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Conversione ricorso Cassazione: ecco come funziona

A seguito di una condanna in primo grado, alcuni imputati hanno proposto ricorso diretto in Cassazione. La Suprema Corte, applicando il principio della conversione ricorso cassazione previsto dal codice di procedura penale, ha trasformato i ricorsi in appelli, trasmettendo gli atti alla competente Corte d’Appello. La decisione si fonda sulla volontà del legislatore di conservare gli effetti dell’impugnazione anche se proposta a un giudice incompetente.

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Pubblicato il 5 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Conversione Ricorso Cassazione: Quando l’Impugnazione Sbagliata Diventa Giusta

Nel complesso panorama della procedura penale, la scelta del corretto mezzo di impugnazione è un passo cruciale che può determinare le sorti di un processo. Un errore in questa fase potrebbe, in linea teorica, precludere la possibilità di un nuovo esame della sentenza. Tuttavia, il nostro ordinamento prevede dei meccanismi di salvaguardia, come la conversione ricorso cassazione, pensati per preservare il diritto di difesa. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ci offre un chiaro esempio di applicazione di questo principio, trasformando un ricorso diretto, e potenzialmente inammissibile, in un valido atto di appello.

I Fatti del Caso: un Errore di Impugnazione

La vicenda processuale trae origine da una sentenza di condanna emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari (G.i.p.) del Tribunale di Bari nei confronti di numerosi imputati. A seguito di questa decisione, il collegio difensivo si è diviso: mentre un gruppo di coimputati ha seguito la via ordinaria, proponendo appello, sei di loro hanno optato per una strada diversa, presentando un ricorso immediato direttamente alla Corte di Cassazione.

Questa scelta, nota come ricorso per saltum, è consentita solo a determinate condizioni e per specifici motivi di diritto. Nel caso di specie, la scelta si è rivelata proceduralmente non corretta, creando una biforcazione delle impugnazioni contro la medesima sentenza.

La Decisione della Corte e la Conversione Ricorso Cassazione

La Seconda Sezione Penale della Corte di Cassazione, investita dei sei ricorsi, non ha dichiarato l’inammissibilità degli stessi, ma ha optato per una soluzione conservativa. In applicazione degli articoli 569, comma 2, e 580 del codice di procedura penale, i giudici supremi hanno disposto la conversione ricorso cassazione in appelli.

Di conseguenza, la Corte ha ordinato la trasmissione di tutti gli atti alla Corte di Appello di Bari, l’organo giurisdizionale naturalmente competente a decidere nel merito le impugnazioni avverso le sentenze del Tribunale. In questo modo, i ricorsi ‘sbagliati’ sono stati sanati e incanalati nel giusto binario processuale, riunendosi a quelli già proposti dagli altri coimputati.

Le Motivazioni

Alla base della decisione della Suprema Corte vi è il cosiddetto principio di conservazione degli atti giuridici. Il legislatore, con le norme citate, ha voluto evitare che un errore formale nella scelta del giudice dell’impugnazione potesse vanificare il diritto dell’imputato a un secondo grado di giudizio. L’intenzione di impugnare la sentenza era chiara e manifesta; l’errore riguardava solo l’autorità a cui era stata indirizzata. La legge, quindi, permette al giudice superiore (in questo caso la Cassazione) di ‘correggere il tiro’, riqualificando l’atto e trasmettendolo al giudice che avrebbe dovuto riceverlo fin dall’inizio. Questo meccanismo garantisce l’effettività del diritto di difesa e la ragionevole durata del processo, evitando inutili declaratorie di inammissibilità che comporterebbero solo la necessità di riproporre l’atto (se ancora nei termini).

Le Conclusioni

L’ordinanza in esame rappresenta un’importante conferma di un principio di civiltà giuridica. La conversione ricorso cassazione in appello dimostra come il sistema processuale tenda a privilegiare la sostanza sulla forma, garantendo che il diritto all’impugnazione non venga sacrificato a causa di un errore tecnico. Per gli avvocati e i loro assistiti, questa decisione è un monito sulla necessità di adire il giudice corretto, ma anche una rassicurazione sul fatto che il sistema prevede dei correttivi per salvaguardare le istanze difensive. Il processo, per i sei ricorrenti, non si è concluso con una declaratoria di inammissibilità, ma proseguirà regolarmente davanti alla Corte di Appello, che esaminerà nel merito la sentenza di primo grado.

Cosa succede se alcuni imputati ricorrono in Cassazione e altri in Appello contro la stessa sentenza?
La Corte di Cassazione può applicare il principio di conversione del ricorso, trasformando i ricorsi per cassazione in appelli e trasmettendo gli atti alla Corte d’Appello competente, dove verranno trattati insieme agli altri appelli.

Su quale base giuridica la Corte di Cassazione ha convertito i ricorsi?
La decisione si fonda sugli articoli 569, comma 2, e 580 del codice di procedura penale, i quali disciplinano espressamente la conversione dell’impugnazione proposta a un giudice incompetente.

Qual è l’effetto pratico della conversione del ricorso in appello?
L’effetto pratico è che il diritto a impugnare la sentenza viene salvaguardato. I ricorsi non sono dichiarati inammissibili, ma vengono riqualificati come appelli e il relativo procedimento viene trasferito alla Corte d’Appello per la celebrazione del giudizio di secondo grado.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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