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Competenza per territorio: il reato più grave decide

Un conflitto di competenza per territorio tra due tribunali è risolto dalla Corte di Cassazione. In un caso di reati connessi (furto, resistenza, lesioni) commessi in città diverse, la Corte stabilisce che la competenza spetta al tribunale del luogo dove è stato commesso il reato più grave, ovvero il furto aggravato, annullando la decisione del secondo tribunale che aveva erroneamente applicato criteri suppletivi.

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Pubblicato il 15 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Competenza per Territorio: Come si Decide tra Più Tribunali?

La determinazione della competenza per territorio è una delle prime e fondamentali questioni da risolvere in un procedimento penale. Stabilisce quale, tra i tanti tribunali presenti sul territorio nazionale, abbia il diritto e il dovere di giudicare un imputato. Ma cosa accade quando una persona commette più reati in luoghi diversi e nell’arco di poche ore? A questa domanda risponde la Corte di Cassazione con la sentenza n. 19728 del 2024, risolvendo un conflitto tra due tribunali e riaffermando un principio cardine: in caso di reati connessi, la competenza è radicata presso il giudice competente per il reato più grave.

I Fatti: Furto, Resistenza e il Conflitto tra Tribunali

Il caso ha origine da una serie di reati commessi da un individuo nella stessa giornata. Inizialmente, l’uomo si rende responsabile di un furto aggravato di un’autovettura nella città di Salerno. Successivamente, nella vicina città di Sarno, nel tentativo di sottrarsi all’arresto, commette i reati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate ai danni degli agenti di polizia.

Inizia così un’odissea processuale. Il Tribunale di Nocera Inferiore, competente per Sarno, dichiara la propria incompetenza, ritenendo che il reato più grave (il furto aggravato) sia stato commesso a Salerno e trasmette gli atti al relativo Tribunale. A sua volta, il Tribunale di Salerno dichiara la propria incompetenza, sostenendo che, essendo i reati stati commessi nello stesso giorno, la competenza dovrebbe essere radicata a Sarno. Questo rimpallo di responsabilità crea una situazione di stallo, che richiede l’intervento della Corte di Cassazione per risolvere il conflitto di competenza.

La Determinazione della Competenza per Territorio nei Reati Connessi

La questione giuridica al centro della controversia è l’applicazione dei criteri per stabilire la competenza per territorio quando ci si trova di fronte a reati connessi. L’articolo 16 del codice di procedura penale è chiaro: se più giudici sono competenti per i procedimenti connessi, la giurisdizione appartiene al giudice competente per il reato più grave. Solo in caso di pari gravità, la competenza spetta al giudice del primo reato commesso.

Il Tribunale di Salerno aveva erroneamente tentato di applicare i criteri suppletivi dell’art. 9 c.p.p., che però intervengono solo quando è impossibile determinare il luogo di consumazione di uno qualsiasi dei reati connessi, circostanza che non ricorreva nel caso di specie.

La Decisione della Cassazione: Prevale il Reato Più Grave

La Corte di Cassazione ha risolto il conflitto in modo netto, dichiarando la competenza del Tribunale di Salerno. La Suprema Corte ha applicato rigorosamente il disposto dell’articolo 16 del codice di procedura penale, identificando il reato più grave come criterio determinante.

le motivazioni

Nel motivare la propria decisione, la Corte ha effettuato un’analisi comparativa delle pene previste per i reati contestati. Il furto aggravato (artt. 624 e 625 c.p.), commesso a Salerno, è punito con la reclusione da tre a dieci anni. La resistenza a pubblico ufficiale (art. 337 c.p.) e le lesioni aggravate (artt. 582, 585 c.p.) sono punite con pene edittali massime inferiori. Di conseguenza, il furto aggravato è inequivocabilmente il reato più grave, e la sua commissione a Salerno radica lì la competenza territoriale per tutti i reati connessi.

La Corte ha inoltre censurato il comportamento del Tribunale di Salerno, il quale, invece di sollevare formalmente il conflitto negativo di competenza davanti alla Cassazione come previsto dall’art. 28 c.p.p., aveva illegittimamente restituito gli atti al primo tribunale, causando un’indebita “retrocessione” del processo e un allungamento dei tempi della giustizia.

le conclusioni

Questa sentenza riafferma un principio fondamentale per l’ordine processuale: la gerarchia dei criteri per la determinazione della competenza per territorio. In presenza di reati connessi, il criterio principale è quello del reato più grave, che garantisce che il processo si svolga davanti al giudice ritenuto più idoneo a trattare la fattispecie criminale nel suo complesso. La decisione serve come monito sull’importanza di seguire le corrette procedure per la risoluzione dei conflitti, evitando inutili ritardi e garantendo la certezza del diritto e l’efficienza del sistema giudiziario.

In caso di più reati commessi in luoghi diversi dalla stessa persona, quale tribunale è competente a giudicare?
Secondo l’art. 16 del codice di procedura penale, la competenza appartiene al giudice del luogo in cui è stato commesso il reato più grave. Solo se i reati hanno la stessa gravità, la competenza è del giudice del luogo in cui è stato commesso il primo reato.

Come si stabilisce qual è il “reato più grave”?
Il reato più grave si determina confrontando le pene massime previste dalla legge per ciascun reato. Quello con la pena massima più elevata è considerato il più grave ai fini della determinazione della competenza territoriale.

Cosa deve fare un giudice che riceve un caso da un altro tribunale ma si ritiene a sua volta incompetente?
Il giudice che si ritiene incompetente non deve restituire gli atti al giudice precedente, ma deve sollevare un conflitto di competenza davanti alla Corte di Cassazione. Sarà la Suprema Corte a decidere in via definitiva quale sia il giudice competente, evitando così situazioni di stallo processuale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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