Correzione errore materiale: quando un anno fa la differenza
La precisione negli atti giudiziari è un pilastro fondamentale del nostro sistema legale. Tuttavia, anche i giudici possono commettere sviste. L’ordinanza in esame offre un chiaro esempio di come l’ordinamento preveda uno strumento rapido ed efficace per porre rimedio a queste imprecisioni: la correzione errore materiale. In questo caso, la Corte di Cassazione è intervenuta per rettificare l’anno di nascita di un ricorrente, un dettaglio apparentemente minore ma essenziale per la corretta identificazione della persona e per la validità degli atti conseguenti.
I Fatti del Caso: Un Anno di Troppo
La vicenda trae origine da una precedente sentenza della stessa Corte di Cassazione, con la quale era stato dichiarato inammissibile il ricorso di un imputato. Come conseguenza, l’individuo era stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma a titolo di sanzione pecuniaria. Successivamente, l’Ufficio Spese di Giustizia del Tribunale competente, nel dare esecuzione alla condanna, si è accorto di una discrepanza: nei registri e nell’intestazione della sentenza, l’anno di nascita del ricorrente era indicato come ‘1963’, mentre quello corretto era ‘1962’.
La Decisione della Corte: rettifica senza appello
Di fronte a questa segnalazione, la Corte di Cassazione non ha dovuto riaprire il processo o riesaminare il merito della causa. Ha invece attivato una procedura specifica, quella prevista per la correzione errore materiale. Con una semplice ordinanza, ha disposto che, ovunque fosse indicata la data di nascita 01-12-1963, questa dovesse essere letta e intesa come 01-12-1962. La Cancelleria è stata quindi incaricata di annotare tale correzione sull’originale della sentenza, sanando l’errore in modo definitivo e ufficiale.
Le Motivazioni: L’Applicazione dell’Art. 130 del Codice di Procedura Penale
La base giuridica di questa decisione risiede nell’articolo 130 del Codice di Procedura Penale. Questa norma consente al giudice che ha emesso un provvedimento di correggerne, anche d’ufficio, gli errori materiali. Si tratta di un meccanismo pensato per garantire l’efficienza e la celerità della giustizia, evitando che semplici sviste (come errori di calcolo, di battitura o, come in questo caso, anagrafici) costringano le parti a intraprendere lunghi e complessi percorsi di impugnazione. L’errore, per essere definito ‘materiale’, non deve incidere sul ragionamento logico-giuridico che ha portato alla decisione, ma solo sulla sua manifestazione esteriore. Nel caso specifico, cambiare ‘1963’ in ‘1962’ non alterava in alcun modo le ragioni per cui il ricorso era stato dichiarato inammissibile, ma era cruciale per la corretta identificazione del soggetto giuridico destinatario del provvedimento.
Le Conclusioni: L’Importanza della Precisione e dell’Autocorrezione
Questa ordinanza, seppur breve e procedurale, ribadisce un principio cardine: la giustizia deve essere non solo sostanzialmente corretta, ma anche formalmente ineccepibile. L’esistenza di strumenti come la correzione errore materiale dimostra la capacità del sistema di auto-correggersi, garantendo che gli atti giudiziari riflettano fedelmente la realtà e siano pienamente efficaci. Per i cittadini e gli operatori del diritto, ciò rappresenta una garanzia fondamentale che eventuali sviste possano essere sanate rapidamente, assicurando la certezza del diritto e la corretta esecuzione delle decisioni giudiziarie.
Cos’è un errore materiale in un atto giudiziario?
È una svista o un’imprecisione che non riguarda il contenuto logico o la volontà decisionale del giudice, ma solo la sua rappresentazione scritta. Esempi tipici sono un errore anagrafico, un errore di calcolo o un refuso, come l’indicazione di un anno di nascita sbagliato.
Come si corregge un errore materiale in una sentenza penale?
Si utilizza la procedura speciale prevista dall’articolo 130 del codice di procedura penale. Il giudice che ha emesso l’atto può disporne la correzione con un’ordinanza, anche su segnalazione delle parti o d’ufficio, senza necessità di un nuovo processo o di un’impugnazione.
La correzione di un errore materiale cambia la decisione originale del giudice?
No, la correzione non modifica in alcun modo la sostanza della decisione. Essa si limita a rettificare la sua espressione formale per renderla conforme alla volontà del giudice e alla realtà dei fatti, come nel caso di specie dove la dichiarazione di inammissibilità del ricorso è rimasta invariata.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 3 Num. 11634 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 3 Num. 11634 Anno 2025
Presidente: NOME COGNOME
Relatore: NOME COGNOME
Data Udienza: 14/01/2025
ORDINANZA
nel procedimento n. 2837-2022 promosso da COGNOME COGNOME nato a Cisterna di Latina il 01-12-1962, definito con sentenza resa da questa Corte in data 06-05-2022; visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso; udita la relazione svolta dal consigliere NOME COGNOME lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procurat generale, dott. NOME COGNOME che ha concluso nel senso di disporsi la correzi dell’errore relativo alla data di nascita del ricorrente, da indicare in 01-12 in luogo di 01-12-1963.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
Premesso che, con sentenza n. 37256 del 6 maggio 202 , questa Sezione della Corte di cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto avver l’ordinanza del Tribunale del riesame di Latina del 18 novembre 2021 nell’interess di NOME COGNOME che è stato condannato al pagamento delle spese processual e della somma di euro duemila in favore della Cassa delle ammende;
letta la nota trasmessa il 25 ottobre 2024 dall’Ufficio Spese di giustizi Tribunale di Latina, con la documentazione allegata;
rilevato che nel dispositivo del ruolo di camera di consiglio e nel!’ ntestazione sentenza n. 37256 – 2022, l’anno di nascita del ricorrente, per mero err materiale, è stato indicato nel “1963” e non nell’anno corretto, ossia il “1962 ritenuto che a tale errore può porsi rimedio con il procedimento di correzio previsto dall’art. 130 cod. proc. pen.;
P.Q.M.
Dispone la correzione dell’errore materiale contenuto nel dispositivo del ruolo camera di consiglio dell’udienza del 6 maggio 2022, relativamenté al procedimento n. 2837-2022, e nell’intestazione della sentenza n. 37256 del 6 maggio 2022, ne senso che, ove la data di nascita del ricorrente NOME COGNOME è stata ind nel 01-12-1963, deve leggersi e intendersi: 01-12-1962. Manda alla Cancelleria per l’annotazione della presente ordinanza sull’originale dell’atto.
Così deciso il 14.01.2025