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Avviso udienza riesame: obbligo notifica a più uffici

La Corte di Cassazione ha annullato un’ordinanza del Tribunale del riesame che aveva disposto la scarcerazione di un imputato per associazione mafiosa. La decisione si fonda su un vizio procedurale: la mancata comunicazione dell’avviso di udienza riesame a uno degli uffici del Pubblico Ministero titolati a riceverlo. La Suprema Corte ha ribadito che l’omissione di tale avviso integra una nullità insanabile, sottolineando l’importanza del coordinamento tra gli uffici della Procura.

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Pubblicato il 22 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Avviso Udienza Riesame: La Cassazione Annulla per Omessa Notifica al PM

Una recente sentenza della Corte di Cassazione ribadisce un principio fondamentale della procedura penale: l’obbligo di notificare l’avviso udienza riesame a tutti gli uffici del Pubblico Ministero competenti, pena la nullità dell’ordinanza. Questo caso offre uno spunto cruciale per comprendere l’importanza del coordinamento tra uffici requirenti e le conseguenze di un vizio di comunicazione nel delicato ambito delle misure cautelari personali.

I Fatti del Caso: Dalla Condanna alla Scarcerazione

La vicenda processuale ha origine da una misura di custodia cautelare in carcere disposta dalla Corte di Appello nei confronti di un soggetto, ritenuto responsabile di partecipazione ad un’associazione di tipo mafioso. Inizialmente, l’imputato era stato assolto in primo grado, ma la decisione era stata ribaltata in appello.

Successivamente, il Tribunale del riesame, accogliendo l’istanza della difesa, annullava la misura cautelare e disponeva l’immediata scarcerazione. La motivazione del Tribunale si basava sulla presunta insussistenza delle esigenze cautelari, valorizzando il lungo tempo trascorso dai fatti contestati (risalenti al periodo 2014-2016) e il trasferimento dell’imputato in un’altra città, elementi ritenuti sufficienti a escludere la sua attuale pericolosità sociale.

Il Ricorso dei Pubblici Ministeri e l’avviso udienza riesame

Contro questa decisione proponevano ricorso per cassazione sia il Procuratore Generale presso la Corte di Appello sia il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale. Il motivo principale del ricorso, di natura puramente procedurale, si rivelerà decisivo. I ricorrenti lamentavano la violazione dell’articolo 309 del codice di procedura penale, poiché il Tribunale del riesame aveva omesso di comunicare la data dell’udienza all’ufficio del Procuratore della Repubblica.

La legge, infatti, prevede che l’avviso debba essere comunicato sia al pubblico ministero presso il tribunale del riesame, sia, se diverso, a quello che ha richiesto l’applicazione della misura. In questo caso, la misura era stata richiesta dal Procuratore Generale in appello, ma la Procura della Repubblica presso il Tribunale manteneva una competenza specifica che non poteva essere ignorata.

La disciplina del doppio avviso

L’articolo 309, commi 8 e 8-bis, del codice di procedura penale stabilisce un meccanismo di comunicazione volto a garantire un necessario coordinamento tra gli uffici della pubblica accusa. La norma consente al PM che ha richiesto la misura di partecipare all’udienza “in luogo” del PM presso il tribunale competente per il riesame. Tuttavia, questa facoltà di partecipazione alternativa presuppone che entrambi gli uffici siano stati messi a conoscenza dell’udienza, proprio per poter coordinare la loro strategia processuale e decidere chi debba presenziare. L’omissione dell’avviso a uno dei due uffici vanifica questa finalità.

Le Motivazioni della Suprema Corte

La Corte di Cassazione ha ritenuto il ricorso fondato, assorbendo ogni altra questione relativa al merito delle esigenze cautelari. I giudici hanno chiarito che l’omessa comunicazione dell’avviso a una delle parti processuali, in questo caso il Pubblico Ministero presso il Tribunale, integra una nullità generale a regime intermedio, come previsto dall’art. 178, lett. b), c.p.p., in quanto incide sulla facoltà di partecipazione al procedimento.

La Suprema Corte ha sottolineato che la ratio della norma è proprio quella di creare un raccordo informativo e operativo tra i diversi uffici requirenti. Anche se la vicenda processuale (misura richiesta in appello) appariva particolare, la necessità di coordinamento rimane un paradigma immanente del sistema. La Procura della Repubblica presso il Tribunale non poteva essere esclusa dalla comunicazione, poiché ciò le ha impedito di esercitare le proprie prerogative, inclusa quella di interloquire e coordinarsi con l’ufficio del Procuratore Generale.

Le Conclusioni: L’Importanza del Coordinamento tra Uffici Giudiziari

In conclusione, la Corte ha annullato senza rinvio l’ordinanza impugnata e ha disposto la trasmissione degli atti a una diversa sezione del Tribunale del riesame per un nuovo giudizio. La sentenza riafferma con forza un principio di rigore formale che è, in realtà, garanzia di un corretto contraddittorio e di un’efficiente amministrazione della giustizia. L’omissione di un avviso udienza riesame non è una mera irregolarità, ma un vizio che inficia la validità dell’intero procedimento camerale, con la conseguenza di dover rimettere in discussione una decisione così importante come quella sulla libertà personale dell’imputato.

A chi deve essere comunicato l’avviso di udienza per il riesame di una misura cautelare?
Secondo l’art. 309, comma 8, del codice di procedura penale, l’avviso deve essere comunicato sia al pubblico ministero presso il tribunale competente per il riesame (quello della sede della Corte di Appello), sia all’ufficio del pubblico ministero che ha richiesto l’applicazione della misura, qualora sia diverso.

Cosa succede se l’avviso di udienza del riesame non viene comunicato a uno dei Pubblici Ministeri previsti dalla legge?
L’omessa comunicazione integra una nullità generale a regime intermedio ai sensi dell’art. 178, lett. b), cod. proc. pen., poiché viola il diritto di partecipazione di una delle parti processuali. Tale vizio comporta l’annullamento dell’ordinanza emessa all’esito dell’udienza.

La partecipazione di un Pubblico Ministero all’udienza di riesame può sanare la mancata notifica all’altro ufficio della Procura?
No. La Corte di Cassazione ha chiarito che l’avviso deve essere dato a entrambi gli uffici requirenti proprio per permettere loro di attivare il necessario coordinamento. La facoltà di partecipare l’uno “in luogo” dell’altro non elimina l’obbligo di comunicazione preliminare a ciascuno di essi.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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