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Rinuncia al ricorso: estinzione del processo

La Corte di Cassazione ha dichiarato l’estinzione di un procedimento a seguito della rinuncia al ricorso principale da parte di una società di gestione idrica e della rinuncia al ricorso incidentale da parte di un ente per lo sviluppo agricolo. Le rinunce, essendo state reciprocamente accettate dalle controparti, hanno soddisfatto i requisiti di legge, portando alla chiusura del caso con compensazione delle spese legali.

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Pubblicato il 5 ottobre 2025 in Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Rinuncia al Ricorso: Come e Perché si Arriva all’Estinzione del Processo in Cassazione

Nel complesso mondo della giustizia, non tutte le cause arrivano a una sentenza che decide chi ha torto e chi ha ragione. A volte, il percorso processuale si interrompe prima. Un esempio chiaro è quando le parti decidono di porre fine alla lite attraverso la rinuncia al ricorso. Un’ordinanza recente della Corte di Cassazione illustra perfettamente questo meccanismo, dimostrando come la volontà delle parti possa determinare la conclusione anticipata di un procedimento.

I fatti del caso

La vicenda vedeva contrapposte diverse entità. Una società di gestione idrica aveva presentato ricorso in Cassazione contro una sentenza della Corte d’Appello. A resistere a tale ricorso vi era un Ente Regionale del Sud. Nel medesimo procedimento, un Ente per lo sviluppo agricolo, inizialmente controricorrente, aveva a sua volta presentato un ricorso incidentale contro la stessa sentenza. La controversia coinvolgeva anche altri enti pubblici.

Tuttavia, prima che la Corte potesse esaminare il merito delle questioni, è intervenuto un fatto nuovo e decisivo: sia la società che aveva proposto il ricorso principale, sia l’ente che aveva presentato quello incidentale, hanno depositato un atto di rinuncia.

La decisione della Corte di Cassazione basata sulla rinuncia al ricorso

Di fronte a questa situazione, la Suprema Corte non ha dovuto fare altro che prendere atto della volontà delle parti. La legge, in particolare gli articoli 390 e 391 del Codice di procedura civile, disciplina chiaramente gli effetti della rinuncia.

La Corte ha verificato che le rinunce erano state formalmente depositate e, aspetto cruciale, che erano state reciprocamente accettate dalle controparti. Questa accettazione reciproca è fondamentale perché segnala un accordo tra le parti per chiudere definitivamente la controversia. Avendo accertato la presenza di tutti i requisiti richiesti dalla normativa, la Corte ha dichiarato l’estinzione del processo.

Le motivazioni

Le motivazioni alla base della decisione sono squisitamente procedurali. La Corte ha ritenuto che, una volta presentate le rinunce e le relative accettazioni, il processo non potesse più proseguire. L’ordinamento giuridico favorisce la risoluzione consensuale delle liti e la rinuncia è uno degli strumenti principali per raggiungere tale obiettivo. La reciproca accettazione ha inoltre giustificato la decisione sulle spese legali: la Corte ha disposto la compensazione, stabilendo che ogni parte dovesse sostenere i propri costi. Questa scelta riflette l’accordo raggiunto, dove nessuna parte esce ‘vincitrice’ o ‘sconfitta’, ma entrambe concorrono a terminare il contenzioso.

Le conclusioni

Questa ordinanza evidenzia l’importanza della rinuncia al ricorso come strumento di deflazione del contenzioso. Invece di attendere i lunghi tempi di un giudizio di Cassazione, le parti possono decidere autonomamente di porre fine alla lite, risparmiando tempo e risorse economiche. La decisione sottolinea che, quando le formalità previste dalla legge sono rispettate, l’estinzione del processo è una conseguenza automatica. Per avvocati e parti in causa, ciò rappresenta un’opzione strategica da considerare sempre attentamente, specialmente quando si intravede la possibilità di un accordo.

Cosa succede se la parte che ha presentato un ricorso decide di rinunciarvi?
Se la rinuncia viene formalizzata e accettata dalle altre parti costituite che potrebbero avere interesse alla prosecuzione del giudizio, il processo si estingue, ovvero si chiude senza una decisione nel merito.

Perché le spese legali sono state compensate in questo caso?
Le spese sono state compensate perché la decisione di porre fine al processo è stata consensuale, come dimostrato dalla rinuncia al ricorso principale e a quello incidentale e dalla loro reciproca accettazione. In questi casi, è prassi che ogni parte si faccia carico delle proprie spese.

Quali norme regolano la rinuncia al ricorso e l’estinzione del processo?
La vicenda è disciplinata dagli articoli 390 e 391 del Codice di procedura civile, che stabiliscono i requisiti e gli effetti della rinuncia agli atti nel giudizio di Cassazione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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