LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Appello penale: mandato e domicilio da depositare insieme

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 20318/2024, ha dichiarato inammissibile un appello penale perché il mandato a impugnare e l’elezione di domicilio non erano stati depositati contestualmente all’atto di appello, come richiesto dalla riforma Cartabia per gli imputati assenti. La Corte ha chiarito che il deposito frazionato di tali documenti, anche se avvenuto entro il termine per impugnare, costituisce un vizio insanabile che porta all’inammissibilità dell’impugnazione.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 17 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Appello Penale: La Cassazione Sancisce l’Obbligo di Deposito Contestuale del Mandato

L’introduzione di nuove norme procedurali, come quelle della Riforma Cartabia, solleva spesso dubbi interpretativi con conseguenze significative sulla validità degli atti processuali. Una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 20318/2024) ha fatto chiarezza su un punto cruciale riguardante l’appello penale per l’imputato giudicato in assenza, stabilendo un principio di rigore formale: il mandato ad impugnare e l’elezione di domicilio devono essere depositati insieme all’atto di appello, non in un momento successivo.

I Fatti del Caso

La vicenda trae origine da una sentenza di condanna per il reato di ricettazione, emessa in assenza dell’imputato dal Tribunale di Milano. Il difensore presentava appello in data 12 settembre 2023. Tuttavia, unitamente all’atto di impugnazione, non depositava né lo specifico mandato a impugnare, rilasciato dal suo assistito dopo la sentenza, né l’atto di elezione di domicilio, come richiesto dalle nuove disposizioni del codice di procedura penale.

Questi documenti venivano depositati solo successivamente, il 19 settembre 2023, sebbene ancora entro il termine ultimo per proporre appello (prorogato al 3 ottobre 2023 per specifiche norme). La Corte di Appello di Milano, rilevando la mancanza, dichiarava l’appello inammissibile. Contro tale decisione, il difensore proponeva ricorso per cassazione.

La Questione Giuridica: Deposito Frazionato o Contestuale?

Il nucleo del ricorso si basava sull’interpretazione dell’articolo 581, comma 1-quater, del codice di procedura penale. Il ricorrente sosteneva che la norma non imponesse un deposito strettamente contestuale. A suo avviso, l’importante era che tutti i documenti necessari fossero acquisiti dalla corte entro la scadenza del termine per impugnare. Un deposito “frazionato”, prima dell’atto e poi del mandato, non avrebbe dovuto, secondo la difesa, compromettere il diritto di difesa, ma essere considerato una mera irregolarità sanabile.

La difesa argomentava che un’interpretazione eccessivamente restrittiva della norma avrebbe costituito un ostacolo ingiustificato all’esercizio del diritto di difesa, tutelato a livello costituzionale e convenzionale.

L’Appello Penale e la Decisione della Cassazione

La Suprema Corte ha rigettato il ricorso, confermando la decisione della Corte di Appello. I giudici hanno stabilito che l’obbligo di depositare il mandato ad impugnare e l’elezione di domicilio “con l’atto di impugnazione” implica la necessità di un deposito contestuale. La possibilità di un deposito separato e successivo è stata categoricamente esclusa.

Le Motivazioni della Sentenza

La Corte di Cassazione ha fondato la sua decisione su una lettura rigorosa della normativa introdotta dalla Riforma Cartabia. La finalità dell’art. 581, commi 1-ter e 1-quater, c.p.p. è quella di assicurare che l’impugnazione proposta dal difensore per conto dell’imputato assente sia il frutto di una scelta “ponderata e consapevole” di quest’ultimo. Il mandato specifico, rilasciato dopo la sentenza, serve proprio a garantire che l’imputato sia a conoscenza della condanna e voglia effettivamente contestarla.

Secondo la Corte, l’inosservanza di questo onere di allegazione simultanea costituisce un “vizio radicale dell’atto di impugnazione”. Non si tratta di una semplice irregolarità formale che può essere sanata in un secondo momento. Il legislatore ha imposto un requisito di forma rigoroso, la cui violazione determina la sanzione più grave: l’inammissibilità.

I giudici hanno precisato che il vincolo di connessione tra l’atto di appello e il mandato è “imprescindibile”. Permettere un deposito successivo significherebbe eludere la norma e consentire uno “spostamento in avanti dei termini”, vanificando la ratio della riforma. Di conseguenza, l’appello presentato senza i documenti richiesti è inammissibile fin dal suo deposito, e la successiva produzione documentale, anche se tempestiva rispetto al termine generale, non può avere alcun effetto sanante.

Le Conclusioni

Questa sentenza invia un messaggio chiaro ai difensori: la presentazione di un appello penale per un imputato giudicato in assenza richiede la massima attenzione agli adempimenti formali. Il mandato a impugnare, che deve essere rilasciato specificamente dopo la pronuncia della sentenza, e la dichiarazione o elezione di domicilio non sono documenti accessori, ma parte integrante e necessaria dell’atto di impugnazione. Devono essere depositati insieme, in un unico contesto. Qualsiasi omissione in tal senso renderà l’impugnazione immediatamente inammissibile, senza possibilità di rimedio, precludendo l’accesso al secondo grado di giudizio.

È possibile depositare il mandato ad impugnare dopo l’atto di appello penale?
No. La Corte di Cassazione ha stabilito che, per gli imputati giudicati in assenza, l’atto di impugnazione del difensore deve essere depositato contestualmente allo specifico mandato ad impugnare e all’elezione di domicilio, pena l’inammissibilità.

Cosa prevede la legge per l’appello di un imputato giudicato in assenza?
L’art. 581, comma 1-quater, del codice di procedura penale richiede che con l’atto di impugnazione del difensore sia depositato, a pena di inammissibilità, uno specifico mandato a impugnare, rilasciato dopo la pronuncia della sentenza e contenente la dichiarazione o elezione di domicilio dell’imputato.

La successiva presentazione del mandato, seppur entro i termini, può sanare l’omissione iniziale?
No. Secondo la sentenza, il mancato deposito contestuale del mandato costituisce un vizio radicale dell’atto di impugnazione che ne determina l’inammissibilità immediata. Tale vizio non è sanabile da un deposito successivo, anche se effettuato entro il termine ultimo previsto per impugnare.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati