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Appello incidentale: annullamento per omessa motivazione

La Cassazione annulla una sentenza di condanna per truffa. La Corte d’Appello aveva ignorato la richiesta della difesa di presentare un appello incidentale, nonostante la mancata notifica dell’appello del PM. L’omessa motivazione su questo punto decisivo ha causato l’annullamento con rinvio.

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Pubblicato il 16 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Appello Incidentale e Diritto di Difesa: La Cassazione Annulla per Omessa Motivazione

Il rispetto delle regole procedurali è il fondamento di un processo giusto. Una recente sentenza della Corte di Cassazione (Sentenza n. 19933/2024) ribadisce questo principio, focalizzandosi sul diritto di proporre un appello incidentale e sulle gravi conseguenze che derivano dal silenzio del giudice su una richiesta difensiva. Vediamo insieme cosa è successo e perché questa decisione è così importante per la tutela del diritto di difesa.

Il Caso: Una Condanna e un Appello Ignorato

La vicenda processuale ha origine da una sentenza della Corte d’Appello che, riformando una precedente decisione, aveva dichiarato un’imputata responsabile del reato di truffa. Questa condanna era il risultato di un appello proposto dal Pubblico Ministero.

Tuttavia, la difesa dell’imputata ha presentato ricorso in Cassazione lamentando una grave irregolarità: l’appello del Pubblico Ministero non era mai stato notificato né all’imputata né al suo difensore. Di conseguenza, la difesa aveva depositato una memoria chiedendo di essere rimessa in termini per poter proporre un appello incidentale. Sorprendentemente, la Corte d’Appello, pur menzionando l’esistenza di tale memoria, non aveva fornito alcuna motivazione sulla richiesta, procedendo direttamente alla condanna.

La Questione Giuridica: Il Diritto all’Appello Incidentale

Il cuore della questione risiede nel diritto della parte, che non ha impugnato per prima, di presentare un proprio appello (detto appunto incidentale) dopo aver ricevuto la notifica dell’impugnazione altrui. La mancata notifica dell’appello del Pubblico Ministero, secondo la difesa, aveva impedito l’esercizio di questo diritto. La richiesta di ‘rimessione in termini’ mirava proprio a sanare questa situazione, consentendo alla difesa di presentare le proprie doglianze contro la sentenza di primo grado.

L’importanza della motivazione del giudice

Un altro principio cardine del nostro ordinamento è l’obbligo per il giudice di motivare le proprie decisioni. Ignorare una richiesta specifica e potenzialmente decisiva della difesa, senza spiegare il perché, costituisce un vizio procedurale noto come ‘omessa motivazione’, che può portare all’annullamento della sentenza.

La Decisione della Corte di Cassazione e il ruolo dell’appello incidentale

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso della difesa, ritenendolo fondato. Gli Ermellini hanno stabilito che la Corte d’Appello aveva commesso un errore cruciale. Sebbene la mancata notifica dell’appello principale non renda l’impugnazione inammissibile, essa ha l’effetto di non far decorrere il termine per la controparte per proporre un appello incidentale. La richiesta della difesa era quindi legittima e la Corte d’Appello aveva il dovere di pronunciarsi su di essa con una motivazione adeguata. Non avendolo fatto, la sua sentenza risultava viziata.

Le Motivazioni

Nelle motivazioni, la Cassazione ha richiamato consolidati principi giurisprudenziali. Si è ribadito che l’omesso esame di una memoria difensiva costituisce motivo di ricorso quando introduce un tema potenzialmente decisivo e il giudice rimane completamente silente sul punto. Nel caso di specie, la richiesta di rimessione in termini per proporre appello incidentale era un tema decisivo per il pieno esercizio del diritto di difesa. La Corte d’Appello, pur dando atto del deposito delle note difensive, non ha speso una sola parola per motivare la sua decisione di ignorare la richiesta. Questo silenzio integra un vizio di ‘omessa motivazione’, che inficia la validità della sentenza impugnata. Di conseguenza, la Suprema Corte non ha potuto fare altro che annullare la decisione.

Le Conclusioni

La sentenza è stata annullata con rinvio ad un’altra sezione della Corte d’Appello. Il nuovo giudice avrà il compito di notificare correttamente l’appello del Pubblico Ministero all’imputata, consentendole così di esercitare il suo diritto di proporre appello incidentale. Questa decisione rafforza l’importanza del contraddittorio e del diritto di difesa, sancendo che un giudice non può semplicemente ignorare le istanze delle parti, ma deve esaminarle e fornire una risposta motivata, pena l’invalidità del suo provvedimento. Un monito fondamentale per garantire l’equità e la correttezza del processo penale.

Cosa succede se l’atto di appello del Pubblico Ministero non viene notificato all’imputato?
La mancata notifica non rende l’appello nullo o inammissibile, ma impedisce che inizi a decorrere il termine per l’imputato per presentare un eventuale appello incidentale.

Può un giudice ignorare una richiesta di ‘rimessione in termini’ per presentare un appello incidentale?
No. Se la richiesta è basata su presupposti validi (come la mancata notifica dell’appello principale), il giudice è tenuto a esaminarla e a fornire una motivazione esplicita sulla sua decisione. Ignorare la richiesta costituisce un vizio di omessa motivazione.

Qual è la conseguenza dell’omessa motivazione su un punto decisivo sollevato dalla difesa?
L’omessa motivazione su un’istanza difensiva potenzialmente decisiva per l’esito del processo costituisce un vizio della sentenza, che ne comporta l’annullamento con rinvio a un nuovo giudice.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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