Valenza Nomofilattica: Quando la Cassazione Rinvia a Pubblica Udienza
L’ordinanza interlocutoria n. 34561/2019 della Corte di Cassazione offre un chiaro esempio di come funziona il meccanismo di rinvio a pubblica udienza per i casi di particolare importanza. La decisione si fonda sul concetto di valenza nomofilattica, un termine tecnico che indica la capacità di una sentenza di stabilire un principio di diritto destinato a orientare la giurisprudenza futura. Analizziamo questo provvedimento per capire meglio il ruolo della Suprema Corte come garante dell’uniforme interpretazione della legge.
I Fatti di Causa
Il caso nasce dal ricorso presentato da un cittadino avverso una sentenza emessa dal Tribunale di Pisa. Il ricorrente ha portato la questione dinanzi alla Corte di Cassazione, chiedendone l’annullamento. La controparte si è costituita in giudizio per resistere al ricorso. La causa è stata inizialmente assegnata alla trattazione in camera di consiglio non partecipata, una procedura semplificata per i casi ritenuti di più facile soluzione.
La Decisione della Corte: Rinvio a Pubblica Udienza
A differenza di quanto accade nella maggior parte dei casi, la Sesta Sezione Civile della Corte non ha deciso il merito della controversia. Al contrario, ha emesso un’ordinanza interlocutoria, ovvero un provvedimento che non chiude il processo ma ne regola lo svolgimento.
Con questa ordinanza, la Corte ha disposto la rimessione della causa alla pubblica udienza. Ciò significa che il caso non sarà più deciso con la procedura camerale semplificata, ma verrà discusso oralmente in un’udienza aperta al pubblico, un rito riservato alle questioni più complesse o significative.
L’importanza della valenza nomofilattica nella procedura
Il rinvio a pubblica udienza non è una scelta discrezionale, ma una precisa conseguenza del rilievo attribuito alla questione giuridica. La procedura civile, in particolare l’articolo 380 bis, ultimo comma, del codice di procedura civile, prevede che se una causa, inizialmente destinata alla camera di consiglio, si rivela di particolare importanza, debba essere trasferita alla pubblica udienza. Questa è la chiave per comprendere la decisione della Corte.
Le Motivazioni
La motivazione dell’ordinanza è estremamente sintetica ma densa di significato. La Corte ha rilevato che il ricorso “presenta valenza nomofilattica”. Questo è il fulcro della decisione. La nomofilachia è la funzione essenziale della Corte di Cassazione, che consiste nell’assicurare “l’esatta osservanza e l’uniforme interpretazione della legge, l’unità del diritto oggettivo nazionale”.
Quando un ricorso solleva una questione di diritto nuova, complessa o su cui esistono contrasti giurisprudenziali, la sua decisione non riguarda solo le parti in causa, ma è destinata a diventare un “principio di diritto” che guiderà i giudici di merito in tutti i futuri casi simili. Riconoscere la valenza nomofilattica di un caso significa ammettere che la sua soluzione avrà un impatto generale sull’ordinamento giuridico. Per tale ragione, la legge impone la massima solennità e trasparenza nel processo decisionale, garantite appunto dalla discussione in pubblica udienza.
Le Conclusioni
In conclusione, questa ordinanza interlocutoria è un perfetto esempio didattico del ruolo della Corte di Cassazione. Non si limita a essere un giudice di terza istanza, ma agisce come organo regolatore del diritto. La decisione di rimettere la causa a pubblica udienza a causa della sua valenza nomofilattica sottolinea che il caso in esame trascende l’interesse delle singole parti per toccare questioni fondamentali per l’interpretazione uniforme della legge. Il provvedimento assicura che una questione di principio così importante venga dibattuta nel modo più approfondito e pubblico possibile, prima di diventare un faro per la giurisprudenza futura.
Cosa ha deciso la Corte di Cassazione con questa ordinanza?
La Corte non ha deciso il merito del ricorso, ma ha stabilito che la causa deve essere discussa in una pubblica udienza invece che in camera di consiglio.
Per quale motivo la causa è stata rinviata a pubblica udienza?
La causa è stata rinviata perché la Corte ha riconosciuto che il ricorso presenta “valenza nomofilattica”, ovvero solleva una questione di diritto di particolare importanza la cui soluzione servirà da guida per casi futuri.
Cosa significa “valenza nomofilattica”?
Significa che la questione giuridica trattata nel ricorso è così rilevante da richiedere una decisione che stabilisca un principio di diritto chiaro e uniforme, destinato a orientare l’interpretazione della legge da parte di tutti i giudici.
Testo del provvedimento
Ordinanza interlocutoria di Cassazione Civile Sez. 6 Num. 34561 Anno 2019
Civile Ord. Sez. 6 Num. 34561 Anno 2019
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME NOME
Data pubblicazione: 27/12/2019
ORDINANZA INTERLOCUTORIA
sul ricorso 1416-2019 proposto da:
COGNOME NOME, elettivamente domiciliato in ROMA, INDIRIZZO presso la CORTE DI CASSAZIONE, rappresentato e difeso dall’avvocato NOME COGNOME;
– ricorrente –
contro
COGNOME, elettivamente domiciliato in ROMA, INDIRIZZOi presso lo studio dell’avvocato NOME COGNOME, rappresentato e difeso dall’avvocato NOME COGNOME
– controricorrente –
avverso la sentenza n. 517/2018 del TRIBUNALE di PISA, depositata il 01/06/2018;
udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio non partecipata del 05/12/2019 dal Consigliere Relatore Dott. NOME COGNOME
Ric. 2019 n. 01416 sez. M3 – ud. 05-12-2019 -2-
1416/2019 GLYPH
rilevato che il ricorso, promosso da NOME COGNOME nei confronti di NOME COGNOME per ottenere la cassazione di sentenza del 1 giugno 2018 emessa dal Tribunale di Pisa, presenta valenza nomofilattica, per cui la causa deve essere rimessa a pubblica udienza ai sensi dell’articolo 380 bis, ultimo comma, c.p.c.;
P.Q.M.
Rimette la causa a pubblica udienza.
Così deciso in Roma il 5 dicembre 2019
Il Presidente