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Sovraindebitamento: ok al piano senza colpa grave

Una coppia in stato di sovraindebitamento, causato da problemi di salute del figlio e dalla precedente attività imprenditoriale, ha ottenuto l’omologa del piano di ristrutturazione dei debiti. Il Tribunale di Venezia ha ritenuto il piano ammissibile e fattibile, escludendo la colpa grave dei debitori. Il piano prevede il pagamento integrale dei crediti prededucibili e del 25,33% dei crediti chirografari in sette anni.

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Pubblicato il 6 novembre 2024 in Diritto Fallimentare, Giurisprudenza Civile

Sovraindebitamento: Il Tribunale Salva una Famiglia dalla Crisi

Una recente sentenza del Tribunale di Venezia accende i riflettori sulla procedura di sovraindebitamento, uno strumento giuridico fondamentale per chi si trova in una situazione di difficoltà economica incolpevole. Il caso in esame riguarda una coppia che, a causa di una serie di eventi sfortunati e imprevisti, ha accumulato debiti per oltre 100.000 euro, trovandosi impossibilitata a farvi fronte. Grazie all’omologa del piano di ristrutturazione, la famiglia ha ora una concreta possibilità di ripartire.

I Fatti: Una Crisi Familiare Incolpevole

I protagonisti della vicenda sono due coniugi, lui dipendente di un consorzio di autotrasporti con uno stipendio di 2.400 euro mensili, lei recentemente assunta come baby sitter. Il nucleo familiare comprende anche un figlio trentenne non autosufficiente. La situazione di sovraindebitamento trae origine da una precedente attività imprenditoriale di uno dei due coniugi, ma si è aggravata nel 2018 a causa di eventi imprevisti: gravi problemi di salute del figlio e le difficoltà economiche seguite al decesso del padre del ricorrente. Questi eventi hanno costretto la famiglia a contrarre nuovi debiti per far fronte alle più elementari esigenze quotidiane.

La Proposta di Ristrutturazione e il Piano di Sovraindebitamento

Di fronte a un debito complessivo di circa 108.000 euro, a cui si aggiungevano le spese di procedura, i ricorrenti hanno presentato un piano di ristrutturazione ai sensi dell’art. 67 del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCII). La proposta prevedeva di destinare ai creditori una somma totale di 31.850 euro, accumulata tramite un accantonamento mensile di 350 euro per la durata di sette anni.

Il piano era così strutturato:

* Pagamento del 100% dei crediti in prededuzione (le spese della procedura).
* Pagamento del 25,33% dei restanti crediti chirografari (i debiti non garantiti).

I pagamenti sarebbero iniziati dopo i primi 24 mesi, per poi essere ripartiti in scadenze successive fino a completare il piano in 84 mesi (7 anni).

Le Motivazioni della Decisione

Il Tribunale di Venezia ha accolto la proposta e omologato il piano, ritenendo sussistenti tutti i presupposti di legge. Il Giudice ha verificato che il piano fosse ammissibile, in quanto corredato dalla documentazione richiesta e dalla relazione dell’Organismo di Composizione della Crisi (OCC), e soprattutto fattibile. L’elemento cruciale della decisione risiede nella valutazione della condotta dei debitori. Il Tribunale ha escluso che la situazione di sovraindebitamento fosse stata determinata con colpa grave, malafede o frode. Al contrario, ha riconosciuto che i ricorrenti si sono trovati ad affrontare “eventi imprevisti e non prevedibili” che li hanno costretti a indebitarsi per necessità. Inoltre, è stato verificato che i debitori non avessero già beneficiato dell’esdebitazione nei cinque anni precedenti, né per più di due volte complessivamente.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Sentenza sul Sovraindebitamento

Questa sentenza conferma l’importanza della legge sul sovraindebitamento come strumento di civiltà giuridica, volto a offrire una seconda possibilità a chi è meritevole. La decisione sottolinea come il giudice debba valutare attentamente le cause della crisi, distinguendo tra chi ha agito con leggerezza e chi, come in questo caso, è stato travolto da eventi avversi e incolpevoli. L’omologa del piano consente alla famiglia di ristrutturare il proprio debito in modo sostenibile, liberandosi da un peso insostenibile e reintegrandosi pienamente nel tessuto economico e sociale. È un chiaro messaggio che il sistema giuridico non abbandona i cittadini onesti in difficoltà, ma fornisce loro gli strumenti per rialzarsi.

Quando può essere omologato un piano di ristrutturazione del debito per sovraindebitamento?
Secondo la sentenza, il piano può essere omologato quando sono presenti i presupposti di ammissibilità, la proposta è corredata dalla documentazione richiesta e il debitore non ha causato la situazione con colpa grave, malafede o frode. Inoltre, il piano deve essere ritenuto fattibile.

Cosa succede se il sovraindebitamento è causato da eventi imprevisti e non prevedibili?
Il tribunale ha ritenuto che i debitori si siano trovati in difficoltà senza colpa, a causa di eventi imprevisti come problemi di salute del figlio e vicissitudini familiari. Questa assenza di colpa è un elemento fondamentale per l’ammissibilità della procedura e l’omologa del piano.

Quali debiti vengono pagati e in che misura nel piano omologato?
Il piano approvato prevede il pagamento del 100% dei crediti in prededuzione (come le spese di procedura) e di una percentuale del 25,33% dei restanti crediti chirografari, da saldare nell’arco di sette anni.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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