazione della sentenza documento indicata in epigrafe (sent. n 18814/2024 – n. sez.763/2024 – proc. n. 45300/2023 R.G. della Corte di Cassazione del 20 marzo 2024) relativamente al ricorso proposto da COGNOME, n. a Partinico (PA) il 12/09/1939, sul rilievo che per un mero errore materiale, negli atti stessi è indicata la div data di nascita del “12/09/1931”, in luogo del “12/09/1939”.
Va dunque disposta la correzione, come da dispositivo.
P.Q.M.
dispone correggersi l’annotazione sul registro generale relativamente al proc. r.g.
45300/2023, nonché sul ruolo dell’udienza del 20 marzo 2024 e la sentenza n. 18814/2024, nel senso che laddove leggesi la data di nascita di COGNOME “12/9/1931”, leggasi
“12.9.1939”.
Così deciso, il 19/03/2025