Appello Generico: La Cassazione Conferma l’Inammissibilità
Nel processo penale, l’impugnazione di una sentenza è un diritto fondamentale, ma deve essere esercitato secondo regole precise. Un recente provvedimento della Corte di Cassazione ci ricorda l’importanza di formulare un appello generico in modo specifico e dettagliato, pena la sua inammissibilità. Vediamo insieme cosa significa e quali sono le conseguenze di un’impugnazione non conforme ai requisiti di legge.
Il Caso: Un Appello Dichiarato Inammissibile
La vicenda processuale ha origine da un’ordinanza della Corte d’Appello di Reggio Calabria. Quest’ultima aveva dichiarato inammissibile l’appello proposto da un imputato contro la sentenza di primo grado. La ragione di tale decisione risiedeva nella genericità dei motivi presentati, ritenuti privi di critiche concrete e specifiche nei confronti della prima pronuncia.
Non accettando la decisione, l’imputato ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione, lamentando vizi di motivazione e violazione di legge da parte della Corte d’Appello.
La Decisione della Corte di Cassazione sull’Appello Generico
La Suprema Corte, con l’ordinanza in esame, ha respinto il ricorso, dichiarandolo a sua volta inammissibile. La decisione si fonda su una valutazione netta: il ricorso presentato era esso stesso manifestamente infondato e generico. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro alla Cassa delle ammende.
Le Motivazioni: Perché un Appello è Considerato Generico?
La Corte di Cassazione ha spiegato in modo chiaro perché il ricorso fosse irricevibile, fornendo indicazioni preziose sul concetto di appello generico. I giudici hanno evidenziato due carenze fondamentali nell’atto di impugnazione:
1. Mancato Confronto con la Decisione Impugnata: Il ricorrente non si è confrontato specificamente con le ragioni esposte dalla Corte d’Appello nella sua ordinanza di inammissibilità. In pratica, ha ignorato la motivazione del provvedimento che stava contestando, limitandosi a riproporre le proprie lamentele in modo vago.
2. Contenuto Effettivamente Vago dei Motivi Originali: La Cassazione ha sottolineato che, andando a esaminare il contenuto reale dei motivi di appello originari, questi erano effettivamente privi di “concrete censure”. Non basta dissentire da una sentenza; è necessario indicare con precisione quali parti della decisione si contestano e per quali specifiche ragioni di fatto o di diritto. Un’impugnazione deve essere un dialogo critico con la sentenza, non una mera espressione di dissenso.
In sostanza, un’impugnazione non può limitarsi a una critica generale, ma deve articolare specifiche doglianze che mettano in discussione i passaggi logico-giuridici della decisione del giudice precedente.
Conclusioni: L’Importanza della Specificità negli Atti Giudiziari
Questa ordinanza riafferma un principio cardine della procedura penale: la specificità dei motivi di impugnazione. Per evitare una declaratoria di inammissibilità, che comporta non solo la fine del processo ma anche sanzioni economiche, è indispensabile che l’atto di appello sia redatto con cura e precisione. Ogni motivo di gravame deve contenere una critica argomentata e puntuale, capace di mettere in discussione il ragionamento del giudice. Un appello generico equivale a un appello nullo, uno strumento inefficace che non consente al giudice superiore di esaminare il merito della questione.
Quando un appello viene considerato ‘generico’ e quindi inammissibile?
Un appello è considerato generico quando i motivi di gravame sono privi di censure concrete e specifiche nei confronti del provvedimento impugnato e non si confrontano criticamente con la motivazione della decisione.
Cosa succede se un ricorso in Cassazione contro un’ordinanza di inammissibilità è a sua volta generico?
La Corte di Cassazione lo dichiara a sua volta inammissibile, confermando la decisione precedente e condannando il ricorrente al pagamento delle spese e di una sanzione pecuniaria.
Quali sono le conseguenze economiche della dichiarazione di inammissibilità di un ricorso?
Il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende. Nel caso specifico, tale somma è stata fissata in tremila euro.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 31520 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7 Num. 31520 Anno 2025
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 07/07/2025
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
NOME nato il 25/08/1991
avverso l’ordinanza del 13/02/2025 della CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
visti gli atti e la sentenza impugnata; esaminato il ricorso di COGNOME NOME
OSSERVA
Ritenuto che il motivo con cui si deducono vizi di motivazione e violazione di legge in ordine all’ordinanza con cui è stata dichiarata l’inammissibilità dell’appello è manifestamen infondato ed esso stesso generico in quanto, da un canto, non si confronta con la motivazione dell’ordinanza, dall’altra omette di prendere in esame il reale contenuto dei motivi di gravam effettivamente privi di concrete censure nei confronti del provvedimento di primo grado impugnato;
rilevato il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, con la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso il 07/07/2025