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Caso fortuito caccia: la Cassazione annulla condanna

Un cacciatore viene condannato per omicidio colposo dopo che un colpo da lui sparato uccide un compagno a seguito di un doppio rimbalzo. La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza, ritenendo che la configurabilità del caso fortuito caccia non sia stata esclusa con motivazione adeguata. Il giudice del rinvio dovrà ora valutare se un evento così imprevedibile, come un doppio rimbalzo, possa effettivamente interrompere il nesso causale tra la condotta imprudente del cacciatore e la morte della vittima.

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Pubblicato il 11 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale

Caso fortuito caccia: quando un proiettile impazzito esclude la colpa

Un tragico incidente durante una battuta di caccia al cinghiale solleva una questione giuridica fondamentale: fino a che punto un cacciatore è responsabile per le traiettorie imprevedibili di un proiettile? La Corte di Cassazione, con una recente sentenza, ha affrontato il tema del caso fortuito caccia, annullando una condanna per omicidio colposo e stabilendo che un evento eccezionale come un doppio rimbalzo non può essere liquidato come un rischio prevedibile senza un’analisi rigorosa.

I Fatti di Causa

Durante una battuta di caccia, un uomo esplodeva un colpo di fucile verso un animale. Il proiettile, tuttavia, dopo aver colpito due superfici dure e subito un “doppio rimbalzo”, cambiava radicalmente traiettoria e attingeva mortalmente un altro componente della squadra di caccia, che si trovava in una direzione completamente diversa rispetto a quella di tiro. L’imputato era stato condannato nei primi due gradi di giudizio per omicidio colposo, sulla base del fatto che avesse sparato “alla cieca” e si fosse allontanato dalla sua postazione assegnata, violando le norme di prudenza.

L’Analisi della Corte sul caso fortuito caccia

La difesa dell’imputato ha sempre sostenuto che il doppio rimbalzo costituisse un accadimento imprevedibile e imponderabile, un vero e proprio caso fortuito caccia idoneo a escludere la sua colpa. La Corte di Cassazione ha accolto questa tesi, criticando la motivazione della Corte d’appello.
I giudici di merito avevano escluso il caso fortuito affermando genericamente che i rimbalzi sono un evento non imprevedibile in una zona agreste, caratterizzata da rocce e superfici dure. Secondo la Cassazione, tale ragionamento è troppo semplicistico e non risponde alla domanda cruciale: la regola cautelare che vieta di sparare senza una visuale libera ha lo scopo di prevenire anche un evento così anomalo e imprevedibile come una doppia deviazione che proietta il colpo alle spalle del tiratore?

le motivazioni

La Suprema Corte ha sottolineato che la motivazione della sentenza impugnata risulta carente. Per escludere il caso fortuito non basta affermare che un rimbalzo è prevedibile. Occorre spiegare, anche con supporto tecnico-scientifico, perché la specifica catena di eventi – un doppio rimbalzo con una deviazione tale da colpire una persona che non si trovava sulla traiettoria originaria – dovesse essere considerata una conseguenza prevedibile della violazione della regola cautelare.
La Corte territoriale non ha spiegato sulla base di quale dato la regola che vieta di sparare “alla cieca” sia dettata anche per evitare che un proiettile, dopo una doppia deviazione, attinga una persona fuori dalla linea di tiro. In assenza di tale spiegazione, l’evento assume i contorni dell’accadimento eccezionale, che si inserisce nella condotta dell’agente interrompendo il nesso di causalità. L’esclusione del caso fortuito si è basata su una mera “clausola di stile”, senza un’analisi concreta della prevedibilità dell’evento specifico.

le conclusioni

In conclusione, la Corte di Cassazione ha annullato la sentenza di condanna con rinvio ad un’altra sezione della Corte d’appello. Il nuovo giudice dovrà valutare in modo approfondito se l’evento mortale sia stato il risultato di un rischio che l’imputato avrebbe potuto e dovuto prevedere, o se invece si sia trattato di un caso fortuito caccia che esclude la sua responsabilità penale. Questa decisione ribadisce un principio fondamentale: la colpa deve essere accertata in concreto, analizzando la prevedibilità non dell’evento generico (un incidente), ma dell’evento specifico così come si è verificato.

Quando un incidente di caccia può essere considerato caso fortuito?
Secondo la sentenza, può essere considerato tale quando l’evento che causa il danno, come un doppio rimbalzo del proiettile con una deviazione eccezionale, costituisce un accadimento imprevedibile e imponderabile che si inserisce nell’azione dell’agente, interrompendo il nesso di causalità. La semplice prevedibilità di un rimbalzo generico non è sufficiente a escluderlo.

Perché la Corte di Cassazione ha annullato la condanna per omicidio colposo?
La condanna è stata annullata perché la Corte d’appello non ha motivato in modo adeguato e specifico perché il doppio rimbalzo fosse una conseguenza prevedibile della condotta imprudente del cacciatore. La sua motivazione è stata giudicata una “clausola di stile”, priva di un’analisi concreta e di supporto tecnico-scientifico.

Quale principio stabilisce la Corte in merito alla regola di sparare ‘alla cieca’?
La Corte chiarisce che la regola che vieta di sparare ‘alla cieca’ ha lo scopo evidente di prevenire che si colpisca una persona. Tuttavia, non è stato spiegato perché questa regola dovrebbe servire anche a prevenire un evento eccezionale come un proiettile che, dopo una doppia deviazione, colpisce una persona che non si trova sulla traiettoria originaria. La prevedibilità della conseguenza deve essere collegata specificamente alla regola violata.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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