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Rinuncia al ricorso: estinzione del processo

La Corte di Cassazione ha dichiarato l’estinzione di un procedimento a seguito della rinuncia al ricorso da parte della società appellante, una S.r.l. del settore turistico. La società controparte, una Limited internazionale, ha accettato la rinuncia. La decisione, basata sull’applicazione del codice di procedura civile, chiude definitivamente la controversia senza alcuna statuizione sulle spese legali, rendendo definitiva la sentenza impugnata.

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Pubblicato il 18 dicembre 2025 in Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Rinuncia al Ricorso in Cassazione: Analisi di un Caso Pratico

La rinuncia al ricorso è un istituto processuale che consente di porre fine a una controversia in modo consensuale, anche quando questa è giunta al massimo grado di giudizio. Attraverso un’ordinanza recente, la Corte di Cassazione ci offre un chiaro esempio di come funziona questo meccanismo e quali sono le sue dirette conseguenze. Analizziamo insieme un caso pratico per comprendere meglio questo strumento deflattivo del contenzioso.

I Fatti del Caso

Una società a responsabilità limitata, operante nel settore turistico, aveva presentato ricorso in Cassazione contro una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Milano. La controparte in giudizio era una società estera di tipo Limited.

Il procedimento era quindi pendente davanti alla Suprema Corte, in attesa di una decisione nel merito della questione. Tuttavia, prima che la Corte potesse pronunciarsi, è intervenuto un fatto nuovo che ha cambiato il corso del processo.

La Rinuncia al Ricorso e l’Accettazione

La società ricorrente ha deciso di non proseguire con il giudizio e ha depositato telematicamente un atto di rinuncia al ricorso. Questo atto, previsto dall’art. 390 del codice di procedura civile, è una dichiarazione unilaterale con cui la parte manifesta la volontà di abbandonare l’impugnazione.

Contestualmente, la società controricorrente ha formalizzato la propria accettazione della rinuncia. Sebbene la rinuncia sia di per sé efficace, l’accettazione della controparte è rilevante, soprattutto per quanto concerne la regolamentazione delle spese legali. In questo caso, l’accordo tra le parti ha facilitato una rapida conclusione della vicenda.

La Decisione della Corte di Cassazione

Preso atto della rinuncia depositata dalla ricorrente e dell’accettazione della controricorrente, la Corte di Cassazione ha agito in conformità con quanto previsto dalla legge.

Invocando l’articolo 391, quarto comma, del codice di procedura civile, la Corte ha dichiarato l’estinzione dell’intero procedimento. Questo significa che il giudizio si è concluso senza che i giudici entrassero nel merito dei motivi del ricorso. La sentenza della Corte d’Appello di Milano, che era stata impugnata, è così diventata definitiva.

Le Motivazioni della Decisione

Le motivazioni alla base dell’ordinanza sono puramente procedurali e si fondano su una diretta applicazione delle norme del codice. La Corte ha semplicemente verificato la presenza di due elementi fondamentali: la rinuncia formale da parte del ricorrente e l’accettazione della controparte. La legge, in questi casi, non lascia spazio a discrezionalità: il processo deve essere dichiarato estinto.

Un aspetto significativo della decisione è l’assenza di qualsiasi statuizione sulle spese legali. Questo è spesso il risultato di un accordo tra le parti, che, nel contesto della rinuncia, decidono che ciascuna sosterrà i propri costi, evitando così ulteriori contese economiche.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza evidenzia l’importanza della rinuncia al ricorso come strumento per terminare una lite in modo efficiente. Per le parti, rappresenta la possibilità di evitare i costi e le incertezze di un lungo processo in Cassazione, raggiungendo un accordo che pone fine alla controversia. Per il sistema giudiziario, contribuisce a ridurre il carico di lavoro, permettendo alla Corte di concentrarsi sui casi che richiedono una decisione di merito. La conseguenza principale dell’estinzione è che la sentenza impugnata passa in giudicato, acquisendo efficacia definitiva tra le parti.

Cosa significa ‘rinuncia al ricorso’?
È l’atto con cui la parte che ha iniziato un’impugnazione (in questo caso, un ricorso in Cassazione) dichiara formalmente di non voler più continuare il processo.

Quali sono le conseguenze della rinuncia al ricorso?
La conseguenza principale è l’estinzione del procedimento, ovvero la sua chiusura definitiva senza una decisione sul merito. Questo rende definitiva la sentenza che era stata impugnata.

Chi paga le spese legali in caso di rinuncia al ricorso accettata?
Come si evince dall’ordinanza, quando la rinuncia viene accettata, spesso le parti si accordano affinché ciascuna sostenga le proprie spese. In questo caso, infatti, la Corte non ha emesso alcuna statuizione sulle spese.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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