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Conflitto di competenza: quando è inesistente?

La Corte di Cassazione chiarisce i presupposti del conflitto di competenza, stabilendo che una semplice missiva di trasmissione di atti, anche se recante la dicitura “per competenza”, non equivale a un provvedimento formale di declinatoria. Di conseguenza, il conflitto sollevato dal GIP di Arezzo nei confronti del Tribunale di Monza è stato dichiarato insussistente, poiché mancava una formale dichiarazione di incompetenza da parte di quest’ultimo. Gli atti sono stati restituiti al giudice remittente.

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Pubblicato il 10 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Conflitto di Competenza: Quando una Semplice Missiva non Basta

La corretta individuazione del giudice competente è un principio cardine del nostro ordinamento. Ma cosa succede quando due uffici giudiziari si ritengono entrambi incompetenti? Si genera un conflitto di competenza negativo, che deve essere risolto dalla Corte di Cassazione. Una recente sentenza (n. 6073/2025) offre un importante chiarimento sui presupposti formali necessari perché tale conflitto possa dirsi validamente sollevato, specificando che una mera comunicazione informale non è sufficiente.

I Fatti del Caso: Dalla Richiesta di Cancellazione al Conflitto

Tutto ha origine dall’istanza di un privato che, tramite PEC, chiedeva alla Procura di Monza la cancellazione della trascrizione di un sequestro preventivo su alcuni suoi immobili. Tale sequestro era stato originariamente disposto dal GIP di Monza in un procedimento penale complesso.

Successivamente, il Tribunale di Monza si era dichiarato incompetente per una parte dei reati, trasmettendo gli atti alla Procura di Arezzo. Il Presidente del Tribunale di Monza, ricevuta l’istanza di cancellazione, la inoltrava all’Autorità Giudiziaria di Arezzo con una semplice missiva vergata a mano, indicando “per competenza”.

L’Ordinanza del GIP e il sollevato conflitto di competenza

Il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) del Tribunale di Arezzo, ricevuto il fascicolo, ha sollevato un conflitto negativo di competenza. A suo avviso, la competenza a decidere sull’istanza spettava a Monza, poiché il sequestro relativo agli immobili in questione era stato disposto per un reato (autoriciclaggio) la cui cognizione era rimasta presso l’autorità giudiziaria lombarda. Il GIP di Arezzo ha quindi rimesso gli atti alla Corte di Cassazione per la risoluzione del conflitto.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha dichiarato il conflitto di competenza insussistente, ovvero inesistente. La decisione si fonda su un principio procedurale fondamentale: per aversi un conflitto, è necessario che entrambi gli organi giudiziari manifestino formalmente la loro volontà di non procedere.

Le motivazioni: la necessità di un provvedimento formale

La Cassazione ha ribadito il suo consolidato orientamento secondo cui un conflitto negativo di competenza richiede l’adozione di formali provvedimenti con cui i giudici confliggenti dichiarano la propria incompetenza. Questi atti devono manifestare in modo inequivocabile la decisione di non provvedere nel merito.

Nel caso di specie, la semplice missiva sottoscritta dal Presidente del Tribunale di Monza, con cui si trasmettevano gli atti “per competenza”, non può essere considerata un provvedimento giurisdizionale di declinatoria della competenza. Si tratta, piuttosto, di un atto di natura amministrativa e interlocutoria, privo della forma e della sostanza di una declaratoria formale di incompetenza. Mancando uno dei due provvedimenti declinatori, viene a mancare il presupposto stesso del conflitto, che risulta quindi solo apparente.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Sentenza

Questa pronuncia sottolinea l’importanza del rigore formale nella procedura penale. Un conflitto di competenza può sorgere solo da atti giurisdizionali espliciti, non da semplici comunicazioni o trasmissioni di fascicoli. La decisione evita l’instaurarsi di stasi procedurali basate su atti non formali, garantendo che l’intervento della Corte di Cassazione, quale organo regolatore della competenza, avvenga solo in presenza di un reale e documentato disaccordo tra giudici. Per gli operatori del diritto, ciò significa che la contestazione della competenza deve sempre fondarsi su un provvedimento formale e non su mere interlocuzioni tra uffici.

Quando si verifica un conflitto negativo di competenza?
Un conflitto negativo di competenza si verifica quando due organi giudiziari, attraverso provvedimenti formali, rifiutano contemporaneamente di prendere in esame il medesimo fatto attribuito alla stessa persona, ritenendosi entrambi incompetenti a giudicare.

Una semplice lettera di trasmissione di atti “per competenza” può generare un conflitto di competenza?
No. Secondo la Corte di Cassazione, una semplice missiva di trasmissione, anche se reca la dicitura “per competenza”, non costituisce un provvedimento formale di declinatoria di incompetenza e, pertanto, non è idonea a generare un valido conflitto.

Cosa succede se viene sollevato un conflitto di competenza in assenza dei presupposti formali?
La Corte di Cassazione dichiara il conflitto “insussistente”, ovvero giuridicamente inesistente. Di conseguenza, dispone la restituzione degli atti al giudice che lo aveva sollevato, il quale dovrà procedere.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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