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Appello penale inammissibile: quando mancano i motivi

La Corte di Cassazione conferma l’inammissibilità di un appello avverso una condanna per false dichiarazioni finalizzate al gratuito patrocinio. La sentenza sottolinea che un appello penale inammissibile è tale quando i motivi sono generici, congetturali e non si confrontano criticamente con la motivazione della decisione impugnata. La mera richiesta di rinnovazione istruttoria non è sufficiente a garantire la specificità dell’atto.

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Pubblicato il 10 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Appello Penale Inammissibile: La Specificità dei Motivi è Essenziale

Un appello penale inammissibile per genericità dei motivi è una delle insidie più comuni nel processo penale. Una recente sentenza della Corte di Cassazione ci offre un’occasione preziosa per approfondire i requisiti di specificità che ogni atto di appello deve possedere per superare il vaglio di ammissibilità. La decisione in esame ribadisce un principio cardine: l’appello non è un nuovo giudizio, ma uno strumento di critica mirata alla sentenza di primo grado. Vediamo nel dettaglio il caso e le conclusioni dei giudici.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale ha origine dalla condanna di un imputato per il reato di false dichiarazioni ai fini dell’ammissione al patrocinio a spese dello Stato. Nello specifico, l’imputato aveva attestato, in un’istanza del 2017, un reddito familiare per l’anno 2016 di circa 6.500 euro, a fronte di un reddito effettivo accertato di quasi 14.000 euro. Il Giudice per l’udienza preliminare, all’esito del giudizio abbreviato, lo aveva condannato a un anno di reclusione e a una multa, riconoscendo anche l’aggravante dell’effettivo ottenimento del beneficio.

L’Appello e la Sua Dichiarazione di Inammissibilità

Contro la sentenza di primo grado, la difesa proponeva appello, basandolo su due motivi principali:

1. Richiesta di assoluzione: Si sosteneva che l’imputato fosse disoccupato e privo di reddito nel 2016. A supporto, si ipotizzava che i dati dell’Agenzia delle Entrate fossero errati a causa di un’omonimia e si chiedeva una rinnovazione dell’istruttoria con l’esame del direttore dell’Agenzia.
2. Richiesta di attenuanti generiche: Si affermava che l’imputato fosse meritevole delle attenuanti in quanto “l’entità del falso” non era “eccessiva”.

La Corte di Appello, tuttavia, dichiarava l’impugnazione inammissibile, ritenendola priva della “indicazione specifica delle ragioni di diritto e degli elementi di fatto che sorreggono ogni richiesta”, come previsto dal codice di procedura penale.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione sull’Appello Penale Inammissibile

La Corte di Cassazione, investita del ricorso contro l’ordinanza della Corte d’Appello, ha confermato la decisione, definendo l’appello penale inammissibile e fornendo chiarimenti fondamentali sul concetto di specificità dei motivi. I giudici hanno sottolineato che un atto di appello deve contenere una critica specifica e argomentata della decisione impugnata, non limitarsi a riproporre tesi generiche.

Analizzando il primo motivo, la Corte ha osservato che la richiesta di rinnovazione istruttoria era fondata su una mera congettura (l’omonimia), senza confrontarsi con la motivazione della prima sentenza. Quest’ultima, infatti, aveva specificato che gli accertamenti fiscali riguardavano l’intero nucleo familiare dell’imputato (composto da lui e dalla madre), circostanza che escludeva in radice la possibilità di un semplice errore di persona. L’appello non spiegava in che modo l’esame del testimone richiesto avrebbe potuto confutare questo specifico accertamento. Pertanto, la richiesta non conferiva la necessaria specificità al motivo.

Anche il secondo motivo, relativo alle attenuanti generiche, è stato giudicato generico. La difesa si era limitata a sostenere la possibilità di applicarle senza sottoporre a una critica puntuale e argomentata le ragioni per cui il primo giudice le aveva escluse.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche

La sentenza riafferma con forza che l’appello deve instaurare un contraddittorio argomentativo con la decisione impugnata. Non è sufficiente esporre una tesi alternativa o formulare richieste probatorie basate su semplici ipotesi. È necessario che l’appellante individui con precisione i punti della sentenza che intende contestare e sviluppi una critica puntuale, logica e pertinente, basata su elementi concreti. In assenza di questa “specificità intrinseca” ed “estrinseca” (cioè la correlazione tra i motivi e la sentenza impugnata), il risultato non può che essere un appello penale inammissibile, con conseguente condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

Quando un appello penale viene dichiarato inammissibile per mancanza di specificità?
Un appello è inammissibile quando non enuncia in modo esplicito e argomentato le critiche alle ragioni di fatto o di diritto della decisione impugnata, ma si limita a considerazioni generiche, astratte o non pertinenti al caso concreto.

La richiesta di rinnovazione dell’istruttoria rende automaticamente specifico un motivo di appello?
No. Secondo la sentenza, una richiesta di rinnovazione istruttoria non conferisce specificità all’appello se è basata su una mera congettura (come un’ipotesi di omonimia) e non si confronta criticamente con gli accertamenti e le motivazioni contenute nella sentenza di primo grado.

Cosa si intende per “specificità estrinseca” dei motivi di appello?
Significa che deve esistere una esplicita correlazione tra i motivi di impugnazione proposti e le ragioni di fatto e di diritto che sono a fondamento della sentenza che si sta contestando. L’appello deve dialogare criticamente con la decisione di primo grado, non ignorarla.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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