Riunione ricorsi identici: la decisione della Cassazione per l’efficienza processuale
L’ordinanza in esame offre un chiaro esempio di applicazione del principio di economia processuale attraverso l’istituto della riunione ricorsi. Quando più cause identiche pendono davanti allo stesso giudice, la legge prevede strumenti per evitare sprechi di attività e, soprattutto, il rischio di decisioni contrastanti. La Corte di Cassazione, con questo provvedimento, ribadisce l’importanza di una gestione efficiente del contenzioso, unificando due procedimenti del tutto sovrapponibili.
I Fatti del Caso: Due Ricorsi Speculari
La vicenda processuale nasce da un’impugnazione promossa da due cittadini avverso una sentenza del Tribunale di Isernia. La peculiarità del caso risiede nel fatto che i medesimi soggetti hanno presentato due ricorsi per cassazione distinti ma di tenore identico, contro la stessa sentenza e nei confronti delle stesse controparti (un’agenzia di riscossione, un condominio, un privato e una società immobiliare). Entrambi i ricorsi sono stati iscritti a ruolo separatamente, creando due procedimenti paralleli ma identici.
La Decisione della Corte di Cassazione e la Riunione Ricorsi
La Corte, rilevata la pendenza di due impugnazioni identiche, ha disposto la loro riunione. Ciò significa che il secondo ricorso, in ordine cronologico di iscrizione, viene formalmente unito al primo. Da questo momento in poi, i due procedimenti verranno trattati come un’unica causa. Questa scelta non è meramente formale, ma risponde a due esigenze fondamentali del sistema giudiziario.
Il Principio di Economia Processuale
Trattare separatamente due cause identiche comporterebbe un’inutile duplicazione di attività processuali: due udienze, due relazioni, due decisioni, con un conseguente dispendio di tempo e risorse sia per la Corte che per le parti. La riunione permette di concentrare l’esame della questione in un unico contesto, ottimizzando l’intero iter giudiziario.
Prevenire il Contrasto di Giudicati
L’aspetto più critico che la riunione ricorsi mira a scongiurare è il rischio di un contrasto di giudicati. Se le due cause procedessero separatamente, si potrebbe teoricamente arrivare a due decisioni diverse sulla medesima questione, creando una situazione di grave incertezza giuridica. Unificando i procedimenti, si garantisce che la vicenda riceva una sola e coerente valutazione finale.
Le Motivazioni dell’Ordinanza
La motivazione della Corte è lineare e si fonda proprio sui principi appena esposti. I giudici hanno ritenuto che, al fine di evitare il contrasto di giudicati e il dispendio di attività processuale, il ricorso più recente dovesse essere riunito a quello iscritto per primo. Questa scelta era stata peraltro già anticipata in una precedente ordinanza interlocutoria, a dimostrazione di un’attenta gestione procedurale del caso. La Corte ha quindi disposto la riunione e si è riservata di depositare la decisione sul merito unificato dei ricorsi entro i successivi sessanta giorni.
Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche
La decisione, pur essendo di natura prettamente procedurale, ha importanti implicazioni pratiche. Insegna che la strategia processuale deve essere coordinata per evitare duplicazioni che possono essere censurate dal giudice. Per il sistema giudiziario, conferma l’attenzione delle corti superiori verso l’efficienza e la coerenza delle decisioni. La riunione ricorsi si conferma uno strumento essenziale per la corretta amministrazione della giustizia, assicurando che casi identici ricevano una trattazione unitaria e una soluzione univoca, a garanzia della certezza del diritto.
Perché la Corte ha deciso di unire i due ricorsi?
La Corte ha disposto la riunione per evitare un contrasto di giudicati e per ragioni di economia processuale, dato che i due ricorsi erano identici, proposti dalle stesse parti e contro la medesima sentenza.
Cosa si intende per “contrasto di giudicati”?
Si intende il rischio che vengano emesse due decisioni definitive e tra loro incompatibili sulla stessa identica questione, creando una grave incertezza giuridica. La riunione dei procedimenti previene questa possibilità.
Qual è il prossimo passo nel procedimento dopo la riunione dei ricorsi?
A seguito della riunione, i due ricorsi procederanno come un unico caso. Il Collegio si è riservato di depositare la decisione finale entro sessanta giorni dalla data della camera di consiglio.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Civile Sez. 3 Num. 16393 Anno 2024
Civile Ord. Sez. 3 Num. 16393 Anno 2024
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME
Data pubblicazione: 12/06/2024
ORDINANZA
sul ricorso iscritto al n. 4593/2022 R.G. proposto da:
NOME, COGNOME NOME, domiciliato per legge in ROMA, alla piazza INDIRIZZO presso la CANCELLERIA della CORTE di CASSAZIONE, rappresentato e difeso dall’avvocato NOME COGNOME (CODICE_FISCALE), con domicilio digitale come in atti
– ricorrenti –
contro
RAGIONE_SOCIALE, CONDOMINIO LA MAGNOLIA, COGNOME NOME, RAGIONE_SOCIALE
– intimati – avverso la SENTENZA del TRIBUNALE di ISERNIA n. 452/2021 depositata il 23/11/2021.
Udita la relazione svolta, nella camera di consiglio del 27/03/2024, dal Consigliere relatore NOME COGNOME;
considerato che:
NOME COGNOME e NOME COGNOME hanno proposto ricorso di identico tenore, iscritto al R.g. n. 4501 dell’anno 2022 nei confronti delle stesse parti di questo processo e avente ad oggetto l’impugnazione per cassazione della stessa sentenza del Tribunale di Isernia n. 452/2021 depositata il 23/11/2021, la cui trattazione è stata fissata in data 27/03/2024 dinanzi a questo Collegio;
ritenuto, pertanto, che al fine di evitare contrasto di giudicati e il dispendio di attività processuale, il presente ricorso debba esser riunito a quello che lo precede in ordine cronologico di iscrizione, così come già prospettato con l’ordinanza interlocutoria n. 30598 del 3/11/2023 di questa Corte;
il Collegio si è riservato il deposito nei successivi sessanta giorni;
p. q. m.
la Corte dispone la riunione del presente ricorso a quello recante n. RNUMERO_DOCUMENTO dell’anno 2022.
Così deciso in Roma nella camera di consiglio della Corte di