Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 2 Num. 29409 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 2 Num. 29409 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: NOME COGNOME
Data Udienza: 08/07/2025
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
COGNOME NOME, nato a Napoli il 15/08/1972; avverso la sentenza pronunciata in data 17/12/2024 dalla Corte di Appello di Napoli; visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso; udita la relazione svolta dal consigliere NOME COGNOME rilevato che il procedimento è stato trattato con il rito “de plano”;
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
Con sentenza in epigrafe resa ai sensi dell’art. 599 bis cod. proc. pen., la Corte di Appello Napoli ha applicato all’imputato COGNOME NOME, la pena concordata dalle parti.
Avverso detta sentenza ha proposto ricorso per cassazione l’imputato, per il tramite del proprio difensore, articolando un unico motivo di doglianza, con il quale ha dedotto la violazione di le ed il vizio di motivazione per non avere, la Corte di appello di Napoli, indicato i motivi per aveva ritenuto di non applicare l’art. 129 cod. proc. pen..
3. Il ricorso è inammissibile in quanto con il medesimo viene dedotto un motivo non consentito.
4. Questa Corte ha avuto modo di puntualizzare, in tema di concordato in appello, che è
ammissibile il ricorso in cassazione avverso la sentenza emessa ex art. 599-bis cod. proc. pen.
che deduca motivi relativi alla formazione della volontà della parte di accedere al concordato, consenso del pubblico ministero sulla richiesta ed al contenuto difforme della pronuncia de
giudice, mentre sono inammissibili le doglianze relative a motivi rinunciati, alla manc valutazione delle condizioni di proscioglimento ex art. 129 cod. proc. pen. ed, altresì, a
attinenti alla determinazione della pena che non si siano trasfusi nella illegalità della sanz inflitta, in quanto non rientrante nei limiti edittali ovvero diversa da quella prevista dal
(Sez. 2, n. 22002 del 10/04/2019, COGNOME, Rv. 276102).
4. Il ricorrente, nella specie, peraltro in forma del tutto generica ed apodittica, si limita dell’omessa ovvero apparente motivazione sui presupposti per la pronuncia di sentenza ai sensi
dell’art. 129 cod. proc. pen..
5. Alla declaratoria di inammissibilità del ricorso consegue la condanna del ricorrente pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila a favore della Cassa delle
Ammende, commisurata all’effettivo grado di colpa dello stesso ricorrente nella determinazione della causa di inammissibilità.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali della somma di euro tremila in favore della Cassa delle Ammende.
Così deciso in Roma, Così deciso in Roma, il 08/07/2025
Il Consigliere estensore
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