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Riunione ricorsi: la decisione della Cassazione

Un’ordinanza della Corte di Cassazione dispone la riunione ricorsi proposti da più parti per la revocazione di un precedente provvedimento. La Corte ha applicato l’art. 335 c.p.c. a causa dell’identità dell’ordinanza impugnata, unificando i procedimenti in uno solo per garantire coerenza decisionale. La decisione originaria aveva dichiarato inammissibili i ricorsi per un vizio formale.

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Pubblicato il 22 settembre 2025 in Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Riunione Ricorsi: L’Economia Processuale secondo la Cassazione

La gestione efficiente dei processi giudiziari è fondamentale per garantire una giustizia rapida e coerente. Un principio cardine in questo ambito è la riunione ricorsi, uno strumento procedurale che la Corte di Cassazione ha recentemente applicato in un’ordinanza per unificare diverse impugnazioni contro lo stesso provvedimento. Analizziamo questa decisione per comprenderne la logica e le implicazioni pratiche.

Il Contesto del Caso: Un’Impugnazione Dichiarata Improcedibile

La vicenda trae origine da una precedente ordinanza della Corte di Cassazione (la n. 20696/2023), con la quale era stata dichiarata l’improcedibilità di diversi ricorsi, sia in via principale che incidentale. I ricorsi erano stati presentati da un’azienda ospedaliera e da altre società contro una sentenza della Corte d’Appello di Roma.

Il motivo di tale declaratoria era puramente procedurale: tutte le parti ricorrenti avevano omesso di depositare una copia della sentenza impugnata munita della relazione di notificazione. Questo adempimento è un requisito essenziale previsto dall’articolo 369 del codice di procedura civile, la cui violazione comporta, appunto, l’improcedibilità del ricorso.

La Reazione delle Parti: La Richiesta di Revocazione

A seguito di questa decisione, sia la società ricorrente principale che l’azienda ospedaliera hanno proposto distinti ricorsi per la revocazione dell’ordinanza, sostenendo la presenza di un errore di fatto. L’azienda ospedaliera, in particolare, ha depositato il proprio ricorso per due volte in date ravvicinate, dando origine a due iscrizioni a ruolo separate per lo stesso atto.

La Necessità di una Riunione Ricorsi per Coerenza Decisionale

La Corte di Cassazione, chiamata a pronunciarsi sui ricorsi per revocazione, si è trovata di fronte a una situazione in cui più impugnazioni erano state proposte contro il medesimo provvedimento. In questi casi, il codice di procedura civile prevede uno strumento specifico per evitare la frammentazione dei giudizi e il rischio di decisioni contrastanti.

Le Motivazioni della Decisione

Il Collegio ha disposto d’ufficio la riunione ricorsi ai sensi dell’articolo 335 del codice di procedura civile. Questa norma stabilisce che tutte le impugnazioni proposte separatamente contro la stessa sentenza (o, come in questo caso, ordinanza) devono essere riunite in un unico processo. La ratio della norma è duplice:

1. Economia Processuale: Evitare la duplicazione di attività processuali identiche, concentrando l’istruttoria e la decisione in un unico contesto.
2. Prevenzione di Giudicati Contrastanti: Assicurare che la questione venga decisa in modo uniforme per tutte le parti, scongiurando il rischio che giudici diversi possano arrivare a conclusioni divergenti sullo stesso provvedimento impugnato.

La Corte ha quindi ordinato che il ricorso presentato dall’azienda ospedaliera fosse riunito a quello, depositato in precedenza, dalla società ricorrente principale, in quanto entrambi miravano a ottenere la revocazione della stessa ordinanza.

Conclusioni: L’Importanza della Corretta Gestione Processuale

Questa ordinanza, pur avendo natura prettamente procedurale, offre un’importante lezione sull’organizzazione del contenzioso. Dimostra come il principio di economia processuale guidi le decisioni della Corte anche nelle fasi preliminari del giudizio. La riunione ricorsi non è una mera formalità, ma uno strumento essenziale per garantire l’efficienza e la coerenza del sistema giudiziario. Per gli operatori del diritto, sottolinea l’importanza di coordinare le strategie processuali e di essere consapevoli delle dinamiche che governano le impugnazioni multiple, al fine di navigare correttamente le complessità del processo di Cassazione.

Perché la Corte di Cassazione ha deciso di unire i diversi ricorsi in un unico processo?
La Corte ha disposto la riunione dei ricorsi perché tutti impugnavano la medesima ordinanza. L’art. 335 del codice di procedura civile impone la riunione in questi casi per garantire l’economia processuale e prevenire la possibilità di decisioni contrastanti.

Qual era il motivo per cui l’ordinanza originale era stata impugnata tramite revocazione?
L’ordinanza originale aveva dichiarato l’improcedibilità di alcuni ricorsi per cassazione perché le parti non avevano depositato, come richiesto dall’art. 369 del codice di rito, una copia della sentenza d’appello completa della relazione di notificazione. Le parti hanno quindi chiesto la revocazione di tale decisione.

Cosa succede dopo la riunione dei ricorsi?
Dopo la riunione, i diversi ricorsi verranno trattati e decisi congiuntamente in un unico processo. Il procedimento unificato proseguirà sulla base del ricorso che era stato iscritto per primo.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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