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Riduzione del prezzo per impossibilità sopravvenuta

Il Tribunale ha ridotto il prezzo del contratto a seguito dell’impossibilità sopravvenuta parziale nell’esecuzione delle prestazioni, dovuta a cause non imputabili alle parti, rigettando l’eccezione di difetto di giurisdizione e quella di annullamento del contratto per violazione della normativa in materia di potestà genitoriale.

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Pubblicato il 3 giugno 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile

N. R.G. 6931/2022

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

TRIBUNALE ORDINARIO di VERONA TERZA

SEZIONE CIVILE Il Tribunale, nella persona del Giudice dott. NOME COGNOME ha pronunciato la seguente

SENTENZA N._1228_2025_- N._R.G._00006931_2022 DEL_26_05_2025 PUBBLICATA_IL_26_05_2025

nella causa civile di I Grado iscritta al n. r.g. 6931/2022 promossa da:

(C.F. ), con il patrocinio dell’avv. COGNOME e dell’avv. COGNOME ( Indirizzo Telematico;

elettivamente domiciliato in Indirizzo Telematico presso il difensore avv. COGNOME (C.F. ), con il patrocinio dell’avv. COGNOME e dell’avv. COGNOME ( Indirizzo Telematico;

elettivamente domiciliato in Indirizzo Telematico presso il difensore avv. COGNOME contro (C.F. ), con il patrocinio dell’avv. COGNOME e dell’avv. COGNOME ( )

Indirizzo Telematico;

elettivamente domiciliato in COGNOMEINDIRIZZO 37122 VERONA presso il difensore avv. COGNOME OPPOSTA

CONCLUSIONI

Le parti hanno concluso come da verbale d’udienza di precisazione delle conclusioni.

Concisa esposizione delle ragioni di fatto e di diritto della decisione Vanno rigettate le eccezioni preliminari svolte dagli opponenti.

Quanto all’asserito difetto di giurisdizione in virtù della richiamata clausola compromissoria, la stessa non può ritenersi operativa nel caso di specie attesa la totale estraneità al presente contendere:

nessuna incertezza nell’interpretazione del contratto intervenuto sussiste, trattandosi di lineare questione in materia di suo adempimento.

Quanto al richiesto annullamento del contratto per violazione della normativa in materia di potestà genitoriale (mancata sottoscrizione da parte di entrambi i genitori del minorenne osserva questo Tribunale che l’atto negoziale posto in essere non può essere qualificato quale atto di C.F. C.F. C.F. C.F. C.F. straordinaria amministrazione, difettando alcun carattere dispositivo atto a pregiudicare l’integrità patrimoniale, quali – ad esempio – rinunce ad eredità, contrazione di mutui e locazioni ultranovennali, etc; ancora, il soggetto che ha effettuato i pagamenti per la controprestazione resa in favore del è soggetto terzo (RAGIONE_SOCIALE RAGIONE_SOCIALE, con l’ovvia conclusione che il Cavaliere (all’epoca minorenne) ha solamente beneficiato degli effetti del contratto di cui si discute.

Tanto premesso, va parzialmente rigettata nel merito la domanda degli opponenti.

L’originario contratto prevedeva l’organizzazione – da parte di – di nr. 6 gare;

la pandemia da Covid 19 ha reso necessaria la riduzione a nr. 4 gare.

Per tale inaddebitabile accadimento l’ingiungente opposta ha proposto alla controparte, a fronte della necessitata riduzione del numero degli avvenimenti sportivi (da 6 a 4), una riduzione dell’importo da €. 60.000,00 originariamente concordati ad €. 45.000,00, proposta non accettata dagli opponenti.

Rileva questo Tribunale, attesa la prova offerta da parte opposta (Mugello, Misano: gare tenute;

Imola:

se ne ritirò solo per la competizione della domenica per un problema all’avambraccio destro, dichiarato ma non documentato dallo stesso;

quarta gara:

il *** e convennero – dopo il round 3 di Imola – che il pilota non vi prendesse parte, come da capitolo 8 della seconda memoria di parte ingiungente confermata dal teste ), che il pagamento dovuto dal Cavaliere debba essere ricalcolato sulla minor somma di €. 33.750,00.

Detto importo viene calcolato sulla base dell’originario negozio (€. 60.000,00 per 6 gare), della proposta effettuata da (€. 45.000,00 per 4 gare) e della prova offerta (3 sole gare svolte).

Tenuto conto della somma già corrisposta dai debitori (€. 8.470,00), va disposta la condanna degli opponenti al pagamento della somma di €. 25.280,00 oltre interessi, previa revoca dell’impugnato decreto ingiuntivo (emesso per un importo superiore a quello dovuto).

Le spese di causa seguono la sostanziale soccombenza e si liquidano come in dispositivo.

Il Tribunale, definitivamente pronunciando, ogni diversa istanza ed eccezione disattesa o assorbita, così dispone:

A) Revoca l’impugnato decreto;

B) Condanna gli opponenti in via tra loro solidale, al pagamento in favore di della somma di €. 25.280,00 oltre interessi dal dovuto al saldo;

C) Condanna gli opponenti in via parimenti solidale, alla refusione delle spese di causa, liquidate in €. 4.000,00 oltre accessori se dovuti.

Verona, 26 maggio 2025

Il Giudice dott. NOME COGNOME

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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