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Regolamento di competenza: quando è inammissibile?

La Corte di Cassazione chiarisce i limiti del regolamento di competenza d’ufficio. Se un giudice si dichiara incompetente per valore, il giudice che riceve il caso non può sollevare un conflitto sostenendo che la competenza era per materia. L’ordinanza sottolinea come la mancata rilevazione tempestiva dell’incompetenza per materia da parte del primo giudice crei una preclusione, rendendo inammissibile la successiva richiesta di regolamento di competenza da parte del secondo giudice.

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Pubblicato il 12 dicembre 2025 in Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Il regolamento di competenza: quando la richiesta d’ufficio è inammissibile

Il regolamento di competenza è un meccanismo cruciale nel nostro ordinamento processuale, ma le sue regole possono essere complesse. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione fa luce su un aspetto fondamentale: i limiti entro cui un giudice può sollevare d’ufficio un conflitto di competenza. La decisione chiarisce che se il primo giudice declina la propria competenza solo per ragioni di valore, il secondo giudice non può contestare tale decisione basandosi su ragioni di materia. Vediamo perché.

I Fatti del Caso: Un Conflitto tra Giudice di Pace e Tribunale

Una cittadina proponeva opposizione a una cartella di pagamento di oltre 55.000 euro, relativa a sanzioni per violazioni del codice della strada. La causa veniva inizialmente iscritta presso il Giudice di Pace.

Il Giudice di Pace, con ordinanza, si dichiarava incompetente per valore, ritenendo che l’importo della causa superasse i limiti della sua giurisdizione, e rimetteva il caso al Tribunale della stessa città.

Una volta ricevuti gli atti, il Tribunale sollevava d’ufficio un conflitto, chiedendo alla Corte di Cassazione di pronunciarsi attraverso il regolamento di competenza. Secondo il Tribunale, l’opposizione conteneva in realtà tre domande distinte: due di competenza per materia del Giudice di Pace (opposizione a sanzioni amministrative e opposizione all’esecuzione) e solo una di competenza del Tribunale (opposizione agli atti esecutivi). A suo avviso, il primo giudice avrebbe dovuto trattenere le cause di sua competenza.

La Questione Giuridica: Regolamento di Competenza per Valore o per Materia?

Il nodo centrale della questione riguarda l’articolo 45 del Codice di procedura civile. Questo articolo permette a un giudice (ad quem), che riceve una causa da un altro giudice (a quo) che si è dichiarato incompetente, di richiedere un regolamento di competenza d’ufficio se ritiene di essere a sua volta incompetente.

Tuttavia, la legge pone un paletto fondamentale: questa richiesta è ammissibile solo se la dichiarazione di incompetenza del primo giudice è avvenuta per ragioni di materia o di territorio inderogabile. Nel caso di specie, invece, il Giudice di Pace si era dichiarato incompetente esclusivamente per ragioni di valore.

Le Motivazioni della Cassazione sul regolamento di competenza

La Corte di Cassazione ha dichiarato l’istanza del Tribunale inammissibile. Il ragionamento dei giudici si basa sul principio di preclusione processuale, come disciplinato dall’attuale versione dell’articolo 38 del Codice di procedura civile.

Secondo la Corte, l’incompetenza per materia (così come quella per territorio inderogabile) deve essere eccepita dalle parti o rilevata d’ufficio dal giudice non oltre la prima udienza di trattazione. Se il primo giudice (in questo caso, il Giudice di Pace) non rileva la propria competenza per materia entro tale termine e si limita a dichiararsi incompetente per valore, il suo potere di rilevare altre forme di incompetenza si estingue.

Di conseguenza, la successiva declaratoria di incompetenza per valore non può implicitamente contenere anche una negazione della competenza per materia. Quel potere era già “precluso”, ovvero perso per il decorso del tempo.

Il giudice ad quem (il Tribunale) riceve quindi un processo in cui la questione della competenza per materia è ormai definita e non più discutibile d’ufficio. Sollevare un conflitto in questa fase violerebbe i limiti temporali imposti dalla legge, introducendo un’incertezza che il legislatore ha voluto evitare. La Corte sottolinea che un’interpretazione diversa contrasterebbe con la logica di celerità e stabilità delle decisioni processuali.

Conclusioni: L’Importanza della Preclusione Processuale

Questa ordinanza riafferma un principio cardine della procedura civile: i poteri processuali, inclusi quelli del giudice, sono soggetti a precisi limiti temporali. La mancata rilevazione di un’incompetenza per materia alla prima udienza crea una preclusione definitiva. Di conseguenza, un regolamento di competenza d’ufficio non può essere utilizzato per rimettere in discussione questioni ormai consolidate. La decisione del Giudice di Pace, anche se potenzialmente errata nel non aver distinto le diverse domande, una volta basata unicamente sul criterio del valore, diventa vincolante per il giudice successivo, che non ha più il potere di sollevare il conflitto.

Quando un giudice può sollevare un regolamento di competenza d’ufficio?
Un giudice, al quale la causa è stata rimessa, può richiedere d’ufficio il regolamento di competenza solo se il primo giudice si è dichiarato incompetente per ragioni di materia o di competenza territoriale inderogabile. Non può farlo se l’incompetenza è stata dichiarata per ragioni di valore.

Se un giudice si dichiara incompetente per valore, il giudice successivo può contestare la decisione affermando che la competenza era per materia?
No. Secondo la Corte di Cassazione, il giudice successivo non può sollevare un conflitto basato sulla competenza per materia. La mancata rilevazione di tale incompetenza da parte del primo giudice entro la prima udienza crea una preclusione, rendendo la questione non più sollevabile d’ufficio.

Cosa significa “preclusione” in questo contesto?
Significa che il giudice ha perso il potere di compiere un determinato atto processuale (in questo caso, rilevare la propria incompetenza per materia) perché non lo ha esercitato entro il termine perentorio stabilito dalla legge, ovvero la prima udienza di trattazione. Questa perdita di potere è definitiva e vincola anche il giudice al quale la causa viene successivamente trasferita.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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