LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Arresto provvisorio estradizione: la red notice basta

La Corte di Cassazione ha stabilito la piena legittimità di un arresto provvisorio per estradizione eseguito sulla base di una mera “red notice” INTERPOL, anche in assenza di una formale domanda di estradizione. La decisione si fonda sulle specifiche previsioni del Trattato di estradizione Italia-Brasile, che semplifica e inverte la procedura standard, consentendo la misura cautelare prima della richiesta formale, da presentarsi entro 40 giorni. La sentenza chiarisce che il trattato prevale sulla normativa interna, rendendo la segnalazione INTERPOL sufficiente a integrare la richiesta di arresto provvisorio.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 1 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Arresto Provvisorio per Estradizione: la Red Notice INTERPOL è Sufficiente?

La cooperazione giudiziaria internazionale è un meccanismo complesso, governato da un intreccio di norme interne e trattati bilaterali. Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha affrontato un tema cruciale in questo ambito: la validità di un arresto provvisorio per estradizione eseguito sulla sola base di una “red notice” diramata dall’INTERPOL. La pronuncia chiarisce che, in presenza di specifici trattati, questa procedura è pienamente legittima, anche senza una preventiva domanda formale di estradizione.

I Fatti del Caso: L’arresto sulla base della “Red Notice”

Una cittadina brasiliana veniva arrestata in Italia in esecuzione di un mandato di arresto a fini estradizionali emesso dalle autorità brasiliane. La donna era stata condannata in via definitiva in Brasile a dieci anni di reclusione per reati gravi, tra cui accesso abusivo a sistema informatico e falso ideologico. L’arresto in Italia scattava a seguito di una segnalazione inserita nel sistema INTERPOL, comunemente nota come “red notice”.

La difesa della donna impugnava il provvedimento di custodia cautelare, sostenendo la sua illegittimità. L’argomento principale era che una “red notice” non costituisce un mandato di arresto internazionale, ma una semplice richiesta di localizzazione, e che, al momento dell’arresto, mancava la condizione essenziale prevista dalla legge: una formale domanda di estradizione da parte dello Stato brasiliano.

La Questione Giuridica e l’impatto sull’arresto provvisorio per estradizione

Il cuore della controversia risiedeva nell’interpretazione delle norme che regolano l’arresto provvisorio per estradizione. La difesa sosteneva un’interpretazione rigorosa del codice di procedura penale italiano, che sembra richiedere l’esistenza di una domanda di estradizione come presupposto per le misure cautelari. Secondo questa tesi, l’arresto era invalido perché basato su un atto – la red notice – ritenuto privo di forza cogente autonoma.

La Corte d’appello di Roma aveva già respinto questa tesi, qualificando l’arresto come “precautelare” e sostenendo che la segnalazione INTERPOL fosse di per sé una domanda sufficiente per l’adozione di misure urgenti. La questione è quindi giunta dinanzi alla Corte di Cassazione, chiamata a fare chiarezza sul rapporto tra normativa interna, prassi INTERPOL e trattati internazionali.

L’Analisi della Corte: Il Ruolo Decisivo del Trattato Italia-Brasile

La Suprema Corte ha rigettato il ricorso, confermando la piena legittimità dell’operato dei giudici di merito. Il punto focale della decisione non è la normativa generale del codice di procedura penale, ma la disciplina specifica contenuta nel Trattato di estradizione tra Italia e Brasile.

I giudici hanno spiegato che i trattati internazionali hanno un rilievo primario e che la normativa interna si applica solo in via sussidiaria, per le parti non coperte dal trattato. Lo scopo di questi accordi è proprio quello di semplificare e rendere più efficaci le procedure di cooperazione.

Le Motivazioni

La motivazione della Corte si articola su alcuni punti chiave. In primo luogo, l’articolo 13 del Trattato Italia-Brasile, intitolato proprio all'”arresto provvisorio”, prevede espressamente che una delle Parti possa, su richiesta dell’altra, disporre l’arresto di una persona prima del ricevimento della domanda formale di estradizione. Lo stesso articolo specifica che tale richiesta può essere inoltrata anche tramite l’INTERPOL. Di conseguenza, la “red notice” non è un mero avviso, ma costituisce, nel quadro del trattato, una valida richiesta volta all’adozione della misura cautelare.

In secondo luogo, il trattato delinea un meccanismo “invertito” rispetto alla procedura ordinaria. Non è necessario attendere la domanda di estradizione per arrestare la persona ricercata. Al contrario, si procede prima con l’arresto provvisorio, e lo Stato richiedente ha poi un termine di quaranta giorni per far pervenire la domanda formale e la relativa documentazione. Se questo termine non viene rispettato, la misura cautelare perde efficacia. Nel caso di specie, la difesa non aveva eccepito il mancato rispetto di tale termine.

Le Conclusioni

La sentenza ribadisce un principio fondamentale nella cooperazione giudiziaria: lex specialis derogat legi generali. Le norme di un trattato internazionale specifico prevalgono sulla disciplina generale interna. In materia di estradizione, un arresto provvisorio basato su una “red notice” INTERPOL è legittimo se il trattato bilaterale applicabile lo consente. Questa decisione conferma un modello di cooperazione finalizzato all’efficienza e alla celerità, garantendo che le persone condannate per gravi reati non possano sottrarsi alla giustizia sfruttando le lungaggini burocratiche, pur nel rispetto delle garanzie procedurali stabilite dagli accordi internazionali.

Una “red notice” INTERPOL è sufficiente per un arresto provvisorio a fini di estradizione?
Sì, è sufficiente se un trattato internazionale specifico, come quello tra Italia e Brasile, lo prevede. In tal caso, la segnalazione trasmessa tramite INTERPOL costituisce una valida richiesta per l’applicazione di misure cautelari provvisorie.

È necessaria la formale domanda di estradizione prima di procedere all’arresto provvisorio?
No, non necessariamente. Il Trattato di estradizione Italia-Brasile, ad esempio, stabilisce una procedura “invertita” in cui l’arresto provvisorio può precedere la domanda formale di estradizione, la quale deve poi essere presentata entro un termine prestabilito (in questo caso, 40 giorni).

Qual è il rapporto tra la normativa interna sull’estradizione e i trattati internazionali?
I trattati internazionali ratificati prevalgono sulla normativa interna generale. Il codice di procedura penale ha un ruolo sussidiario e si applica solo per gli aspetti non disciplinati dal trattato, il cui scopo è spesso quello di semplificare e velocizzare le procedure di cooperazione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati