Correzione Errore Materiale: L’Ordinanza della Cassazione che Modifica un Atto Giudiziario
Nel mondo del diritto, la precisione è fondamentale. Ogni parola, data o numero all’interno di un atto giudiziario ha un peso specifico. Ma cosa succede quando un semplice errore di battitura si insinua in una sentenza definitiva? L’ordinanza in esame ci offre una chiara illustrazione della procedura di correzione errore materiale, uno strumento essenziale per garantire l’accuratezza e l’integrità dei provvedimenti giurisdizionali. Analizziamo come la Corte di Cassazione ha affrontato e risolto un caso di errata indicazione di un dato anagrafico.
I Fatti del Caso: Un Errore Anagrafico in Sentenza
La vicenda trae origine da una sentenza emessa dalla Sesta Sezione penale della Corte di Cassazione. Nel redigere l’intestazione del provvedimento, era stato commesso un errore nella trascrizione dell’anno di nascita del ricorrente. Invece del corretto anno, il documento riportava una data differente. Si trattava di un cosiddetto ‘refuso’, un errore puramente materiale che non intaccava in alcun modo il ragionamento giuridico né la decisione finale della Corte, ma che, se non corretto, avrebbe potuto generare confusione o problemi burocratici per l’interessato.
La Procedura di Correzione Errore Materiale
Notato l’errore, il difensore dell’imputato ha attivato il meccanismo previsto dalla legge per questi casi. Ha inviato una specifica segnalazione alla stessa Corte che aveva emesso la sentenza, chiedendo di avvalersi della procedura di correzione errore materiale. Questo istituto, disciplinato dall’articolo 130, comma 2, del Codice di Procedura Penale, consente al giudice di correggere, con un’apposita ordinanza, gli errori o le omissioni di carattere materiale che non determinano la nullità dell’atto e la cui rettifica non comporta una modifica sostanziale del provvedimento.
La Decisione della Corte
La Corte di Cassazione, una volta esaminati gli atti e verificata la fondatezza della segnalazione, ha accolto la richiesta. Ha constatato che si trattava, effettivamente, di un ‘mero errore’ e ha ritenuto necessario provvedere alla sua correzione. Di conseguenza, ha emesso un’ordinanza con la quale ha disposto la rettifica dell’intestazione della sentenza originale. La Corte ha ordinato la sostituzione dell’anno di nascita errato (‘1964’) con quello corretto (‘1967’). Inoltre, ha incaricato la cancelleria di eseguire le annotazioni necessarie sull’originale della sentenza e di comunicare la modifica a tutte le parti del procedimento.
Le Motivazioni
Le motivazioni alla base della decisione sono lineari e si fondano sulla necessità di assicurare la corrispondenza tra la realtà fattuale e quanto attestato in un atto pubblico di fondamentale importanza come una sentenza della Corte di Cassazione. La Corte ha agito in stretta aderenza al dettato normativo, riconoscendo che l’errore segnalato rientrava pienamente nella casistica degli errori materiali emendabili attraverso la procedura semplificata. L’accoglimento dell’istanza del difensore ha permesso di sanare l’imprecisione in modo rapido ed efficiente, senza la necessità di impugnazioni o procedure più complesse, che sarebbero state sproporzionate rispetto alla natura della svista.
Conclusioni
Questa ordinanza, pur nella sua semplicità, riveste un’importante funzione didattica. Dimostra come l’ordinamento preveda meccanismi di autotutela per preservare la correttezza formale e la certezza del diritto. La correzione errore materiale è uno strumento prezioso che garantisce che gli atti giudiziari siano specchio fedele della realtà processuale, sanando quelle imperfezioni che, pur non alterando il giudizio, potrebbero compromettere la chiara identificazione dei soggetti coinvolti e la successiva esecuzione del provvedimento. Per i cittadini, è la conferma che il sistema giudiziario possiede gli anticorpi per rimediare ai propri errori, anche a quelli più piccoli.
Cosa si intende per correzione di errore materiale?
È una procedura giuridica che permette di correggere errori puramente formali (come errori di battitura, di calcolo o di trascrizione di dati) in un provvedimento giudiziario, senza alterare la sostanza della decisione presa dal giudice.
Come è stata richiesta la correzione in questo specifico caso?
La correzione è stata avviata grazie a una ‘specifica segnalazione’ presentata dall’avvocato difensore dell’imputato direttamente alla Corte che aveva emesso la sentenza contenente l’errore.
Quali sono gli effetti pratici dell’ordinanza di correzione?
La Corte ha ordinato alla cancelleria di annotare la rettifica (la sostituzione dell’anno di nascita errato con quello corretto) direttamente sull’originale della sentenza e di notificare tale modifica a tutte le parti coinvolte, garantendo così l’ufficialità e l’efficacia della correzione.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 6 Num. 1766 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 6 Num. 1766 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: NOME COGNOME
Data Udienza: 21/12/2023
ORDINANZA
visti gli atti del procedimento R,G.N. 45234/2022 nei confronti di NOME COGNOME, definito da questa Corte con sentenza emessa nell’udienza del 5 aprile 2023; rilevato che, per un mero errore, nella intestazione di tale sentenza è stato indicato come anno di nascita del suddetto imputato il “DATA_NASCITA” anziché quello corretto del “DATA_NASCITA“; ritenuto, pertanto, necessario provvedere alla correzione di tale refuso ai sensi dell’art. 130, comma 2, cod. proc. pen., in accoglimento della specifica segnalazione del lAVV_NOTAIO, difensore del prevenuto;
P.Q.M.
Corregge l’intestazione della sentenza emessa il 05/04/2023 nel procedimento r.g.n. 45234/2022 dalla Sesta Sezione penale di questa Corte con la sostituzione, con riferimento alla data di nascita del ricorrente NOME COGNOME, dell’anno “DATA_NASCITA” con quello corretto “DATA_NASCITA“. Manda alla cancelleria per le prescritte annotazioni sull’originale della sentenza e per la comunicazione alle parti.
Così deciso il 21/12/2023