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Superiore inquadramento: cosa decide il giudice?

Un lavoratore, assunto prima da una società appaltatrice e poi direttamente dall’azienda committente, ha richiesto il riconoscimento di un superiore inquadramento. Il Tribunale ha respinto le doglianze sull’illegittimità dei contratti a termine, considerandoli due rapporti di lavoro distinti. Tuttavia, ha accolto la domanda di superiore inquadramento, riconoscendo al lavoratore il 5° livello del CCNL per il secondo periodo lavorativo, sulla base delle mansioni effettivamente svolte che includevano l’uso di mezzi meccanici.

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Pubblicato il 30 luglio 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile

Superiore Inquadramento: Guida alla Sentenza del Tribunale del Lavoro

Il tema del superiore inquadramento è centrale nel diritto del lavoro, poiché tocca direttamente la dignità professionale e la giusta retribuzione del lavoratore. Una recente sentenza del Tribunale di Milano offre spunti cruciali su come vengono valutate le mansioni effettivamente svolte e sulla legittimità dei contratti a termine in caso di cambio di datore di lavoro all’interno dello stesso appalto. Analizziamo questo caso per capire quali sono i principi applicati dal giudice.

I Fatti di Causa: Dai Contratti a Termine alla Richiesta di Riconoscimento

Il caso riguarda un lavoratore impiegato in un magazzino logistico. Inizialmente, egli viene assunto con una serie di contratti a tempo determinato da una società appaltatrice dei servizi di movimentazione merci. Successivamente, l’azienda committente decide di internalizzare il servizio (insourcing) e assume direttamente il lavoratore, sempre con contratti a termine.

Il lavoratore, ritenendo di aver svolto mansioni superiori rispetto al livello 6°J del CCNL Trasporti e Logistica con cui era stato inquadrato, e contestando la legittimità della catena di contratti a termine, ha citato in giudizio entrambe le società. Le sue richieste principali erano:

1. La declaratoria di sussistenza di un unico rapporto di lavoro a tempo indeterminato.
2. Il riconoscimento del superiore inquadramento al 4° o, in subordine, al 5° livello.
3. Il pagamento delle conseguenti differenze retributive.

La Questione dei Contratti a Termine e il Principio dello “Stop & Go”

Uno dei punti chiave della difesa del lavoratore era l’illegittimità della successione di contratti a termine, che avrebbe superato i limiti di durata massima e violato le pause obbligatorie tra un contratto e l’altro (il cosiddetto “stop & go”).

Il Tribunale, tuttavia, ha respinto questa argomentazione. La decisione si fonda su un presupposto fondamentale: i rapporti di lavoro intrattenuti dal ricorrente erano due, giuridicamente distinti, poiché intercorsi con due datori di lavoro diversi (prima la società appaltatrice, poi quella committente). Di conseguenza, non era possibile cumulare la durata dei periodi per verificare il superamento dei limiti legali, né si applicava l’obbligo di “stop & go” nel passaggio da un’azienda all’altra. Il Tribunale ha quindi ritenuto legittimi i contratti a termine stipulati.

Superiore Inquadramento: L’Analisi delle Mansioni Svolte

Il cuore della controversia si è spostato sulla domanda di superiore inquadramento. Il lavoratore sosteneva di aver svolto mansioni di prelievo (picking), confezionamento e scarico merci, utilizzando anche transpallet elettrici.

Il Giudice ha analizzato nel dettaglio le declaratorie del CCNL di settore:

* Livello 6°J: Comprende “attività semplici” e lavoratori che “necessitano di un periodo di addestramento pratico”.
* Livello 5°: Include “lavori qualificati” che richiedono “adeguate conoscenze professionali” e attività di magazzino che comportano l'”utilizzo di mezzi meccanici e/o elettrici di limitata complessità”.
* Livello 4°: Riguarda “operai con mansioni multiple di magazzino” (carico, scarico, spunta, etc.) svolte in modo contestuale, o attività complesse che richiedono specifiche capacità tecnico-pratiche.

Sulla base delle testimonianze, il Tribunale ha accertato che il lavoratore utilizzava mezzi elettrici come il transpallet per lo scarico dei camion. Questa attività è stata ritenuta superiore alle semplici mansioni del livello 6°J. Tuttavia, le diverse mansioni (picking e scarico) non venivano svolte contemporaneamente, escludendo quindi l’inquadramento al 4° livello come “operaio con mansioni multiple”.

Le Motivazioni della Decisione

Il Tribunale ha stabilito che le mansioni del lavoratore, pur non essendo particolarmente complesse, richiedevano l’uso di mezzi meccanici di limitata complessità e conoscenze che andavano oltre il mero addestramento pratico. Pertanto, esse rientravano pienamente nella declaratoria del 5° livello del CCNL.

La decisione, però, ha distinto i due periodi lavorativi. Poiché per il primo periodo, svolto alle dipendenze della società appaltatrice, era intervenuta una conciliazione, il riconoscimento del superiore inquadramento e il conseguente diritto alle differenze retributive sono stati limitati al solo periodo in cui il lavoratore era stato dipendente diretto dell’azienda committente.

Le Conclusioni

In conclusione, la sentenza ha parzialmente accolto le richieste del lavoratore. Il Tribunale ha:

1. Rigettato le domande relative alla conversione del rapporto in un unico contratto a tempo indeterminato.
2. Accertato il diritto del lavoratore al superiore inquadramento nel 5° livello del CCNL per il periodo di lavoro alle dipendenze dell’azienda committente.
3. Condannato l’azienda a pagare le differenze retributive maturate, oltre a interessi e rivalutazione.
4. Compensato parzialmente le spese di lite, data la soccombenza reciproca delle parti (il lavoratore ha vinto sulla qualifica ma perso sui contratti a termine).

Quando un lavoratore ha diritto al superiore inquadramento?
Un lavoratore ha diritto al superiore inquadramento quando le mansioni che svolge in modo continuativo e prevalente sono più complesse e richiedono maggiori competenze rispetto a quelle previste dal suo livello contrattuale formale, come definito dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) applicabile.

La successione di contratti con datori di lavoro diversi (appaltatore e poi committente) rende illegittimi i contratti a termine?
Secondo la sentenza analizzata, no. Se si tratta di due rapporti di lavoro giuridicamente distinti con datori di lavoro differenti, non si applicano i limiti di durata massima e le regole dello “stop & go” previste per i rinnovi con il medesimo datore di lavoro.

L’uso di un transpallet elettrico giustifica un inquadramento superiore al livello base?
Sì. Nel caso esaminato, il Tribunale ha ritenuto che l’utilizzo di mezzi meccanici ed elettrici di limitata complessità, come il transpallet, per la movimentazione delle merci rientrasse nelle mansioni del 5° livello e non in quelle del 6°J (livello base), giustificando così il riconoscimento del superiore inquadramento.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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