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Sciopero occulto: Malattia di massa è sciopero?

Una massiccia e coordinata assenza per malattia dei vigili urbani durante la notte di Capodanno è stata qualificata come ‘sciopero occulto’. La Corte di Cassazione ha confermato la sanzione a carico delle organizzazioni sindacali, ritenute responsabili di aver promosso un’astensione illegittima in un servizio pubblico essenziale. La decisione si è basata su prove presuntive, come l’anomalo picco statistico di assenze, che ha svelato la natura fittizia delle giustificazioni e il reale intento di protesta.

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Pubblicato il 14 novembre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile

Sciopero Occulto: Quando l’Assenza di Massa per Malattia Diventa Illegale

Un’assenza di massa giustificata da certificati medici può essere considerata uno sciopero? La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 13181 del 2024, ha affrontato il delicato tema dello sciopero occulto, stabilendo che un’astensione collettiva dal lavoro, mascherata da malattia ma riconducibile a una protesta sindacale, è illegittima, specialmente se riguarda i servizi pubblici essenziali. La pronuncia conferma la responsabilità delle organizzazioni sindacali che promuovono o organizzano tali forme di protesta.

I Fatti: la Notte di Capodanno Senza Vigili

La vicenda trae origine da quanto accaduto nella città di Roma la notte tra il 31 dicembre 2014 e il 1° gennaio 2015. In quel frangente, si verificò un’assenza massiccia e anomala degli agenti della Polizia Locale, con un numero di permessi per malattia quintuplicato rispetto agli anni precedenti. Questo episodio si inseriva in un contesto di forti tensioni tra le organizzazioni sindacali e l’amministrazione comunale su questioni lavorative e organizzative.

La Commissione di Garanzia per lo Sciopero nei Servizi Pubblici Essenziali, ravvisando in questa astensione di massa una forma di sciopero non dichiarato e attuato in violazione delle norme di legge (in particolare la L. 146/1990), aveva sanzionato le sigle sindacali ritenute responsabili, disponendo la sospensione dei contributi associativi per un valore di 20.000 euro.

I sindacati avevano impugnato la decisione, ma la Corte d’Appello aveva dato ragione alla Commissione, ritenendo provato che, nonostante la revoca formale di alcune assemblee, lo stato di agitazione fosse stato mantenuto e avesse portato allo sciopero occulto.

La Decisione della Corte: lo Sciopero Occulto è Illegale

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso presentato dalle organizzazioni sindacali, confermando in via definitiva la loro responsabilità. I giudici hanno stabilito che l’astensione collettiva dal lavoro realizzata attraverso la presentazione di certificazioni mediche fittizie, al fine di perseguire una rivendicazione collettiva, costituisce a tutti gli effetti uno sciopero. Essendo stato attuato nel settore dei servizi pubblici essenziali (come la sicurezza urbana) senza il rispetto delle procedure obbligatorie (preavviso, comunicazione delle modalità, etc.), tale sciopero è stato dichiarato illegittimo.

Le Motivazioni: la Prova dello Sciopero Occulto

La Corte ha basato la sua decisione su un solido ragionamento presuntivo, un processo logico che permette di risalire da fatti noti a un fatto ignoto. Gli elementi chiave (indizi) che hanno permesso di smascherare lo sciopero occulto sono stati:

1. L’anomalia statistica: L’incremento esponenziale delle assenze per malattia (oltre il quintuplo) e dei permessi in un lasso di tempo così concentrato e strategico è stato ritenuto un dato statisticamente inverosimile e non giustificabile da reali emergenze sanitarie o picchi epidemici.
2. La convergenza temporale: Le assenze si sono concentrate proprio nel periodo indicato dalle precedenti iniziative sindacali, dimostrando un coordinamento e un intento comune.
3. Il contesto di conflittualità: La massiccia astensione si inseriva in un preesistente e acceso conflitto sindacale, fornendo un movente chiaro per l’azione di protesta.
4. L’irrilevanza della giustificazione formale: Per i giudici, il fatto che i singoli lavoratori avessero presentato certificati medici formalmente validi non è sufficiente a escludere la natura di sciopero. Quando l’assenza, pur coperta da una giustificazione individuale, è parte di un’azione collettiva e coordinata con finalità di protesta, la sua natura cambia: da assenza legittima diventa strumento di lotta sindacale illegittima se non rispetta le regole.

Le Conclusioni: Responsabilità Sindacale e Tutela dei Servizi Essenziali

Questa sentenza ribadisce un principio fondamentale: il diritto di sciopero, costituzionalmente garantito, deve essere esercitato nel rispetto delle regole, soprattutto quando può ledere i diritti primari dei cittadini garantiti dai servizi pubblici essenziali.

Le conclusioni pratiche sono significative:

* Le organizzazioni sindacali non possono nascondersi dietro giustificazioni formali per promuovere scioperi non dichiarati. La loro responsabilità sussiste quando, con i loro comportamenti (anche ambigui o omissivi), incitano o favoriscono un’astensione collettiva illegittima.
* La prova presuntiva è uno strumento efficace per accertare l’esistenza di uno sciopero occulto, valorizzando dati oggettivi come le statistiche sulle assenze e il contesto delle relazioni industriali.
* Viene rafforzata la tutela dei cittadini, che hanno diritto alla continuità dei servizi essenziali. La decisione sanziona le condotte che, eludendo le norme, creano disservizi e mettono a rischio la sicurezza e il benessere della collettività.

Un’assenza collettiva per malattia può essere considerata uno sciopero?
Sì. La Corte di Cassazione ha stabilito che un’astensione dal lavoro che si realizza mediante la presentazione di certificazioni mediche, se risulta fittizia e finalizzata a una rivendicazione collettiva, costituisce uno sciopero a tutti gli effetti, definito ‘occulto’.

Come si prova l’esistenza di uno ‘sciopero occulto’?
Si prova attraverso il ragionamento presuntivo, basato su indizi gravi, precisi e concordanti. Nel caso esaminato, gli elementi decisivi sono stati l’abnorme e ingiustificato incremento statistico delle assenze per malattia, la loro concentrazione in un momento di particolare necessità per il servizio pubblico e il contesto di preesistente conflittualità sindacale.

Il sindacato è responsabile anche se i lavoratori presentano un certificato medico?
Sì. La responsabilità del sindacato non è esclusa dalla presentazione di certificati medici. Se viene provato che l’organizzazione sindacale ha organizzato o promosso l’astensione collettiva mascherata, è ritenuta responsabile della violazione delle norme sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, in quanto conta il nesso causale tra l’iniziativa sindacale e il comportamento dei lavoratori.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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