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Citazione a Giudizio: Nullità Assoluta in Appello

Un imputato, condannato per non aver comunicato variazioni di reddito mentre beneficiava del patrocinio a spese dello Stato, ha presentato ricorso in Cassazione. La Corte Suprema ha annullato la sentenza d’appello, non per il merito della questione, ma per un grave vizio procedurale. È stato infatti accertato che la citazione a giudizio per l’udienza d’appello non era mai stata notificata all’imputato, configurando una nullità assoluta e insanabile che impone la celebrazione di un nuovo processo d’appello.

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Pubblicato il 29 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Citazione a Giudizio: Annullata Condanna per Mancata Notifica

Il diritto alla difesa è uno dei pilastri fondamentali del nostro sistema giudiziario, e la sua corretta attuazione inizia con un atto imprescindibile: la citazione a giudizio. Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha ribadito con forza questo principio, annullando una condanna d’appello a causa di un’irregolarità nella notifica all’imputato. Questo caso evidenzia come un vizio di forma possa avere conseguenze determinanti sull’intero processo, a prescindere dalla fondatezza dell’accusa.

I Fatti: Il Caso del Patrocinio a Spese dello Stato

La vicenda giudiziaria ha origine dalla condanna di un uomo per il reato previsto dall’art. 95 del D.P.R. 115/2002. L’accusa era quella di aver omesso di comunicare una variazione reddituale rilevante, ovvero la percezione del reddito di cittadinanza, mentre era ammesso al patrocinio a spese dello Stato in un altro procedimento penale. Sia il Tribunale di primo grado che la Corte d’Appello lo avevano ritenuto responsabile, condannandolo a otto mesi di reclusione e 600 euro di multa.

I Motivi del Ricorso in Cassazione

La difesa dell’imputato ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione basandosi su diversi motivi. Tra questi, spiccava una questione di natura puramente procedurale, che si è rivelata decisiva: la violazione del diritto di difesa a causa della totale omissione della citazione a giudizio per l’udienza di appello. L’imputato, di fatto, non era mai stato messo a conoscenza della data in cui si sarebbe dovuto tenere il suo processo di secondo grado.

La Nullità della Citazione a Giudizio in Appello

La Corte di Cassazione, esaminando gli atti processuali, ha dato ragione alla difesa. Dall’analisi è emerso un quadro chiaro:

1. Prima Notifica Fallita: Il decreto di citazione per l’udienza d’appello, fissata per il 25 novembre 2024, non è mai stato perfezionato. L’imputato, contattato telefonicamente, aveva comunicato di essere domiciliato altrove per motivi di lavoro, ma la notifica non è mai giunta a destinazione.
2. Rinvio dell’Udienza: La Corte d’Appello, constatato il mancato perfezionamento della notifica, ha rinviato il processo al 2 dicembre 2024.
3. Seconda Notifica Incompleta: L’avviso del rinvio è stato notificato correttamente al difensore, ma è stata completamente omessa la notifica all’imputato.

Di conseguenza, l’imputato non ha mai ricevuto né la citazione originale né l’avviso di rinvio, venendo di fatto privato della possibilità di partecipare al proprio processo.

Le Motivazioni della Cassazione

La Corte Suprema ha qualificato questa mancanza come un difetto assoluto di vocatio in jus, ovvero di chiamata in giudizio. Secondo gli articoli 178 e 179 del codice di procedura penale, l’omessa citazione dell’imputato costituisce una nullità di ordine generale e a carattere assoluto. Si tratta di un vizio talmente grave da non poter essere sanato in alcun modo e che travolge tutti gli atti successivi, inclusa la sentenza. La Corte ha sottolineato che la corretta instaurazione del contraddittorio è un requisito essenziale per la validità del processo. Non essendo stato garantito il diritto dell’imputato a conoscere la data del proprio processo e a parteciparvi, l’intero giudizio d’appello è risultato viziato fin dall’origine.

Le Conclusioni

In conclusione, la Corte di Cassazione ha accolto il primo motivo di ricorso, ritenendolo assorbente rispetto a tutti gli altri. La sentenza della Corte d’Appello è stata annullata con rinvio ad un’altra sezione della stessa Corte per la celebrazione di un nuovo giudizio. Questo significa che il processo d’appello dovrà essere rifatto da capo, partendo da una corretta e rituale notifica della citazione a giudizio all’imputato. La decisione ribadisce che il rispetto delle regole procedurali non è una mera formalità, ma la garanzia fondamentale per un processo giusto ed equo.

Cosa succede se un imputato non riceve la citazione a giudizio per l’udienza di appello?
Secondo la Corte di Cassazione, l’omessa notifica della citazione a giudizio all’imputato configura una nullità assoluta e insanabile. Di conseguenza, la sentenza emessa in quel giudizio è nulla e il processo deve essere celebrato nuovamente.

È sufficiente notificare il rinvio di un’udienza solo all’avvocato difensore?
No. Se la notifica iniziale della citazione a giudizio non è mai stata perfezionata nei confronti dell’imputato, anche la comunicazione del rinvio deve essere notificata personalmente a lui, oltre che al suo difensore. La notifica al solo avvocato non sana il vizio originario.

Qual è la conseguenza pratica di una nullità assoluta per omessa citazione a giudizio?
La conseguenza è l’annullamento di tutti gli atti compiuti nel giudizio viziato, compresa la sentenza. Il procedimento regredisce alla fase in cui si è verificato l’errore, e deve essere ripetuto assicurando questa volta il pieno rispetto del diritto di difesa dell’imputato.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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