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Sostituzione dirigente scolastico: la paga superiore

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 18682/2024, chiarisce le condizioni per il diritto alla retribuzione superiore in caso di sostituzione del dirigente scolastico. Viene stabilito che il compenso è dovuto solo se la sostituzione è piena e prevalente, ma è escluso per legge quando avviene per coprire le ferie del titolare. L’ordinanza distingue nettamente tra la collaborazione e la sostituzione effettiva, definendo i criteri per il riconoscimento dell’indennità di funzioni superiori.

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Pubblicato il 3 dicembre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile

Sostituzione Dirigente Scolastico: Quando Spetta la Retribuzione Superiore?

La sostituzione del dirigente scolastico da parte di un docente è una prassi comune nelle scuole, ma genera spesso dubbi sul diritto a una retribuzione superiore. Un docente che svolge temporaneamente le funzioni del preside ha diritto alla sua stessa paga? E cosa succede se la sostituzione avviene durante le ferie estive? La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 18682 del 9 luglio 2024, ha fornito chiarimenti fondamentali, tracciando una linea netta tra le diverse tipologie di sostituzione.

I Fatti del Caso

Il caso esaminato riguardava un docente che aveva agito come sostituto del dirigente scolastico in più occasioni. In particolare, il docente chiedeva il riconoscimento delle differenze retributive per aver svolto mansioni superiori sia durante un periodo di ferie estive del dirigente, sia in altri periodi in cui era stato nominato vicario del reggente. La Corte d’Appello aveva parzialmente accolto le sue richieste, ma il Ministero ha presentato ricorso in Cassazione, portando la questione all’attenzione della Suprema Corte.

Sostituzione Dirigente Scolastico e Diritto alla Paga Superiore

La regola generale, confermata dalla Cassazione, è che lo svolgimento di mansioni superiori dà diritto a un compenso aggiuntivo, in ossequio al principio di proporzionalità della retribuzione sancito dall’art. 36 della Costituzione. Tuttavia, nel pubblico impiego, e in particolare nel settore scolastico, questo diritto non si traduce in un automatismo.

La Corte ha specificato che, affinché un docente abbia diritto a un compenso per la sostituzione del dirigente scolastico, devono ricorrere precise condizioni previste dall’art. 52 del D.Lgs. 165/2001:

1. Sostituzione Piena: Non è sufficiente essere nominati “collaboratore” o “vicario”. È necessario che il docente assuma la piena responsabilità e la totalità delle funzioni del dirigente assente.
2. Criterio di Prevalenza: Le mansioni superiori devono essere “prevalenti” sotto il profilo qualitativo, quantitativo e temporale rispetto alle mansioni ordinarie di docente.

Quando queste condizioni sono soddisfatte, al docente spetta un’indennità di funzioni superiori, ma non l’intera retribuzione del dirigente. L’importo, secondo i contratti collettivi richiamati, è pari alla differenza tra i livelli retributivi iniziali del dirigente e del docente.

Il Caso Specifico della Sostituzione per Ferie: Nessun Compenso

Il punto più innovativo e rilevante della decisione riguarda la sostituzione durante le ferie del dirigente. La Cassazione ha stabilito in modo inequivocabile che, in questo caso, non spetta alcuna indennità.

La motivazione è di natura normativa: l’art. 52, comma 2, del D.Lgs. 165/2001 esclude espressamente che l’assenza per ferie possa configurare un presupposto per il riconoscimento di mansioni superiori retribuibili. Le ferie sono considerate un evento fisiologico e prevedibile nella vita lavorativa, la cui gestione rientra nell’ordinaria organizzazione interna dell’istituto. Pertanto, la sostituzione durante tale periodo è considerata una prestazione esigibile dal personale interno, senza che ciò dia diritto a un compenso aggiuntivo.

La Decisione della Corte di Cassazione: Le Motivazioni

La Suprema Corte ha accolto il ricorso principale del Ministero, cassando la sentenza d’appello e rinviando la causa per un nuovo esame. Le motivazioni della Corte si basano su una lettura coordinata della legge e della contrattazione collettiva. I giudici hanno sottolineato che la contrattazione collettiva ha legittimamente regolato le conseguenze economiche della sostituzione, bilanciando il diritto del lavoratore con le esigenze organizzative della Pubblica Amministrazione. Non è sufficiente la nomina a “vicario” per ottenere l’indennità; è necessario dimostrare in concreto lo svolgimento prevalente e pieno delle funzioni dirigenziali. La Corte ha inoltre rigettato l’idea che l’esclusione del compenso per la sostituzione durante le ferie violi l’art. 36 della Costituzione, ritenendo tale esclusione una scelta legittima del legislatore, giustificata dalla natura temporanea e fisiologica dell’assenza per ferie.

Conclusioni e Implicazioni Pratiche

L’ordinanza n. 18682/2024 fissa tre principi guida fondamentali per la gestione della sostituzione del dirigente scolastico:

1. Collaboratore del Dirigente: Il docente incaricato di specifici compiti di collaborazione, anche in un istituto in reggenza, viene remunerato esclusivamente con il compenso a carico del fondo d’istituto, non con l’indennità per mansioni superiori.
2. Sostituzione Piena e Prevalente: Solo il docente che sostituisce pienamente il dirigente assente (per motivi diversi dalle ferie) e le cui mansioni superiori risultano prevalenti ha diritto all’indennità, calcolata come differenza tra i livelli iniziali di inquadramento.
3. Sostituzione per Ferie: La sostituzione di un dirigente assente per ferie non costituisce, di regola, esercizio di mansioni superiori e, pertanto, non dà diritto ad alcuna differenza retributiva.

Questa decisione fornisce a dirigenti e docenti un quadro normativo chiaro, riducendo le incertezze e prevenendo futuri contenziosi sul tema.

Un docente che sostituisce il dirigente scolastico ha sempre diritto alla paga superiore?
No, il diritto alla paga superiore non è automatico. Spetta solo se la sostituzione è piena, ovvero se il docente assume la totalità delle funzioni del dirigente, e se tali mansioni sono “prevalenti” in termini qualitativi, quantitativi e temporali. Inoltre, la sostituzione non deve avvenire per coprire le ferie del dirigente.

Se un docente sostituisce il dirigente scolastico mentre quest’ultimo è in ferie, ha diritto a un compenso aggiuntivo?
No. La legge (art. 52, d.lgs. 165/2001) esclude esplicitamente che la sostituzione per assenza dovuta a ferie possa dare diritto al compenso per mansioni superiori, in quanto le ferie sono un evento fisiologico e prevedibile la cui gestione rientra nell’organizzazione ordinaria del lavoro.

Come viene calcolato il compenso per lo svolgimento di mansioni superiori nel caso di sostituzione del dirigente scolastico?
Il compenso non corrisponde all’intera retribuzione del dirigente. Si tratta di un’indennità calcolata in misura pari alla differenza tra il livello iniziale di inquadramento economico del dirigente e quello del docente che lo sostituisce, come previsto dalla contrattazione collettiva di settore.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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