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Competenza giudice esecuzione: la Cassazione decide

La Corte di Cassazione ha risolto un conflitto di competenza tra due tribunali. La Corte ha stabilito che la competenza del giudice dell’esecuzione spetta al giudice che ha emesso il provvedimento divenuto irrevocabile per ultimo, anche se la richiesta di unificazione delle pene non riguarda direttamente quella sentenza. Nel caso specifico, è stato individuato come competente il Tribunale di Palermo.

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Pubblicato il 16 dicembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Competenza Giudice Esecuzione: La Cassazione Fa Chiarezza sul Criterio dell’Ultima Sentenza Irrevocabile

Determinare correttamente la competenza del giudice dell’esecuzione è un passaggio fondamentale per garantire la corretta applicazione della legge e la tutela dei diritti del condannato. Quando un soggetto ha accumulato più sentenze di condanna emesse da tribunali diversi, sorge la necessità di individuare un unico giudice che gestisca la fase esecutiva. Con la sentenza n. 33824 del 2024, la Corte di Cassazione interviene per risolvere un conflitto tra due giudici, ribadendo un principio chiaro e consolidato.

Il Caso: Un Conflitto di Competenza tra Due Tribunali

La vicenda nasce dalla richiesta di unificazione dei reati e delle pene presentata nell’interesse di un condannato, destinatario di cinque sentenze esecutive. Il Tribunale di Palermo, inizialmente adito, declinava la propria competenza, indicando come giudice competente il Tribunale di Termini Imerese, in quanto autore di una sentenza divenuta irrevocabile il 6 ottobre 2023, ritenuta l’ultima in ordine di tempo.

A sua volta, il Tribunale di Termini Imerese sollevava un conflitto negativo di competenza. Secondo quest’ultimo, il provvedimento da considerare come ultimo irrevocabile era un’altra sentenza, emessa dal Tribunale di Palermo e divenuta definitiva il 24 novembre 2023. Questo disaccordo ha creato uno stallo procedurale, rendendo necessario l’intervento della Corte di Cassazione per stabilire quale dei due tribunali dovesse procedere.

Il Principio Normativo sulla Competenza del Giudice dell’Esecuzione

Il punto di riferimento normativo per dirimere la questione è l’articolo 665, comma 4, del codice di procedura penale. La norma stabilisce che: “Se l’esecuzione concerne più provvedimenti emessi da giudici diversi, è competente il giudice che ha emesso il provvedimento divenuto irrevocabile per ultimo”.

Questo criterio, apparentemente semplice, deve essere coordinato con il principio della perpetuatio iurisdictionis. Ciò significa che la competenza si cristallizza al momento della presentazione della richiesta in sede esecutiva. Pertanto, per individuare l’ultimo provvedimento, bisogna guardare a quale sentenza fosse divenuta irrevocabile per ultima alla data in cui l’istanza è stata depositata.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha risolto il conflitto dichiarando la competenza del Tribunale di Palermo. La decisione si basa su una rigorosa applicazione del criterio temporale previsto dalla legge, offrendo importanti chiarimenti.

Le Motivazioni della Sentenza

La Corte ha specificato che il fattore decisivo non è la data di emissione della sentenza, bensì la data in cui essa diventa irrevocabile, cioè definitiva e non più soggetta a impugnazioni ordinarie. Nel caso di specie:
1. La richiesta di unificazione delle pene è stata depositata il 12 febbraio 2024.
2. A quella data, la sentenza del Tribunale di Termini Imerese era divenuta irrevocabile il 6 ottobre 2023.
3. La sentenza del Tribunale di Palermo, invece, era divenuta irrevocabile il 24 novembre 2023.

Confrontando le date, è evidente che l’ultimo provvedimento a diventare definitivo è stato quello del Tribunale di Palermo. Di conseguenza, è quest’ultimo il giudice competente a decidere sull’incidente di esecuzione.

La Cassazione ha inoltre richiamato la sua giurisprudenza consolidata, secondo cui il criterio dell’ultima sentenza irrevocabile si applica sempre, anche quando la richiesta del condannato non riguarda specificamente quel provvedimento. Questo garantisce un unico foro per tutte le questioni esecutive, promuovendo l’unitarietà e la coerenza della fase di esecuzione della pena.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

La sentenza in esame rafforza un principio di certezza del diritto fondamentale nella fase esecutiva. Stabilisce un criterio oggettivo e di facile applicazione per individuare il giudice competente, evitando ritardi procedurali e conflitti che potrebbero pregiudicare i diritti del condannato. Per gli operatori del diritto, la lezione è chiara: per determinare la competenza del giudice dell’esecuzione, è essenziale verificare con precisione la data di irrevocabilità di tutte le sentenze emesse nei confronti del soggetto e individuare quella cronologicamente più recente rispetto al momento della proposizione dell’istanza.

In caso di più sentenze di condanna emesse da giudici diversi, come si determina la competenza del giudice dell’esecuzione?
La competenza spetta al giudice che ha emesso il provvedimento divenuto irrevocabile per ultimo, come stabilito dall’art. 665, comma 4, del codice di procedura penale.

Quale data è rilevante per stabilire quale sia l’ultimo provvedimento irrevocabile?
È rilevante la data in cui la sentenza diventa irrevocabile (cioè non più impugnabile), non la data in cui è stata emessa. Questa valutazione va fatta con riferimento al momento in cui viene presentata la richiesta in sede esecutiva.

La competenza del giudice dell’ultima sentenza irrevocabile vale anche se l’istanza non riguarda quella specifica sentenza?
Sì, la giurisprudenza citata dalla Corte di Cassazione conferma che la competenza del giudice che ha pronunciato l’ultimo provvedimento irrevocabile sussiste sempre, anche se la questione proposta non riguarda direttamente la sentenza da lui emessa.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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