Rinvio a Nuovo Ruolo: Quando la Cassazione Ferma il Processo per Questioni Interne
Nel percorso di un procedimento giudiziario, non tutte le decisioni affrontano il merito della controversia. A volte, la Corte deve fare un passo indietro per garantire il corretto svolgimento del processo. È ciò che è accaduto in una recente ordinanza della Corte di Cassazione, che ha disposto il rinvio a nuovo ruolo di una causa. Questa decisione, puramente procedurale, evidenzia l’importanza fondamentale della corretta composizione dell’organo giudicante. Analizziamo insieme questo interessante caso.
I Fatti del Processo: Un Contenzioso Giunto in Cassazione
La vicenda vedeva contrapposti un avvocato, che si difendeva in proprio, e un condominio. Dopo la decisione della Corte d’Appello, il legale aveva presentato ricorso in Cassazione per ottenere la riforma della sentenza a lui sfavorevole. Il caso era quindi giunto all’ultimo grado di giudizio, pronto per la discussione e la decisione finale da parte del Supremo Collegio.
Tuttavia, prima di poter esaminare le ragioni delle parti, è emerso un elemento procedurale interno che ha richiesto un intervento immediato della Corte.
La Decisione della Corte: Un Rinvio Tecnico
La Corte di Cassazione non ha emesso una sentenza che desse ragione a una o all’altra parte. Ha invece emesso un’ordinanza con cui ha disposto il “rinvio a nuovo ruolo”. In termini semplici, il processo è stato messo in pausa e calendarizzato per una nuova udienza futura. Questo tipo di provvedimento non entra nel vivo della disputa, ma si limita a gestire l’iter del procedimento.
Le Motivazioni del Rinvio a Nuovo Ruolo
La ragione di questa pausa processuale risiede in una “segnalazione” effettuata dal Presidente del Collegio giudicante. Sulla base di questa comunicazione interna, la Corte ha ritenuto necessario posticipare la trattazione per consentire un’eventuale “modifica della composizione del Collegio”.
Sebbene l’ordinanza non entri nei dettagli della segnalazione, questo passaggio è cruciale. Indica che potrebbe esserci una questione legata a uno o più giudici che compongono il pannello giudicante (ad esempio, un potenziale conflitto di interessi, un’incompatibilità o altre ragioni procedurali) che deve essere risolta prima di poter procedere. L’insolito riferimento all’art. 331 del codice di procedura penale, relativo all’obbligo di denuncia di reato, suggerisce che la segnalazione avesse un carattere di particolare rilevanza procedurale.
Conclusioni: La Garanzia del Giusto Processo
Questa ordinanza, pur non decidendo la controversia, offre un’importante lezione sul funzionamento della giustizia. Sottolinea come la corretta composizione del giudice sia un pilastro fondamentale del giusto processo. La Corte di Cassazione, disponendo il rinvio a nuovo ruolo, dimostra di dare priorità assoluta al rispetto delle regole procedurali, anche a costo di allungare i tempi del giudizio. La trasparenza e la correttezza nella formazione dell’organo giudicante sono garanzie irrinunciabili per le parti e per la credibilità stessa del sistema giudiziario. La causa verrà quindi riprogrammata solo dopo aver risolto la questione interna, assicurando che la decisione finale sia presa da un collegio nella sua corretta e legittima composizione.
Cosa significa esattamente ‘rinvio a nuovo ruolo’ in questo caso?
Significa che la Corte di Cassazione ha deciso di posticipare la trattazione della causa a una data futura. Questa decisione non è legata al merito della controversia, ma serve a risolvere una questione procedurale interna prima di procedere con il giudizio.
Per quale motivo la Corte ha rinviato la causa?
La causa è stata rinviata a seguito di una segnalazione del Presidente del Collegio giudicante, che ha evidenziato la necessità di una potenziale modifica nella composizione dei giudici assegnati al caso. Si tratta di una misura per garantire la piena regolarità del procedimento.
La Corte ha stabilito chi ha ragione tra l’avvocato e il condominio?
No, l’ordinanza è di natura puramente procedurale. La Corte non ha esaminato né deciso le questioni di merito del ricorso. La decisione finale sulla controversia verrà presa solo in una successiva udienza, dopo che sarà stata definita la corretta composizione del collegio.
Testo del provvedimento
Ordinanza interlocutoria di Cassazione Civile Sez. 2 Num. 7195 Anno 2025
Civile Ord. Sez. 2 Num. 7195 Anno 2025
Presidente: NOME COGNOME
Relatore: NOME
Data pubblicazione: 18/03/2025
ORDINANZA
sul ricorso 18550 – 2020 proposto da:
avv. COGNOME NOME COGNOME, elettivamente domiciliato in Roma, INDIRIZZO presso lo studio dell’avv. NOME COGNOME rappresentato e difeso da sé stesso ex art. 86 cod. proc. civ.;
– ricorrente –
contro
CONDOMINIO RAGIONE_SOCIALE, in persona dell’amministratore pro tempore, elettivamente domiciliato in Roma, INDIRIZZO presso lo studio dell’avv. NOME COGNOME rappresentato e difes o dall’avv. NOME COGNOME giusta procura allegata al controricorso, con indicazione de ll’ indirizzo pec;
– controricorrente –
avverso la sentenza n. 50/2020 della CORTE D’APPELLO di BOLOGNA, pubblicata il 7/1/2020;
udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio del l’11 /3/2025 dal consigliere NOME COGNOME
letti gli atti del procedimento;
lette le memorie delle parti;
preso atto della segnalazione del Presidente del Collegio fatta in data 20.12.2024 ai sensi dell’art. 331 cpp ;
P.Q.M.
dispone il rinvio a nuovo ruolo per eventuale modifica della composizione del Collegio.
Così deciso in Roma, nella camera di consiglio della seconda