Termine Lungo Ricorso: La Cassazione Interviene su un Punto Cruciale
L’ordinanza interlocutoria n. 3519/2024 della Corte di Cassazione affronta una questione procedurale di grande importanza: l’applicabilità del termine lungo ricorso nei procedimenti disciplinari a carico dei professionisti sanitari. Questo caso, pur non decidendo nel merito la controversia, pone le basi per un futuro chiarimento giurisprudenziale su un aspetto privo di precedenti specifici, dimostrando come anche le questioni di procedura possano avere un impatto determinante sull’esito di un giudizio.
Il Contesto: L’Appello e la Questione del Termine
La vicenda ha origine dall’impugnazione, da parte di un professionista sanitario, della decisione emessa dalla Commissione Centrale per gli Esercenti le Professioni Sanitarie. L’Ordine professionale di appartenenza, costituitosi in giudizio, ha eccepito la tardività del ricorso.
Il punto nodale della difesa dell’Ordine si basava sul superamento del cosiddetto “termine lungo” di sei mesi. Questo termine decorre dalla data di pubblicazione della decisione impugnata e si applica quando la stessa non viene formalmente notificata alla parte soccombente. Nel caso specifico, la decisione era stata depositata il 15 luglio 2020, mentre il ricorso per cassazione era stato notificato solo il 9 dicembre 2021, ben oltre il limite semestrale.
L’Ordinanza della Cassazione e il Termine Lungo Ricorso
La Seconda Sezione Civile della Corte di Cassazione, anziché dichiarare immediatamente l’inammissibilità del ricorso per tardività, ha optato per un approccio più cauto e approfondito. Con un’ordinanza interlocutoria, ha deciso di non decidere subito, ma di rimettere la causa alla pubblica udienza.
Questa scelta non è casuale. I giudici hanno riconosciuto che la questione relativa all’applicabilità del termine lungo ricorso in questa specifica materia (in subiecta materia) presenta una notevole complessità e, soprattutto, una rilevanza che va oltre il singolo caso. L’assenza di precedenti giurisprudenziali specifici rende necessaria una valutazione ponderata per stabilire un principio di diritto chiaro e applicabile in futuro.
Le Motivazioni: Il Rilievo Nomofilattico della Questione
La motivazione centrale dell’ordinanza risiede nel “rilievo nomofilattico” della questione. Questo termine tecnico indica che il problema giuridico sollevato ha l’potenziale per influenzare l’interpretazione uniforme della legge a livello nazionale. La Corte ha il compito di assicurare che la legge sia applicata in modo omogeneo in tutta Italia, e decidere su un punto così controverso e privo di guida giurisprudenziale è fondamentale per adempiere a questa funzione.
La peculiarità della disciplina dei procedimenti disciplinari sanitari, unita alla mancanza di sentenze precedenti, ha spinto i giudici a considerare indispensabile un dibattito più ampio e approfondito, tipico della pubblica udienza. Solo attraverso questa via sarà possibile sviscerare tutti gli aspetti della norma e giungere a una soluzione che possa fungere da guida sicura per i casi futuri.
Conclusioni: L’Importanza del Rinvio a Pubblica Udienza
In conclusione, l’ordinanza interlocutoria n. 3519/2024 sottolinea come, nel diritto, non tutte le risposte siano immediate. Di fronte a un vuoto normativo o giurisprudenziale, il ruolo della Corte di Cassazione è quello di ponderare attentamente le implicazioni di una decisione. Il rinvio alla pubblica udienza non è una perdita di tempo, ma un atto di responsabilità che mira a costruire un diritto più certo e prevedibile. La futura sentenza chiarirà in via definitiva se e come il termine lungo ricorso si applichi ai giudizi disciplinari delle professioni sanitarie, creando un precedente fondamentale per tutti gli operatori del settore.
Qual era il problema procedurale al centro del caso?
La questione principale era se il ricorso alla Corte di Cassazione fosse stato presentato in ritardo. Nello specifico, si discuteva se fosse applicabile il ‘termine lungo’ di sei mesi dalla pubblicazione della decisione disciplinare per presentare l’impugnazione.
Cosa ha deciso la Corte di Cassazione con questa ordinanza?
La Corte non ha preso una decisione definitiva sul caso. Ha emesso un’ordinanza interlocutoria con cui ha rinviato la causa a una pubblica udienza per una discussione più approfondita, ritenendo la questione troppo importante e nuova per essere decisa con una procedura semplificata.
Perché la Corte ha ritenuto la questione così rilevante da meritare un rinvio?
La Corte ha considerato la questione di ‘rilievo nomofilattico’, ovvero importante per garantire un’interpretazione uniforme della legge. Data l’assenza di precedenti specifici sull’applicabilità del termine lungo in questo tipo di procedimenti, era necessario stabilire un principio chiaro che potesse valere come guida per tutti i casi futuri.
Testo del provvedimento
Ordinanza interlocutoria di Cassazione Civile Sez. 2 Num. 3519 Anno 2024
Civile Ord. Sez. 2 Num. 3519 Anno 2024
Presidente: COGNOME
Relatore: NOME COGNOME
Data pubblicazione: 07/02/2024
ORDINANZA INTERLOCUTORIA
sul ricorso iscritto al n. 31023/2021 R.G. proposto da:
RAGIONE_SOCIALE, elettivamente domiciliato in INDIRIZZO, presso lo studio dell’avvocato COGNOME (CODICE_FISCALE) che lo rappresenta e difende unitamente all’avvocato COGNOME NOME (CODICE_FISCALE)
-ricorrente-
contro
ORDINE RAGIONE_SOCIALE INFERMIERISTICHE DI SALERNO, elettivamente domiciliato presso lo studio dell’avvocato COGNOME (CODICE_FISCALECODICE_FISCALE che lo rappresenta e difende -controricorrente-
nonchè contro RAGIONE_SOCIALE INFERMIERI PROFESSIONALI ASSISTENTI SANITARI VIGILATRICI D’INFANZIA PROV. SALERNO
-intimato-
avverso DECISIONE di RAGIONE_SOCIALE ROMA n. 77/2019 depositata il 15/07/2020.
Udita la relazione svolta nella camera di consiglio del 30/01/2024 dal Consigliere COGNOME NOME.
Rilevato che:
–COGNOME NOME ha impugnato, con ricorso per cassazione notificato il 9.12.2021, la decisione della RAGIONE_SOCIALE depositata il 15.7.2020 e notificata il 27.10.2021;
-l ‘RAGIONE_SOCIALE ha resistito con controricorso;
Ritenuto che:
-la notifica del ricorso è avvenuta oltre il termine lungo di sei mesi dalla pubblicazione della decisione della RAGIONE_SOCIALE:
-l a questione relativa all’applicabilità , in subiecta materia , del termine lungo per il ricorso per cassazione ha rilievo nomofilattico, attesa la peculiarità della disciplina e l’assenza di precedenti specifici;
P.Q.M.
Rimette la causa alla pubblica udienza.
Così deciso in Roma, nella Camera di Consiglio della Seconda