LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Competenza giudice esecuzione: la regola del rinvio

La Corte di Cassazione ha annullato un’ordinanza per incompetenza, stabilendo che in tema di competenza del giudice dell’esecuzione, la norma che designa il giudice di rinvio prevale su quella generale. Quando una sentenza d’appello è emessa in sede di rinvio a seguito di annullamento da parte della Cassazione, la competenza per l’esecuzione spetta sempre a quest’ultimo, anche se ha modificato soltanto la pena della sentenza di primo grado.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 19 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Competenza del Giudice dell’Esecuzione: La Regola Speciale del Rinvio Prevale Sempre

Determinare la competenza del giudice dell’esecuzione è un passaggio cruciale nella fase successiva alla condanna definitiva. Un errore in questa fase può invalidare gli atti compiuti. Una recente sentenza della Corte di Cassazione fa luce su una specifica ipotesi, quella in cui una delle sentenze da eseguire sia stata pronunciata da un giudice di rinvio, chiarendo quale norma debba prevalere in caso di apparente conflitto.

I Fatti del Caso: Una Richiesta di Continuazione

Nel caso di specie, un soggetto condannato con due distinte sentenze aveva presentato un’istanza al Tribunale, in funzione di giudice dell’esecuzione, per ottenere l’applicazione della disciplina della continuazione tra i reati. Le sentenze in questione erano:
1. Una sentenza del Tribunale divenuta irrevocabile nel 2014.
2. Una sentenza della Corte d’appello divenuta irrevocabile nel 2016.

Il Tribunale accoglieva l’istanza. Tuttavia, il Pubblico Ministero proponeva ricorso per Cassazione, sostenendo che il Tribunale fosse incompetente a decidere. Il motivo del ricorso si basava su un dettaglio fondamentale: l’ultima sentenza irrevocabile, quella della Corte d’appello, era stata emessa in qualità di ‘giudice di rinvio’ dopo un annullamento da parte della Corte di Cassazione.

Il Dilemma sulla Competenza del Giudice dell’Esecuzione

Il cuore del problema risiede nell’interpretazione dell’articolo 665 del codice di procedura penale. Il Tribunale aveva basato la propria competenza sul comma 2 di tale articolo, il quale stabilisce che se la sentenza d’appello conferma quella di primo grado o la riforma solo in punto di pena, la competenza per l’esecuzione spetta al giudice di primo grado.

Il Pubblico Ministero, invece, invocava l’applicazione del comma 3, ultimo periodo, dello stesso articolo. Questa norma, specifica per i casi di annullamento da parte della Cassazione, afferma che “quando è stato pronunciato l’annullamento con rinvio, è competente il giudice di rinvio”.

La questione era quindi stabilire quale delle due disposizioni dovesse applicarsi al caso concreto, dove la sentenza d’appello, emessa in sede di rinvio, aveva effettivamente modificato solo la pena.

Le Motivazioni della Suprema Corte

La Corte di Cassazione ha ritenuto fondato il ricorso del Pubblico Ministero. I giudici hanno chiarito che la disposizione contenuta nell’art. 665, comma 3, c.p.p. costituisce una regola speciale e autonoma che prevale sulla norma generale del comma 2.

La specialità deriva dall’elemento dell’essere stata pronunciata la sentenza in sede di giudizio di rinvio. Questa circostanza, secondo la Corte, è sufficiente a radicare la competenza presso il giudice di rinvio, a prescindere dal contenuto della sua decisione (cioè, indipendentemente dal fatto che abbia confermato o riformato la sentenza di primo grado, e in che misura).

In altre parole, la legge ha voluto attribuire la competenza per l’esecuzione allo stesso giudice che ha gestito la complessa fase del rinvio, fase che segue un annullamento da parte del massimo organo di legittimità. Questa scelta legislativa crea una competenza funzionale che non può essere derogata dalla regola generale.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Sentenza

La sentenza consolida un principio procedurale di notevole importanza. La competenza del giudice dell’esecuzione in presenza di una sentenza emessa in sede di rinvio appartiene sempre e comunque al giudice di rinvio. Questa regola si applica anche quando la decisione di rinvio si è limitata a modificare l’entità della pena, una situazione che, in assenza del rinvio, avrebbe radicato la competenza presso il giudice di primo grado.

Di conseguenza, la Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio l’ordinanza impugnata, emessa da un giudice incompetente, e ha disposto la trasmissione degli atti alla Corte d’appello di Napoli, quale corretto giudice dell’esecuzione, affinché decida sull’istanza del condannato.

Quale giudice è competente per l’esecuzione quando una delle sentenze definitive è stata emessa in sede di rinvio?
È sempre competente il giudice di rinvio, ovvero il giudice che ha emesso la sentenza a seguito di un annullamento da parte della Corte di Cassazione.

La regola sulla competenza del giudice di rinvio si applica anche se la sua sentenza ha modificato solo la pena?
Sì, la regola si applica indipendentemente dal contenuto della decisione. Anche se la sentenza di rinvio ha riformato quella di primo grado soltanto in relazione alla pena, la competenza per l’esecuzione spetta comunque al giudice di rinvio.

Perché la norma che attribuisce la competenza al giudice di rinvio è considerata speciale?
È considerata speciale perché si applica a una situazione specifica e ben definita: quella in cui la sentenza d’appello è stata pronunciata in sede di giudizio di rinvio. Questo elemento la distingue dalla regola generale, facendola prevalere su di essa.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati