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Servizio scuole paritarie: no alla ricostruzione carriera

Una docente chiedeva il riconoscimento del servizio pre-ruolo svolto in scuole paritarie ai fini della ricostruzione di carriera nel settore statale. La Corte di Cassazione ha respinto la richiesta, stabilendo che il servizio scuole paritarie non è equiparabile a quello prestato nelle scuole statali a causa della diversa natura giuridica del rapporto di lavoro e dell’assenza di una norma specifica che ne consenta il riconoscimento.

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Pubblicato il 6 novembre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile

Servizio scuole paritarie: non vale per la carriera statale

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 6514/2024, ha ribadito un principio fondamentale per il personale docente: il servizio scuole paritarie svolto prima dell’assunzione a tempo indeterminato non può essere riconosciuto ai fini della ricostruzione di carriera e della mobilità nella scuola statale. Questa decisione consolida un orientamento giurisprudenziale che distingue nettamente la natura del rapporto di lavoro nel settore pubblico e in quello privato, seppur riconosciuto.

I Fatti di Causa

Una docente, assunta a tempo indeterminato dal Ministero dell’Istruzione, aveva chiesto al Tribunale il pieno riconoscimento del servizio pre-ruolo svolto, non solo con contratti a tempo determinato nella scuola statale, ma anche presso istituti scolastici paritari. La richiesta mirava a ottenere una ricostruzione di carriera completa e un punteggio maggiore ai fini della mobilità.

Sia il Tribunale di primo grado che la Corte d’Appello avevano dato ragione alla docente, accogliendo la sua domanda e riconoscendo la validità del servizio prestato nelle scuole paritarie. Il Ministero dell’Istruzione, tuttavia, ha impugnato la decisione davanti alla Corte di Cassazione, contestando specificamente questo punto.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha accolto il ricorso del Ministero, ribaltando le sentenze dei gradi precedenti. La Cassazione ha cassato la sentenza d’appello e, decidendo direttamente nel merito, ha rigettato la domanda originaria della docente relativa al riconoscimento del servizio scuole paritarie.

Le motivazioni

La Corte ha fondato la sua decisione su un’analisi rigorosa della normativa vigente e della giurisprudenza consolidata. Il punto centrale del ragionamento è la non omogeneità tra lo status giuridico del personale delle scuole paritarie e quello del personale delle scuole statali. Mancando una norma di legge che equipari esplicitamente i due tipi di servizio ai fini della carriera, non è possibile estendere i benefici previsti per i docenti statali.

I giudici hanno chiarito che la Legge n. 62 del 2000, che ha istituito le scuole paritarie, aveva lo scopo di garantire agli studenti un trattamento equipollente a quello della scuola statale, sia per il valore del titolo di studio sia per la qualità dell’istruzione. Tuttavia, questa legge non ha mai inteso equiparare il rapporto di lavoro che intercorre tra un docente e una scuola paritaria a quello che si instaura con lo Stato.

Di conseguenza, il differente trattamento del servizio pre-ruolo è giustificato proprio da questa diversità strutturale. Il servizio svolto alle dipendenze di un istituto privato, sebbene paritario, non può essere automaticamente trasposto nel sistema di progressione economica e giuridica previsto per i dipendenti pubblici.

Le conclusioni

L’ordinanza conferma che, per la giurisprudenza di legittimità, il riconoscimento del servizio ai fini della carriera nella scuola pubblica è strettamente legato alla natura pubblica del datore di lavoro. Il servizio scuole paritarie, pur valido a certi fini, non rientra tra quelli riconoscibili per la progressione stipendiale e giuridica all’interno dell’organico statale. Questa decisione fornisce un’indicazione chiara per tutti i docenti che hanno maturato esperienze in entrambi i sistemi, delimitando con precisione i confini per la valutazione dei titoli di servizio.

Il servizio svolto nelle scuole paritarie è valido per la ricostruzione di carriera nella scuola statale?
No, la Corte di Cassazione ha stabilito che non è riconoscibile ai fini dell’inquadramento e del trattamento economico dei docenti della scuola statale.

Perché il servizio pre-ruolo nelle scuole paritarie non è equiparato a quello nelle scuole statali?
Perché lo status giuridico del personale delle scuole paritarie è diverso e non omogeneo rispetto a quello della scuola statale, e manca una norma di legge che consenta tale equiparazione ai fini della carriera.

La legge istitutiva delle scuole paritarie (L. 62/2000) ha equiparato il rapporto di lavoro dei docenti?
No, la legge ha garantito un trattamento equipollente per gli alunni (in termini di valore del titolo di studio e qualità dell’istruzione), ma non ha inteso equiparare il rapporto di lavoro dei docenti delle scuole paritarie a quello dei docenti statali.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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