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Regolamento di competenza: quando è inammissibile?

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 3380/2024, ha dichiarato inammissibile un regolamento di competenza sollevato contro una decisione del Tribunale che ripartiva una causa tra la sua sezione ordinaria e quella dell’esecuzione. La Corte ha ribadito che la divisione interna del lavoro in un ufficio giudiziario non è una questione di competenza, ma di mera organizzazione. Pertanto, un provvedimento che trasferisce una causa da una sezione all’altra dello stesso tribunale non può essere impugnato con il regolamento di competenza.

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Pubblicato il 30 ottobre 2025 in Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Regolamento di Competenza: Inammissibile se Contesta l’Organizzazione Interna del Tribunale

L’uso corretto degli strumenti processuali è fondamentale per la tutela dei propri diritti. Il regolamento di competenza è un mezzo specifico per risolvere conflitti di giurisdizione tra giudici, ma non può essere utilizzato per contestare la mera ripartizione interna del lavoro all’interno dello stesso ufficio giudiziario. La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 3380 del 6 febbraio 2024, ha ribadito questo principio consolidato, chiarendo la differenza tra questioni di competenza e problemi organizzativi.

I Fatti di Causa

Una cittadina proponeva opposizione di terzo all’esecuzione (ex art. 619 c.p.c.) nell’ambito di una procedura di pignoramento presso terzi avviata da un agente della riscossione nei confronti del suo convivente. L’opposizione era stata iscritta presso la sezione ordinaria del Tribunale competente.

Il giudice della sezione ordinaria, tuttavia, dichiarava il proprio difetto di competenza funzionale, indicando come competente il giudice dell’esecuzione dello stesso Tribunale. Oltre a disporre il trasferimento della causa, condannava la cittadina al pagamento delle spese legali.
Ritenendo errata tale decisione, la parte soccombente proponeva regolamento di competenza dinanzi alla Corte di Cassazione, sostenendo che la ripartizione del lavoro tra le sezioni di un medesimo tribunale non attiene alla competenza, ma alla gestione interna dell’ufficio.

Il problema del regolamento di competenza per questioni interne

La questione centrale sottoposta alla Suprema Corte era se un provvedimento che sposta una causa da una sezione all’altra dello stesso tribunale possa essere considerato una decisione sulla competenza e, quindi, impugnabile con lo specifico strumento del regolamento di competenza. La ricorrente lamentava che il giudice avesse trattato una questione puramente organizzativa come una questione giurisdizionale, compiendo atti tipici del giudice dell’esecuzione per poi dichiararsi incompetente.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile, allineandosi alla sua giurisprudenza costante. Gli Ermellini hanno chiarito che la ripartizione degli affari tra le diverse articolazioni interne di uno stesso ufficio giudiziario (siano esse sezioni, sedi distaccate o specializzate) non dà luogo a una questione di competenza.

Si tratta, infatti, di una mera divisione del lavoro interna, che non incide sulla giurisdizione dell’ufficio nel suo complesso. Di conseguenza, un provvedimento che si limita a trasferire il fascicolo da una sezione all’altra non è una sentenza sulla competenza, ma un atto di natura ordinatoria, finalizzato a regolare lo svolgimento del processo. Come tale, non è impugnabile con il regolamento di competenza.

La Corte ha inoltre precisato che, sebbene la condanna alle spese fosse errata (poiché il giudice avrebbe dovuto semplicemente rimettere gli atti al capo dell’ufficio per la corretta assegnazione), tale errore non trasforma la natura del provvedimento da ordinatorio a decisorio sulla competenza. La questione delle spese, irritualmente liquidate, potrà essere discussa nel procedimento correttamente riassunto dinanzi al giudice dell’esecuzione.

Le Conclusioni

In conclusione, la Suprema Corte ha stabilito che il regolamento di competenza è uno strumento utilizzabile solo quando sorge un reale conflitto sulla potestà giurisdizionale tra uffici giudiziari diversi, e non per contestare le modalità di assegnazione delle cause all’interno del medesimo tribunale. Questa ordinanza rafforza il principio secondo cui le questioni organizzative interne degli uffici giudiziari devono essere risolte con strumenti diversi, senza attivare impropriamente il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione. Per i cittadini e i loro legali, ciò significa prestare attenzione alla natura del provvedimento impugnato, per evitare di incorrere in una declaratoria di inammissibilità.

Quando è inammissibile il regolamento di competenza?
È inammissibile quando viene proposto per contestare la ripartizione di un affare tra diverse sezioni o articolazioni interne dello stesso ufficio giudiziario, poiché questa è considerata una questione di mera organizzazione interna e non di competenza in senso tecnico.

La divisione delle cause tra sezione ordinaria e sezione esecutiva di un tribunale è una questione di competenza?
No. Secondo la giurisprudenza consolidata della Corte di Cassazione, questa divisione rientra nella mera ripartizione degli affari interni all’ufficio giudiziario e non attiene alla competenza, la quale riguarda la potestà decisionale dell’ufficio nel suo complesso.

Cosa si può fare se un giudice, dichiarandosi erroneamente incompetente a favore di un’altra sezione dello stesso tribunale, condanna anche al pagamento delle spese?
Il regolamento di competenza non è lo strumento corretto. La Corte suggerisce che la questione relativa alla condanna alle spese, poiché disposta irritualmente, può essere messa in discussione nel corso del procedimento una volta che questo sia stato correttamente radicato dinanzi al giudice dell’esecuzione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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