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Rinuncia al ricorso per cassazione: estinzione

Una società agricola presenta ricorso in Cassazione contro una sentenza della Corte d’Appello. La controparte, un ente regionale, risponde con un controricorso. Successivamente, la società ricorrente effettua una rinuncia al ricorso per cassazione, accettata dall’ente. La Corte di Cassazione, di conseguenza, dichiara l’estinzione del giudizio e l’assorbimento del ricorso incidentale, specificando che in caso di rinuncia non si applica il raddoppio del contributo unificato.

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Pubblicato il 4 ottobre 2025 in Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Rinuncia al Ricorso per Cassazione: Guida Completa all’Estinzione del Giudizio

La rinuncia al ricorso per cassazione è un atto processuale che pone fine a una controversia legale prima che la Suprema Corte si pronunci sul merito. Un’ordinanza recente chiarisce le conseguenze di tale decisione, in particolare per quanto riguarda l’estinzione del giudizio, il destino del ricorso incidentale e l’obbligo di versare il doppio del contributo unificato. Analizziamo insieme i dettagli di questo caso per comprendere le implicazioni pratiche per le parti coinvolte.

I Fatti del Caso: Dall’Appello alla Rinuncia

La vicenda ha origine dal ricorso presentato da una società agricola dinanzi alla Corte di Cassazione avverso una sentenza della Corte d’Appello. A tale iniziativa si opponeva un ente regionale, il quale non solo si difendeva, ma proponeva a sua volta un ricorso incidentale per contestare specifici punti della decisione di secondo grado.

Tuttavia, prima che la Corte potesse esaminare i motivi dei ricorsi, la società ricorrente decideva di fare un passo indietro, notificando un atto di rinuncia al proprio ricorso. L’ente regionale aderiva a tale rinuncia, accettando di fatto la chiusura anticipata del contenzioso.

La Decisione della Corte: Conseguenze della Rinuncia al Ricorso per Cassazione

Preso atto della rinuncia e della successiva adesione, la Corte di Cassazione ha applicato l’articolo 391 del codice di procedura civile. Questa norma prevede che, in caso di rinuncia, il processo si estingua.

La Corte ha quindi pronunciato l’estinzione dell’intero giudizio. Di conseguenza, il ricorso incidentale presentato dall’ente regionale è stato dichiarato “assorbito”. Ciò significa che, venuto meno il ricorso principale, anche quello incidentale (che ad esso era collegato) ha perso la sua ragion d’essere e non è stato esaminato.

Le Motivazioni: Perché il Giudizio si Estingue?

La motivazione della Corte è puramente processuale e si fonda sulla volontà concorde delle parti di non proseguire la lite. La rinuncia del ricorrente principale, seguita dall’accettazione della controparte, elimina l’oggetto stesso del contendere dinanzi alla Suprema Corte. Non essendoci più una richiesta di giudizio da esaminare, il processo non può che concludersi con una declaratoria di estinzione.

Un punto cruciale affrontato dalla Corte riguarda le conseguenze economiche, specificamente il cosiddetto “raddoppio del contributo unificato”. La legge prevede che la parte il cui ricorso viene respinto, dichiarato inammissibile o improcedibile debba versare un ulteriore importo pari a quello del contributo unificato iniziale. La Corte ha chiarito che questa sanzione non si applica nei casi di estinzione del giudizio per rinuncia. La ratio della norma sanzionatoria è infatti quella di scoraggiare le impugnazioni infondate, non di penalizzare chi decide di porre fine a una controversia.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche e Contributo Unificato

La decisione offre due importanti indicazioni pratiche:

1. Chiusura Efficiente del Contenzioso: La rinuncia al ricorso è uno strumento efficace per chiudere definitivamente una causa in Cassazione, specialmente se le parti raggiungono un accordo o se il ricorrente valuta che le probabilità di successo siano scarse. L’accettazione della controparte consolida questa chiusura.

2. Vantaggio Economico: La principale implicazione pratica è di natura economica. Scegliere di rinunciare al ricorso, piuttosto che attendere una pronuncia potenzialmente negativa, permette al ricorrente di evitare il raddoppio del contributo unificato. Questa è una considerazione strategica fondamentale, in quanto il costo aggiuntivo può essere significativo.

Cosa succede se si rinuncia a un ricorso per cassazione e la controparte accetta?
La Corte di Cassazione dichiara l’estinzione del giudizio, ponendo fine al processo senza una decisione nel merito.

Se il ricorrente principale rinuncia, che fine fa il ricorso incidentale della controparte?
Il ricorso incidentale, se condizionato a quello principale, viene dichiarato assorbito e non viene esaminato dalla Corte.

In caso di rinuncia al ricorso per cassazione, si deve pagare il doppio del contributo unificato?
No. L’ordinanza chiarisce che la norma sul raddoppio del contributo unificato non si applica nell’ipotesi di estinzione del giudizio per rinuncia.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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