Ricorso in Cassazione Inammissibile: Le Conseguenze e il Ruolo della Cassa delle Ammende
Presentare un ricorso alla Corte di Cassazione rappresenta l’ultimo grado di giudizio nel sistema legale italiano, una fase delicata che richiede motivi di impugnazione solidi e specifici. Un esito negativo non comporta solo la conferma della decisione precedente, ma anche conseguenze economiche significative, come la condanna al pagamento di una somma a favore della Cassa delle ammende. L’ordinanza emessa dalla settima sezione penale della Cassazione il 17 gennaio 2025 ne è un chiaro esempio.
Il Percorso Giudiziario del Caso
La vicenda processuale ha origine dai ricorsi presentati da due soggetti avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Roma il 25 giugno 2024. Sperando di ottenere una riforma della decisione di secondo grado, gli imputati si sono rivolti alla Suprema Corte. Tuttavia, l’esito non è stato quello sperato. La Corte di Cassazione, dopo aver esaminato i ricorsi, li ha ritenuti inammissibili, ponendo fine alla controversia in modo definitivo.
La Decisione della Corte e la Condanna alla Cassa delle Ammende
L’ordinanza della Corte non si è limitata a respingere le istanze, ma ha stabilito precise conseguenze economiche per i ricorrenti. Essi sono stati condannati in solido al pagamento delle spese processuali e, in aggiunta, al versamento di una somma di tremila euro a favore della Cassa delle ammende. Questa condanna non è una semplice sanzione accessoria, ma uno strumento previsto dalla legge per scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o proposti senza il rispetto dei requisiti formali richiesti, che sovraccaricano inutilmente il sistema giudiziario.
Cos’è la Cassa delle Ammende?
Molti non conoscono la funzione di questo ente. La Cassa delle ammende è un organismo statale il cui scopo è finanziare progetti volti al reinserimento sociale dei detenuti e al miglioramento delle condizioni delle strutture penitenziarie. Le somme versate a seguito di condanne di questo tipo, quindi, vengono reinvestite nel sistema carcerario per finalità socialmente utili.
Le Motivazioni
Sebbene l’ordinanza non entri nel dettaglio dei motivi specifici di inammissibilità, la condanna al pagamento della sanzione pecuniaria suggerisce che i ricorsi fossero privi dei presupposti di legge. Nel giudizio di Cassazione, non si possono contestare i fatti così come accertati nei gradi precedenti, ma solo le violazioni di legge o i vizi di motivazione della sentenza impugnata. È probabile che i motivi addotti dai ricorrenti non rientrassero tra quelli tassativamente previsti dal codice di procedura penale, risultando così manifestamente infondati o generici. La decisione della Corte sanziona, di fatto, un uso improprio dello strumento del ricorso per cassazione, che deve rimanere un rimedio straordinario per questioni di legittimità e non un terzo grado di giudizio sul merito.
Le Conclusioni
La pronuncia in esame offre un importante monito pratico: adire la Corte di Cassazione è una scelta che deve essere ponderata attentamente, con il supporto di una difesa tecnica specializzata. L’inammissibilità di un ricorso non solo rende definitiva la condanna, ma comporta anche un onere economico rilevante per il ricorrente. La condanna al versamento di una somma alla Cassa delle ammende agisce come un deterrente, sottolineando la necessità di presentare impugnazioni serie e fondate, evitando di congestionare la giustizia con ricorsi dilatori o pretestuosi.
Cosa succede quando un ricorso in Cassazione viene dichiarato inammissibile?
Quando un ricorso è dichiarato inammissibile, la sentenza impugnata diventa definitiva. Inoltre, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese del procedimento e di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende.
Perché si viene condannati a pagare una somma alla Cassa delle ammende?
Questa condanna è una sanzione prevista per scoraggiare la presentazione di ricorsi temerari, manifestamente infondati o dilatori, che sovraccaricano il lavoro della Corte di Cassazione. Serve a responsabilizzare chi impugna una decisione.
Qual è lo scopo dei fondi raccolti dalla Cassa delle ammende?
I fondi raccolti sono destinati a finanziare programmi e progetti per il reinserimento sociale delle persone detenute e per il miglioramento delle infrastrutture e dei servizi all’interno degli istituti penitenziari.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 20274 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7 Num. 20274 Anno 2025
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME
Data Udienza: 17/01/2025
ORDINANZA
sui ricorsi proposti da: COGNOME nato a VIGANELLO( SVIZZERA) il 28/07/1970 NOME COGNOME nato il 21/04/1992
avverso la sentenza del 25/06/2024 della CORTE APPELLO di ROMA
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
Con l’unico motivo proposto si deduce, nell’interesse di COGNOME e COGNOME
NOME, il vizio di motivazione, lamentando il rigetto di censure di appello mancanza di motivazione a supporto di esso. I ricorsi sono inammissibili atteso che
proposti in questi termini ovvero senza ,una analitipa analisi dei passa
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motivazionali e delle ragioni dei loroFviziy’sulla base di esplicite illustrazioni i e diritto, essi risultano generici. Dunque essi si articolano solo nella non spe
deduzione di mancata considerazione delle censure difensive, non meglio illustrate;
tenuto conto che, pertanto, i ricorsi devono essere dichiarati inammissibili, condanna dei ricorrenti al pagamento delle spese processuali e della somma di euro
3000 in favore della
6ssa delle ammende.
P.Q.M.
Dichiara inammissibili i ricorsi e condanna i ricorrenti al pagamento delle spe processuali e della somma di euro tremila in favore della ússa delle ammende.
Così deciso in Roma il 17.01.2025.