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Competenza giudice esecuzione: la Cassazione decide

In un conflitto tra due tribunali, la Corte di Cassazione ha stabilito un principio chiaro sulla competenza del giudice dell’esecuzione. La competenza è determinata dal giudice che ha emesso l’ultimo provvedimento divenuto irrevocabile al momento della presentazione dell’istanza da parte del condannato. La Corte ha risolto il conflitto, attribuendo la competenza al tribunale che aveva erroneamente declinato la propria giurisdizione, basandosi sulla data in cui le rispettive sentenze erano diventate definitive.

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Pubblicato il 7 dicembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Competenza del Giudice dell’Esecuzione: La Cassazione Fa Chiarezza

Determinare quale sia il tribunale giusto a cui rivolgersi nella fase esecutiva di una condanna può diventare complesso, specialmente quando un individuo ha subito più sentenze da giudici diversi. Una recente pronuncia della Corte di Cassazione fa luce su un aspetto cruciale: la competenza del giudice dell’esecuzione, fornendo un criterio chiaro e risolvendo un conflitto tra due tribunali. Questa decisione sottolinea l’importanza del momento in cui viene presentata l’istanza per radicare la competenza.

I Fatti del Caso: Un Conflitto tra Tribunali

La vicenda nasce dalla richiesta di un condannato di ottenere il riconoscimento della “continuazione” tra più reati, un istituto che permette di unificare le pene per reati commessi in esecuzione di un medesimo disegno criminoso. L’istanza viene presentata al Tribunale di Trapani, il quale, tuttavia, si dichiara incompetente.

Secondo il Tribunale di Trapani, la competenza spettava al Tribunale di Marsala, poiché quest’ultimo aveva emesso quella che, a suo avviso, era l’ultima sentenza divenuta definitiva. Gli atti vengono quindi trasmessi al Tribunale di Marsala, che però solleva un conflitto negativo di competenza. Il Tribunale di Marsala sostiene, al contrario, che l’ultima condanna divenuta irrevocabile era stata emessa proprio dal Tribunale di Trapani, in una data successiva a quella considerata dal primo giudice. La questione è così giunta all’attenzione della Corte di Cassazione per la risoluzione del conflitto.

Il Criterio Decisivo per la Competenza del Giudice dell’Esecuzione

Il cuore della questione giuridica risiede nell’interpretazione dell’articolo 665, comma 4, del codice di procedura penale. Questa norma stabilisce che, in caso di più sentenze di condanna pronunciate da giudici diversi, la competenza per la fase esecutiva appartiene al giudice che ha emesso il provvedimento divenuto irrevocabile per ultimo. Il punto critico, come chiarito dalla Cassazione, è stabilire a quale momento ci si debba riferire per individuare tale provvedimento.

La Corte Suprema ha ribadito un principio consolidato: il momento determinante è quello della presentazione della domanda da parte del condannato. La competenza si radica presso il giudice che ha emesso l’ultimo provvedimento divenuto irrevocabile a quella data specifica. Questo criterio non può essere modificato dalla sopravvenienza di ulteriori titoli esecutivi successivi alla presentazione della richiesta.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

Nel decidere il conflitto, la Corte ha analizzato le date in cui le sentenze erano diventate definitive. L’istanza del condannato era stata presentata il 20 ottobre 2023. A quella data, la situazione era la seguente:

* La sentenza del Tribunale di Marsala era diventata irrevocabile il 16 novembre 2022.
* La sentenza del Tribunale di Trapani era diventata irrevocabile il 23 novembre 2022.

Appare evidente che, al momento della richiesta, l’ultimo provvedimento definitivo era quello emesso dal Tribunale di Trapani. Quest’ultimo, nel declinare la propria competenza, aveva commesso un errore di diritto. La Corte ha quindi affermato che il Tribunale di Trapani era effettivamente il giudice competente a decidere sull’istanza del condannato.

Le Conclusioni

La sentenza in esame rafforza un principio di certezza del diritto fondamentale nella fase esecutiva. Stabilendo che la competenza del giudice dell’esecuzione si determina in modo definitivo al momento della presentazione dell’istanza, si evitano incertezze e potenziali conflitti derivanti da sentenze che diventano irrevocabili in un secondo momento. La decisione della Cassazione è quindi un importante punto di riferimento per gli operatori del diritto, poiché chiarisce in modo inequivocabile come individuare il foro competente, garantendo una gestione più lineare e prevedibile dei procedimenti esecutivi.

Come si determina il giudice competente per l’esecuzione quando una persona ha più condanne da tribunali diversi?
La competenza spetta al giudice che ha emesso l’ultimo provvedimento diventato irrevocabile (definitivo) al momento in cui viene presentata la richiesta di esecuzione.

Il momento in cui la richiesta viene presentata è rilevante per determinare la competenza?
Sì, è il momento decisivo. La competenza si ‘cristallizza’ in base alla situazione dei provvedimenti irrevocabili esistenti alla data di presentazione dell’istanza e non viene modificata da sentenze diventate definitive in seguito.

Cosa succede se un tribunale si dichiara erroneamente incompetente?
Si crea un conflitto di competenza che viene risolto dalla Corte di Cassazione. Nel caso di specie, la Corte ha corretto l’errore del tribunale e ha dichiarato la sua competenza, ordinando la trasmissione degli atti per la prosecuzione del giudizio.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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