LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Atto abnorme: quando un’ordinanza non è impugnabile

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un Pubblico Ministero contro un’ordinanza che aveva annullato una notifica e restituito gli atti. La Corte ha chiarito che il provvedimento, pur se potenzialmente errato, non costituisce un atto abnorme impugnabile, in quanto rientra nei poteri del giudice e non provoca una stasi processuale irrimediabile, potendo il PM semplicemente rinnovare l’atto nullo.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 21 dicembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Atto Abnorme: Quando un Errore del Giudice Non Ferma il Processo

Nel complesso mondo della procedura penale, non tutti gli errori commessi da un giudice sono uguali né portano alle stesse conseguenze. La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 36202/2024, torna a tracciare i confini di una figura cruciale: l’atto abnorme. Comprendere quando un provvedimento giudiziario sia semplicemente illegittimo e quando invece sia talmente anomalo da poter essere impugnato immediatamente è fondamentale per la corretta progressione del processo. Questo caso offre uno spunto prezioso per analizzare la differenza, chiarendo perché la regressione del procedimento non sempre significa stasi processuale.

I fatti del caso: una notifica contestata

Il caso trae origine da una decisione del Tribunale di Como, che aveva dichiarato la nullità della notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari (atto ex art. 415-bis c.p.p.). La notifica era stata effettuata presso il difensore d’ufficio dell’imputato, il quale, però, non aveva formalmente accettato la domiciliazione eletta presso il suo studio. Di conseguenza, il Tribunale aveva disposto la restituzione degli atti al Pubblico Ministero (PM) per rinnovare la notifica.

Contro questa ordinanza, il PM ha proposto ricorso per cassazione, sostenendo che il provvedimento fosse un atto abnorme. Secondo l’accusa, l’ordinanza era basata su un presupposto giuridico errato e causava un’indebita regressione del procedimento, rallentando la giustizia.

La decisione della Cassazione sull’atto abnorme

La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso del PM inammissibile, ritenendolo manifestamente infondato. La decisione si basa su un principio consolidato: per essere impugnabile in Cassazione, un provvedimento non deve essere semplicemente errato, ma deve presentare i caratteri dell’abnormità strutturale o funzionale.

La distinzione tra atto illegittimo e atto abnorme

La Corte ribadisce che un atto abnorme si verifica solo in due casi:
1. Abnormità strutturale: quando l’atto si pone completamente al di fuori del sistema processuale, essendo espressione di un potere non previsto dalla legge.
2. Abnormità funzionale: quando l’atto, pur previsto dalla legge, provoca una stasi processuale irrimediabile e insuperabile.

Nel caso in esame, il Tribunale ha esercitato un potere che la legge gli riconosce: quello di dichiarare una nullità e disporre la restituzione degli atti al PM. Anche se la valutazione sulla nullità della notifica fosse stata sbagliata, l’atto sarebbe illegittimo, ma non abnorme. L’esercizio errato di un potere non equivale all’esercizio di un potere inesistente.

L’assenza di stasi processuale nel definire l’atto abnorme

Il punto cruciale della motivazione riguarda l’assenza di una stasi processuale. La regressione del procedimento alla fase delle indagini non blocca il processo in modo definitivo. Al contrario, il PM ha la piena possibilità di superare l’ostacolo semplicemente rinnovando la notifica in modo corretto. La possibilità per l’accusa di proseguire l’azione penale esclude la configurabilità di un atto abnorme di tipo funzionale. La Corte sottolinea che la categoria dell’abnormità non può essere invocata per contestare atti sgraditi o non condivisi, eludendo i normali mezzi di impugnazione.

Le motivazioni

Le motivazioni della Corte si fondano sulla necessità di delimitare rigorosamente l’area dell’abnormità per non violare il principio di tassatività dei mezzi di impugnazione. Permettere il ricorso per cassazione contro ogni provvedimento ritenuto errato che causi una regressione del processo creerebbe un’elusione delle regole procedurali. La Cassazione cita le Sezioni Unite, le quali hanno chiarito che, se un atto è espressione di un potere riconosciuto dall’ordinamento, si è in presenza di un regresso consentito, anche se i presupposti per la sua emanazione sono stati valutati erroneamente. L’atto è illegittimo, non abnorme. Poiché l’ordinanza del Tribunale non ha determinato una paralisi insanabile del procedimento, il ricorso non era ammissibile.

Le conclusioni

La sentenza n. 36202/2024 rafforza un principio fondamentale della procedura penale: non ogni errore del giudice giustifica un ricorso immediato alla Corte di Cassazione. La nozione di atto abnorme è una categoria eccezionale, riservata a situazioni patologiche che minano le fondamenta del processo o lo paralizzano senza via d’uscita. La semplice regressione del procedimento, quando può essere sanata con la rinnovazione dell’atto nullo, non rientra in questa categoria. Questa decisione serve da monito per le parti processuali, invitandole a utilizzare gli strumenti di impugnazione solo nei casi tassativamente previsti e a non confondere un atto illegittimo con uno abnorme.

Quando un provvedimento del giudice può essere definito ‘atto abnorme’?
Un provvedimento è un ‘atto abnorme’ quando si pone completamente al di fuori del sistema processuale (abnormità strutturale) o quando, pur essendo previsto, determina una stasi del procedimento che non può essere superata (abnormità funzionale).

Un’ordinanza che dichiara la nullità di un atto e restituisce il procedimento al PM è un atto abnorme?
No. Secondo la sentenza, tale ordinanza non è un atto abnorme, anche se basata su una valutazione errata. Essa rientra nei poteri riconosciuti al giudice e non causa una stasi irrimediabile, poiché il Pubblico Ministero può semplicemente correggere l’errore e rinnovare l’atto nullo per far proseguire il procedimento.

Cosa succede se un imputato elegge domicilio presso il difensore d’ufficio ma quest’ultimo non accetta?
La sentenza, richiamando una precedente decisione delle Sezioni Unite, chiarisce che in questo caso la notifica non può essere effettuata automaticamente al difensore ai sensi dell’art. 161, comma 4, c.p.p. Si devono invece seguire le forme ordinarie di notifica previste dall’art. 157 c.p.p.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati