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Correzione errore materiale: data di nascita errata

La Corte di Cassazione ha emesso un’ordinanza per la correzione di un errore materiale in una precedente sentenza. L’errore riguardava la data di nascita di una persona, erroneamente indicata. Su istanza dell’ufficio esecuzione penale e sulla base della documentazione anagrafica, la Corte ha disposto la rettifica dell’atto, ripristinando la data corretta. Questo caso evidenzia l’importanza della procedura di correzione errore materiale per garantire l’accuratezza formale degli atti giudiziari.

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Pubblicato il 14 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Correzione Errore Materiale: Quando un Dettaglio Anagrafico Cambia in Sentenza

L’accuratezza negli atti giudiziari è fondamentale. Ogni dato, anche il più piccolo, deve essere corretto per garantire la certezza del diritto e la corretta esecuzione delle decisioni. Ma cosa succede se una sentenza contiene un errore, come una data di nascita sbagliata? Un’ordinanza recente della Corte di Cassazione ci offre un chiaro esempio della procedura di correzione errore materiale, un istituto essenziale per rimediare a sviste senza alterare la sostanza del giudizio. Questo caso dimostra come il sistema legale disponga di strumenti efficaci per mantenere l’integrità formale dei propri atti.

Il Caso: Una Data di Nascita Errata in Sentenza

Tutto ha origine da una sentenza della Corte di Cassazione che definiva un procedimento penale. Nel redigere il provvedimento, era stato commesso un errore nella trascrizione della data di nascita di una delle parti coinvolte. Nello specifico, la data indicata era il 27 giugno 1967, mentre quella corretta, come risultava da tutti gli altri atti processuali e dai registri ufficiali, era il 28 giugno 1967.

Sebbene possa sembrare un dettaglio di poco conto, un dato anagrafico errato può creare notevoli problemi in fase esecutiva, generando incertezze sull’identità del soggetto e complicando l’applicazione della pena. È per questo motivo che l’ufficio esecuzione penale del Tribunale competente ha segnalato la discrepanza alla Corte.

La Richiesta e l’Iter per la Correzione Errore Materiale

Di fronte all’evidente svista, l’ufficio esecutivo ha inviato una nota formale alla Corte di Cassazione, chiedendo di attivare la procedura per la correzione errore materiale. Questa procedura è pensata appositamente per rettificare errori di calcolo, omissioni o sviste puramente materiali che non influenzano il contenuto decisionale della sentenza.

Il Procuratore Generale presso la Corte, dopo aver esaminato la richiesta e la documentazione allegata (in particolare il certificato dell’anagrafe tributaria che attestava la data corretta), ha espresso parere favorevole, chiedendo alla Corte di procedere con la rettifica dell’errore descritto.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Quarta Sezione Penale della Corte di Cassazione ha accolto l’istanza. Con un’apposita ordinanza, ha disposto la correzione della sentenza originaria. La Corte ha ordinato che nel frontespizio del provvedimento la data di nascita errata (27 giugno 1967) fosse sostituita con quella corretta (28 giugno 1967).

Le Motivazioni

La motivazione della Corte è stata lineare e basata sull’evidenza documentale. I giudici hanno constatato che l’errore era palesemente materiale e che la data di nascita corretta era supportata in modo inequivocabile dai documenti ufficiali presenti agli atti, come il certificato dell’anagrafe tributaria. L’errore non derivava da una valutazione errata dei fatti o del diritto, ma da una semplice svista di trascrizione. Pertanto, sussistevano tutti i presupposti per accogliere l’istanza di correzione, ripristinando la coerenza e la correttezza formale dell’atto giudiziario.

Conclusioni

Questo caso, nella sua semplicità, illustra l’importanza del meccanismo di correzione errore materiale. Esso permette di sanare le imprecisioni formali senza la necessità di ricorrere a complessi mezzi di impugnazione, garantendo efficienza e certezza del diritto. Sottolinea inoltre come la collaborazione tra i vari uffici giudiziari (in questo caso, l’ufficio esecuzione penale e la Corte di Cassazione) sia cruciale per assicurare che la giustizia non sia solo sostanziale, ma anche formalmente ineccepibile. Per i cittadini e gli operatori del diritto, è la conferma che il sistema è dotato di strumenti per auto-correggersi, assicurando che gli atti che produce siano sempre precisi e affidabili.

Cos’è un errore materiale in una sentenza?
È una svista puramente formale, come un errore di battitura, di calcolo o di trascrizione di un dato (ad esempio una data o un nome), che non influisce sulla volontà decisionale del giudice. Il provvedimento in esame riguarda la correzione di una data di nascita errata.

Chi può chiedere la correzione di un errore materiale?
La richiesta può provenire dalle parti del processo o, come in questo caso, da un altro ufficio giudiziario (l’ufficio esecuzione penale) che rileva l’errore durante l’adempimento dei propri compiti. Anche il giudice che ha emesso il provvedimento può procedere d’ufficio.

Su quale base la Corte ha deciso di correggere la data di nascita?
La Corte ha basato la sua decisione sulla documentazione ufficiale presente nel fascicolo processuale, in particolare sul certificato dell’anagrafe tributaria, che attestava in modo inequivocabile la data di nascita corretta, dimostrando che quella riportata in sentenza era frutto di una semplice svista.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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