Appello Parte Offesa: La Battaglia in Cassazione Contro un’Archiviazione
L’ordinanza in esame ci offre l’occasione di approfondire un tema cruciale della procedura penale: il diritto della vittima di un reato a opporsi alla chiusura delle indagini. Quando un caso viene archiviato, specialmente se contro ignoti, la persona offesa può sentirsi privata della giustizia. L’istituto dell’appello parte offesa rappresenta lo strumento fondamentale per contestare tale decisione e chiedere la prosecuzione delle attività investigative. Analizziamo come questo diritto si concretizza attraverso un caso giunto dinanzi alla Corte di Cassazione.
I Fatti del Caso
La vicenda processuale ha origine dal ricorso presentato da due persone, identificate come parti offese in un procedimento penale. Il procedimento era stato avviato a seguito di una denuncia contro ignoti. Al termine della fase investigativa, il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) presso il tribunale competente aveva emesso un’ordinanza di archiviazione, accogliendo la richiesta del Pubblico Ministero. Ritenendo ingiusta e prematura la decisione di chiudere il caso, le due vittime hanno deciso di esercitare il loro diritto di impugnazione, presentando un ricorso direttamente alla Corte di Cassazione.
L’Ordinanza Impugnata e l’Appello della Parte Offesa
L’ordinanza di archiviazione è il provvedimento con cui il GIP, su richiesta del PM, dispone la chiusura del procedimento penale quando la notizia di reato è infondata o quando non sono stati raccolti elementi sufficienti a sostenere un’accusa in giudizio. Nel caso di procedimenti contro ignoti, l’archiviazione viene spesso disposta quando, nonostante le indagini, non è stato possibile identificare l’autore del reato.
L’appello parte offesa è lo strumento che la legge mette a disposizione della vittima per contestare questa decisione. Attraverso il ricorso in Cassazione, le parti offese possono denunciare vizi di legittimità dell’ordinanza, come ad esempio la mancata considerazione di elementi investigativi decisivi o una motivazione carente sulla impossibilità di proseguire utilmente le indagini. L’obiettivo è ottenere l’annullamento dell’ordinanza e l’ordine al Pubblico Ministero di compiere ulteriori indagini.
Le Motivazioni della Suprema Corte
La Corte di Cassazione, nel valutare un ricorso di questo tipo, non entra nel merito dei fatti, ma si concentra sulla corretta applicazione della legge da parte del GIP. I giudici supremi sono chiamati a verificare se il GIP abbia adeguatamente motivato la sua decisione di archiviare il caso. In particolare, la Corte esamina se il giudice delle indagini abbia erroneamente ritenuto superflue o impossibili nuove investigazioni eventualmente sollecitate dalla parte offesa nella sua opposizione alla richiesta di archiviazione. La valutazione si concentra sulla completezza delle indagini svolte e sulla logicità delle conclusioni che hanno portato a escludere la possibilità di identificare i colpevoli. Se la Corte dovesse riscontrare che le indagini sono state incomplete o che la decisione di archiviare è stata presa senza esplorare tutte le piste investigative ragionevolmente percorribili, potrebbe annullare l’ordinanza.
Le Conclusioni
In conclusione, questo caso evidenzia il ruolo fondamentale dell’appello parte offesa come garanzia per la tutela dei diritti delle vittime nel processo penale. La possibilità di ricorrere in Cassazione contro un’ordinanza di archiviazione impedisce che le decisioni di chiudere un’indagine siano affrettate o superficiali. La pronuncia della Suprema Corte sarà determinante: una conferma dell’archiviazione chiuderebbe, almeno per il momento, la vicenda giudiziaria. Al contrario, un annullamento con rinvio imporrebbe la riapertura delle indagini, riaccendendo la speranza delle vittime di vedere identificati e perseguiti i responsabili del reato subito. Questa vicenda ribadisce che la ricerca della verità e della giustizia non si arresta necessariamente con la prima decisione del giudice, ma può e deve essere perseguita in ogni sede competente.
Chi è la ‘parte offesa’ in un procedimento penale?
La parte offesa è la vittima del reato, ovvero la persona titolare del diritto o dell’interesse che la norma penale violata intendeva proteggere.
Cosa può fare la parte offesa se il GIP archivia un caso contro ignoti?
La parte offesa può presentare ricorso per Cassazione contro l’ordinanza di archiviazione, lamentando vizi di legittimità, come ad esempio la carenza di motivazione o l’incompletezza delle indagini svolte.
Qual è il ruolo della Corte di Cassazione in un appello contro un’ordinanza di archiviazione?
La Corte di Cassazione non riesamina i fatti, ma valuta se il GIP abbia correttamente applicato la legge nel disporre l’archiviazione. Verifica, in particolare, la logicità e la completezza della motivazione dell’ordinanza impugnata.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 16163 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7 Num. 16163 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME
Data Udienza: 04/04/2025
ORDINANZA
NOME nato a FROSINONE il 26/05/1981 parte offesa nel
NOME nato a ROMA il 10/05/1983 parte offesa nel procedimento sul ricorso proposto da: procedimento ci
IGNOTI
avverso l’ordinanza del 11/11/2024 del GIP TRIBUNALE di FROSINONE
/dato avviso alle parti;)
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
OSSERVA
letto il ricorso proposto nell’interesse di COGNOME NOME e COGNOME
NOME avverso l’ordinanza in epigrafe;
ritenuto che il ricorso è inammissibile, in quanto proposto avverso ordinanza di archiviazione resa a seguito di rituale partecipazione delle persone
offese opponenti (Rv.286726);
ritenuto, pertanto, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, con la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma
di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
P. Q. M.
Dichiara inammissibilg i ricorsi e condanna i ricorrenti al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle
ammende.
Così deciso il 4 aprile 2025
Il Consigliere este e
Il P4sidente