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Uso esclusivo lastrico solare: serve l’unanimità?

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 20548/2025, ha stabilito un principio fondamentale in materia di uso esclusivo lastrico solare. Il caso riguardava una società condomina che, titolare del diritto di uso esclusivo su una porzione del lastrico, aveva concesso a una terza società di telecomunicazioni l’installazione di un traliccio per antenne. La Corte ha chiarito che tale concessione è illegittima se non autorizzata all’unanimità da tutti i condomini. Il diritto di uso esclusivo, infatti, non trasferisce la proprietà del bene, che rimane comune, ma si limita a regolare le modalità di godimento. Pertanto, ogni atto che costituisce diritti reali o personali di godimento a favore di terzi su una parte comune necessita del consenso unanime, come previsto dall’art. 1108 c.c.

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Pubblicato il 21 agosto 2025 in Diritto Immobiliare, Giurisprudenza Civile

Uso Esclusivo Lastrico Solare: Cessione a Terzi Solo con l’Unanimità dei Condomini

Il tema dell’uso esclusivo lastrico solare è da sempre fonte di dibattito nelle aule di tribunale e nelle assemblee condominiali. Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha gettato nuova luce su una questione cruciale: il titolare del diritto di uso esclusivo può cedere il godimento di tale area a terzi senza il consenso degli altri condomini? La risposta dei giudici è stata netta e si pone in continuità con un importante orientamento delle Sezioni Unite, riaffermando la natura comune del bene e la necessità del consenso unanime per atti di disposizione che ne alterino la destinazione o concedano diritti a terzi.

I Fatti di Causa

La controversia nasce dalla decisione di una società immobiliare, proprietaria di alcuni appartamenti in un condominio e titolare del diritto di uso esclusivo su una porzione del lastrico solare, di concedere in comodato trentennale tale area a una società di telecomunicazioni. Quest’ultima, a sua volta, aveva installato un traliccio e dato in locazione lo spazio a vari gestori di telefonia mobile. Il condominio, ritenendo l’operazione illegittima, si era rivolto al Tribunale, che gli aveva dato ragione, condannando la società al risarcimento del danno.

In secondo grado, la Corte d’Appello aveva ribaltato la decisione, accogliendo le ragioni della società e sostenendo che il diritto di uso esclusivo, per sua natura, potesse essere goduto anche indirettamente, attraverso la cessione a terzi. I condomini, non soddisfatti, hanno quindi presentato ricorso in Cassazione.

La Questione Giuridica sull’Uso Esclusivo Lastrico Solare

Il cuore della questione sottoposta alla Suprema Corte era se il diritto d’uso esclusivo su una parte comune potesse essere equiparato a un diritto di proprietà, tale da consentire al titolare di disporne liberamente concedendolo in godimento a terzi. I ricorrenti sostenevano che, trattandosi di un bene comune, qualsiasi atto di costituzione di diritti reali o personali di godimento a favore di terzi avrebbe richiesto il consenso unanime di tutti i partecipanti alla comunione, ai sensi dell’art. 1108, comma 3, del codice civile.

Il Principio delle Sezioni Unite

La Corte di Cassazione, nell’analizzare il caso, ha richiamato la fondamentale sentenza delle Sezioni Unite n. 28972 del 2020. Questo precedente ha chiarito che l’attribuzione dell’uso esclusivo su una parte comune non crea un nuovo diritto reale atipico, vietato dal principio del numerus clausus (numero chiuso) dei diritti reali. Piuttosto, tale diritto rappresenta una particolare modalità di godimento di un bene che rimane, nella sua essenza, condominiale.

Il lastrico solare, anche se in uso esclusivo, non perde la sua natura di parte comune dell’edificio, mantenendo la sua funzione primaria di copertura. Il diritto del singolo condomino è quindi un’espressione dell’autonomia privata che deroga al principio del pari uso sancito dall’art. 1102 c.c., ma non può spingersi fino a svuotare di contenuto il diritto degli altri condomini.

Le Motivazioni della Decisione

Basandosi su questi principi, la Corte ha ritenuto fondato il ricorso dei condomini. I giudici hanno spiegato che, poiché il lastrico solare rimane un bene comune, l’usuario esclusivo non può concedere a terzi diritti che eccedano il proprio titolo. La costituzione di un diritto di godimento a favore di una terza società per installare un traliccio per trent’anni è un atto di disposizione che incide sulla sostanza del bene comune.

Un’operazione del genere richiede necessariamente il consenso unanime di tutti i condomini. L’unanimità è richiesta dall’art. 1108 c.c. per gli atti di alienazione o di costituzione di diritti reali sul fondo comune e per le locazioni di durata superiore a nove anni. La Corte ha ritenuto che la concessione in comodato trentennale rientrasse pienamente in questa casistica. La pronuncia della Corte d’Appello è stata quindi considerata viziata perché ha negato a priori la necessità di tale consenso unanime, interpretando erroneamente la natura e i limiti del diritto di uso esclusivo lastrico solare.

Conclusioni

La sentenza in esame rafforza un principio cardine del diritto condominiale: il diritto di uso esclusivo non è un diritto di proprietà mascherato. Il titolare di tale diritto ha facoltà di godimento più ampie rispetto agli altri condomini, ma non può disporre del bene comune come se fosse suo. La natura condominiale del bene impone che ogni atto di disposizione che possa pregiudicare il diritto degli altri condomini o che costituisca diritti a favore di terzi debba essere approvato all’unanimità. Questa decisione rappresenta un importante monito per gli amministratori e i condomini, chiarendo in modo definitivo i confini tra godimento esclusivo e proprietà comune, e garantendo la tutela dei diritti di tutta la compagine condominiale.

Il titolare di un diritto di uso esclusivo sul lastrico solare può cederlo in godimento a terzi?
No, non può farlo liberamente. La Corte di Cassazione ha stabilito che la concessione del godimento a terzi, come un comodato trentennale per installare antenne, è un atto di disposizione che richiede il consenso unanime di tutti i condomini, come previsto dall’art. 1108, comma 3, c.c.

Il diritto di uso esclusivo trasforma una parte comune in una proprietà privata?
No. Il lastrico solare, anche se concesso in uso esclusivo a un solo condomino, mantiene la sua natura di parte comune dell’edificio. L’uso esclusivo è solo una modalità particolare di godimento del bene, che non ne altera la titolarità.

Perché è necessario il consenso unanime di tutti i condomini?
Perché la concessione di diritti reali o personali di godimento a favore di terzi su una parte comune incide sul nucleo essenziale del diritto di proprietà degli altri condomini. La legge (art. 1108 c.c.) prevede che per tali atti di disposizione sia necessario il consenso di tutti i partecipanti alla comunione per tutelare l’integrità del bene comune.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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