Rinvio a Nuovo Ruolo: Quando la Forma Diventa Garanzia Sostanziale
Nel processo civile, le regole procedurali non sono meri formalismi, ma strumenti essenziali a tutela dei diritti delle parti. Un esempio lampante emerge da una recente ordinanza interlocutoria della Corte di Cassazione, che ha disposto il rinvio a nuovo ruolo di una causa per garantire il pieno rispetto del diritto di difesa. Questa decisione, pur non entrando nel merito della controversia, riafferma un principio cardine del nostro ordinamento: un processo giusto si fonda, prima di tutto, sul rispetto delle sue regole.
I Fatti di Causa
La vicenda trae origine da un ricorso presentato in Cassazione da una società a responsabilità limitata contro una sentenza emessa da un Tribunale di primo grado. Le controparti nel giudizio includevano una società di gestione del risparmio, un importante istituto di credito e altre persone fisiche. Il caso era stato fissato per la discussione in camera di consiglio.
Tuttavia, prima che si potesse procedere alla trattazione, è emerso un vizio procedurale cruciale che ha fermato l’intero iter.
La Decisione della Corte di Cassazione e il Rinvio a Nuovo Ruolo
Il Collegio della Terza Sezione Civile, esaminati gli atti, ha rilevato che la comunicazione dell’avviso di fissazione dell’udienza era stata effettuata in una data troppo ravvicinata rispetto all’udienza stessa. Questo non consentiva di rispettare per intero il termine a difesa stabilito dall’articolo 380-bis.1 del codice di procedura civile.
Di fronte a questa irregolarità, la Corte non ha avuto altra scelta che emettere un’ordinanza interlocutoria. Con tale provvedimento, ha disposto il rinvio a nuovo ruolo della causa. In pratica, il processo è stato sospeso e dovrà essere riprogrammato in una data futura, garantendo questa volta una notifica tempestiva a tutte le parti coinvolte.
Le Motivazioni
La motivazione alla base della decisione è cristallina e si fonda sulla necessità di tutelare il principio del contraddittorio. L’articolo 380-bis.1 c.p.c. stabilisce un termine preciso tra la comunicazione dell’udienza e la data della stessa proprio per permettere alle parti e ai loro difensori di preparare adeguatamente le proprie difese, depositando memorie e conclusioni scritte.
Nel caso di specie, la Corte ha osservato che questo termine non era stato rispettato nella sua interezza. Tale violazione, anche se minima, è sufficiente a ledere le facoltà difensive, poiché comprime il tempo a disposizione per articolare le proprie ragioni. Il Collegio ha inoltre sottolineato che, di fatto, non tutte le parti avevano depositato i propri scritti difensivi, a riprova del potenziale pregiudizio causato dalla notifica tardiva.
La decisione di rinviare la trattazione è stata quindi una scelta obbligata per sanare il vizio procedurale e ripristinare le piene garanzie di difesa per tutti i soggetti coinvolti nel giudizio.
Le Conclusioni
Questa ordinanza, pur essendo di natura puramente procedurale, offre un’importante lezione sull’inviolabilità del diritto di difesa. Dimostra come la Corte di Cassazione ponga la massima attenzione al rispetto delle regole processuali, considerandole non un ostacolo burocratico, ma il fondamento stesso di un giudizio equo. Il rinvio a nuovo ruolo non è una perdita di tempo, ma un investimento nella correttezza del processo e nella legittimità della decisione finale. Per avvocati e cittadini, è un promemoria che la forma, nel diritto, è spesso la più alta garanzia della sostanza.
Per quale motivo la Corte di Cassazione ha rinviato la causa?
La Corte ha rinviato la causa perché la comunicazione con la data dell’udienza è stata inviata alle parti troppo tardi, non rispettando il termine completo previsto dall’art. 380-bis.1 del codice di procedura civile per garantire un’adeguata preparazione difensiva.
Quale diritto fondamentale è stato tutelato con questa decisione?
La decisione ha tutelato il diritto di difesa e il principio del contraddittorio, assicurando che tutte le parti coinvolte nel processo abbiano il tempo necessario per esaminare gli atti e presentare le proprie memorie e conclusioni scritte.
Cosa significa concretamente ‘rinvio a nuovo ruolo’?
Significa che la trattazione del ricorso è stata tolta dal calendario delle udienze previste e sarà riprogrammata in una data futura. Il processo riprenderà da capo con una nuova fissazione di udienza, che dovrà essere comunicata correttamente e tempestivamente a tutte le parti.
Testo del provvedimento
Ordinanza interlocutoria di Cassazione Civile Sez. 3 Num. 33989 Anno 2024
Civile Ord. Sez. 3 Num. 33989 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME COGNOME
Relatore: COGNOME
Data pubblicazione: 23/12/2024
ORDINANZA INTERLOCUTORIA
sul ricorso iscritto al n. 8855/2023 R.G. proposto da
RAGIONE_SOCIALE in persona del legale rappresentante pro tempore , rappresentato e difeso dall’Avv. NOME COGNOME
-ricorrente –
contro
RAGIONE_SOCIALE in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dal l’Avv. NOME COGNOME e dall’Avv. NOME COGNOME
-controricorrente –
nonché contro
RAGIONE_SOCIALE in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avv. NOME COGNOME
-controricorrente – nonché contro
RINVIO A NUOVO RUOLO
COGNOME E COGNOME rappresentati e difesi dall’Avv. NOME COGNOME
-controricorrenti –
nonché contro
NOME
-intimato – avverso la sentenza n. 1231/2022 del TRIBUNALE DI AGRIGENTO, depositata il giorno 9 ottobre 2022;
udita la relazione svolta nella camera di consiglio del 19 dicembre 2024 dal Consigliere NOME COGNOME
Considerato che
la comunicazione dell’avviso di fissazione dell’odierna adunanza camerale è stata eseguita in data 24/10/2024 e, dunque, non risulta osservato nella sua interezza il termine fissato dall’art. 380 -bis.1 cod. proc. civ., volto a garantire la piena esplicazione delle facoltà difensive nel procedimento in camera di consiglio;
non tutte le parti hanno depositato memorie difensive e/o conclusioni scritte;
i l Collegio si è riservato il deposito dell’ordinanza nel termine di cui al secondo comma dell’art. 380 -bis. 1 cod. proc. civ.;
p. q. m.
rinvia la trattazione del ricorso a nuovo ruolo.
Così deciso in Roma, nella Camera di Consiglio della Terza Sezione