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Rimborso volo cancellato: no se rifiuti la riprotezione

La sentenza analizza un caso di appello riguardante una richiesta di rimborso per un volo cancellato a causa di circostanze eccezionali (droni in aeroporto). I passeggeri avevano rifiutato l’offerta di riprotezione della compagnia aerea per il giorno successivo, organizzando autonomamente un nuovo viaggio due giorni dopo da un’altra città. Il Tribunale ha respinto la loro richiesta di rimborso per le spese aggiuntive (nuovo volo, hotel, trasporti), stabilendo che il rifiuto dell’offerta di riprotezione limita il diritto del passeggero al solo rimborso del biglietto originale. L’accettazione della riprotezione è un presupposto per il diritto all’assistenza e al rimborso di costi accessori.

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Pubblicato il 5 novembre 2024 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile

Rimborso Volo Cancellato: Cosa Succede se Rifiuti il Volo Alternativo?

La cancellazione di un volo è una delle esperienze più frustranti per un viaggiatore. Oltre al disagio immediato, sorgono dubbi sui propri diritti: cosa mi spetta? La compagnia deve pagarmi l’hotel? E se compro un altro biglietto? Una recente sentenza del Tribunale di Venezia fa luce su un aspetto cruciale: le conseguenze del rifiuto dell’offerta di riprotezione da parte della compagnia aerea. La decisione chiarisce quando si ha diritto a un rimborso per un volo cancellato e quando, invece, si perdono alcuni diritti fondamentali.

Il Caso: Volo Cancellato per Droni e la Richiesta dei Passeggeri

I fatti sono semplici e, purtroppo, non rari. Un gruppo di passeggeri acquista biglietti per un volo da Londra a Venezia. Il giorno della partenza, arrivati in aeroporto, scoprono che il loro volo è stato cancellato a causa della chiusura dello scalo per la presenza di droni, una circostanza pacificamente riconosciuta come ‘eccezionale’.

Secondo i passeggeri, la compagnia aerea li avrebbe abbandonati in aeroporto senza fornire alcuna assistenza o informazione. Di conseguenza, si sono visti costretti a organizzarsi autonomamente: hanno acquistato nuovi biglietti per un volo che partiva due giorni dopo da un’altra città (Manchester), sostenendo costi significativi per il nuovo viaggio, il pernottamento e i trasferimenti, per un totale di quasi 1.000 euro. Hanno quindi citato in giudizio la compagnia per ottenere il rimborso di tutte queste spese.

La Difesa della Compagnia e il Ruolo della Riprotezione nel rimborso del volo cancellato

La compagnia aerea si è difesa sostenendo di aver adempiuto ai propri obblighi. Pur essendo la cancellazione dovuta a una causa di forza maggiore (che esclude la compensazione pecuniaria), ha affermato di aver offerto ai passeggeri una ‘riprotezione’, ovvero la possibilità di imbarcarsi gratuitamente su un volo per la stessa destinazione il giorno successivo.

A prova di ciò, ha depositato in giudizio una schermata del proprio sistema informatico che mostrava l’avvenuta prenotazione dei passeggeri sul volo alternativo. Secondo la compagnia, i passeggeri non si sono presentati all’imbarco (‘no-show’), scegliendo deliberatamente una soluzione diversa. Il Tribunale ha ritenuto questa prova sufficiente a dimostrare l’adempimento dell’offerta di riprotezione.

La Scelta tra Rimborso e Riprotezione: un Bivio Decisivo

Il Regolamento (CE) n. 261/2004, che tutela i diritti dei passeggeri aerei, all’articolo 8 stabilisce che in caso di cancellazione il passeggero ha diritto a una scelta tra:

1. Il rimborso del prezzo del biglietto per la parte del viaggio non effettuata.
2. La riprotezione su un volo alternativo verso la destinazione finale non appena possibile.
3. La riprotezione in una data successiva di gradimento del passeggero.

Queste opzioni sono alternative tra loro. La decisione del Tribunale si fonda proprio su questa distinzione.

Le Motivazioni

Il Tribunale ha rigettato l’appello dei passeggeri, confermando la decisione di primo grado. Il ragionamento dei giudici è stato lineare e si basa su un’interpretazione rigorosa del Regolamento. Il punto centrale è che il diritto all’assistenza (pasti, bevande, pernottamento in hotel e trasporti, come previsto dall’art. 9) è strettamente collegato all’opzione di riprotezione. In altre parole, la compagnia è tenuta a prendersi cura del passeggero mentre attende il volo alternativo da essa offerto. Se il passeggero rifiuta tale offerta, rinuncia contestualmente anche al diritto all’assistenza correlata. Scegliendo di non usufruire della riprotezione e di organizzarsi in autonomia, il passeggero esercita un’altra opzione, quella del rimborso del biglietto originale. Non può, tuttavia, pretendere che la compagnia copra anche i costi di una soluzione di viaggio che ha scelto liberamente e che potrebbe essere più onerosa. Il Tribunale ha stabilito che i passeggeri, rifiutando liberamente la riprotezione, hanno interrotto il nesso di causalità tra la cancellazione e le spese da loro successivamente sostenute. Di conseguenza, l’unico diritto residuo era quello al rimborso del biglietto non fruito, che la compagnia aveva già provveduto a versare.

Le Conclusioni

Questa sentenza offre un’importante lezione pratica per tutti i viaggiatori. Davanti a un volo cancellato, anche per cause eccezionali, la compagnia ha degli obblighi precisi. Tuttavia, anche il passeggero è posto di fronte a una scelta con conseguenze vincolanti. Se si accetta l’offerta di riprotezione, si ha diritto a tutta l’assistenza necessaria fino al nuovo imbarco. Se, invece, si rifiuta la soluzione proposta dalla compagnia per cercare un’alternativa migliore o più comoda, si deve essere consapevoli che si sta rinunciando al diritto di vedersi rimborsate le spese extra. L’unico diritto che rimane intatto è quello al rimborso del costo del biglietto originale.

Se il mio volo viene cancellato per una causa eccezionale, ho diritto al rimborso delle spese per un nuovo volo che ho comprato autonomamente?
No. Secondo la sentenza, se la compagnia aerea ti offre una riprotezione su un volo alternativo e tu la rifiuti, perdi il diritto al rimborso delle spese per un volo acquistato autonomamente. Il tuo unico diritto in questo caso è il rimborso del prezzo del biglietto originale non utilizzato.

La compagnia aerea deve rimborsarmi l’hotel se, dopo una cancellazione, rifiuto il volo alternativo e decido di partire giorni dopo?
No. Il diritto all’assistenza, che include la sistemazione in albergo (art. 9 del Reg. CE 261/2004), è legato all’accettazione dell’offerta di riprotezione della compagnia. Rifiutando tale offerta, si perde anche il diritto al rimborso delle spese di pernottamento sostenute per organizzare un viaggio alternativo.

Come può la compagnia aerea dimostrare di avermi offerto un volo alternativo?
Nel caso esaminato, il Tribunale ha ritenuto sufficiente come prova una copia della schermata del sistema informatico di gestione della compagnia aerea, dalla quale risultava che i passeggeri erano stati effettivamente prenotati sul volo del giorno successivo. Questo tipo di documentazione interna è stata considerata prova valida dell’offerta.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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