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Competenza casellario giudiziale: il caso dei nati all’estero

La Corte di Cassazione risolve un conflitto di giurisdizione tra il Tribunale di Alessandria e quello di Roma. La sentenza stabilisce che la competenza casellario giudiziale per le questioni relative a persone nate all’estero spetta in via esclusiva e funzionale al Tribunale di Roma, in deroga alla regola generale che la attribuisce al giudice dell’esecuzione.

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Pubblicato il 9 dicembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Competenza casellario giudiziale: la Cassazione fa chiarezza per i nati all’estero

Una recente sentenza della Corte di Cassazione, la n. 30977 del 2024, ha risolto un importante conflitto sulla competenza casellario giudiziale, stabilendo un principio chiaro e inderogabile per tutte le questioni relative alle iscrizioni per persone nate fuori dal territorio italiano. La decisione chiarisce che, in questi casi, l’unico giudice competente è il Tribunale di Roma, indipendentemente da dove sia stata emessa la sentenza di condanna.

I Fatti del Caso: Il Conflitto tra Tribunali

La vicenda nasce dalla richiesta di un cittadino, nato in Marocco, di ottenere la rettifica di un’annotazione di recidiva nel proprio casellario giudiziale. Tale annotazione derivava da una sentenza di patteggiamento emessa nel 2010 dal Tribunale di Alessandria. La richiesta di rettifica era stata inizialmente presentata al Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma.

Quest’ultimo, tuttavia, declinava la propria competenza, sostenendo che la questione dovesse essere trattata dal Tribunale di Alessandria in qualità di ‘giudice dell’esecuzione’, ovvero il giudice che aveva emesso la sentenza originaria. Di fronte a questa decisione, il Tribunale di Alessandria sollevava un conflitto negativo di competenza, ritenendo che la legge prevedesse una regola speciale per i casi come quello in esame.

La Questione sulla competenza casellario giudiziale

Il nodo centrale del conflitto era l’interpretazione delle norme che regolano la competenza casellario giudiziale. Da un lato, la regola generale vuole che le questioni relative all’esecuzione di una sentenza siano di competenza del giudice che l’ha emessa. Dall’altro, una normativa specifica, l’art. 40 del d.P.R. n. 313/2002 (Testo Unico sul casellario giudiziale), stabilisce regole precise per le decisioni riguardanti le iscrizioni e i certificati del casellario.

In particolare, la norma attribuisce la competenza al tribunale del luogo di nascita della persona. Per i soggetti nati all’estero o per i quali il luogo di nascita in Italia non è accertato, la stessa norma designa esplicitamente il Tribunale di Roma come unico foro competente.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione, chiamata a risolvere il conflitto, ha dato piena ragione al Tribunale di Alessandria. Gli Ermellini hanno affermato che l’art. 40 del d.P.R. n. 313/2002 introduce una competenza speciale e derogatoria rispetto a quella generale del giudice dell’esecuzione. Questa norma istituisce una figura specifica, il ‘giudice del casellario’, con poteri autonomi e una competenza di natura funzionale e inderogabile.

La Corte ha sottolineato che questa scelta legislativa mira a centralizzare le decisioni su una materia così delicata come le iscrizioni nel casellario giudiziale, specialmente per i cittadini nati all’estero, garantendo uniformità e specializzazione. Di conseguenza, la competenza del Tribunale di Roma non può essere messa in discussione o derogata, neppure dal principio generale che attribuisce le questioni esecutive al giudice della condanna. La natura funzionale di questa competenza significa che è legata alla specifica funzione di gestione del casellario per determinate categorie di persone e non può essere spostata.

Le Conclusioni: La Competenza Inderogabile del Tribunale di Roma

In conclusione, la Corte di Cassazione ha dichiarato la competenza del Tribunale di Roma, disponendo la trasmissione degli atti a quest’ultimo. La sentenza consolida un orientamento giurisprudenziale chiaro: per qualsiasi questione relativa alle iscrizioni nel casellario giudiziale (come rettifiche, cancellazioni o altre modifiche) riguardante una persona nata all’estero, l’unica autorità giudiziaria a cui rivolgersi è il Tribunale di Roma. Questo principio fornisce una guida certa per cittadini e operatori del diritto, evitando conflitti di competenza e garantendo una gestione centralizzata e specializzata delle anagrafi giudiziarie per i soggetti non nati in Italia.

Chi è competente a decidere sulla rettifica del casellario giudiziale di una persona nata all’estero?
Secondo la Corte di Cassazione, la competenza esclusiva spetta al Tribunale di Roma, in base alla regola speciale prevista dall’art. 40 del d.P.R. n. 313/2002.

La competenza del Tribunale di Roma per i nati all’estero può essere derogata?
No, la sentenza afferma che si tratta di una competenza di natura funzionale e inderogabile. Pertanto, non può essere attribuita ad un altro giudice, neanche a quello che ha emesso la sentenza di condanna (giudice dell’esecuzione).

Il giudice che ha emesso la sentenza è sempre competente per le questioni relative alla sua esecuzione?
In linea generale sì, ma questa regola viene derogata da norme speciali. Come dimostra questo caso, per le questioni concernenti il casellario giudiziale di persone nate all’estero, la competenza è attribuita per legge al Tribunale di Roma.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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