Regolamento di Competenza: Quando il Processo si Ferma
Il regolamento di competenza è uno strumento cruciale nel nostro ordinamento giuridico, che permette di assicurare che ogni causa sia giudicata dal giudice territorialmente o funzionalmente corretto. Ma cosa succede se, mentre la Corte di Cassazione sta decidendo sulla competenza, la lite stessa perde la sua ragione d’essere? Un’ordinanza recente della Suprema Corte ci offre uno spunto di riflessione su questo tema, introducendo il concetto di ‘cessazione della materia del contendere’.
Il Caso: Una Questione di Competenza Giudiziaria
La vicenda trae origine da una controversia tra un cittadino e un istituto bancario. A seguito di una sentenza emessa dal Giudice di Pace di Roma, il cittadino ha deciso di non contestare il merito della decisione, bensì la competenza stessa del giudice che l’ha pronunciata. Per fare ciò, ha proposto ricorso per regolamento di competenza direttamente alla Corte di Cassazione, l’organo supremo incaricato di dirimere tali questioni procedurali.
L’obiettivo del ricorrente era ottenere una pronuncia che individuasse un diverso giudice come competente a trattare la sua causa, invalidando di fatto il percorso processuale seguito fino a quel momento.
Il Regolamento di Competenza e l’Intervento del Procuratore Generale
Durante la fase di valutazione del ricorso presso la Corte di Cassazione, è intervenuto il Procuratore Generale. Questa figura ha il compito di fornire un parere autorevole nell’interesse della legge. In questo specifico caso, il Procuratore Generale ha avanzato una conclusione sorprendente: ha richiesto la declaratoria di ‘cessazione della materia del contendere’.
Questo significa che, secondo il Procuratore, erano sopraggiunti eventi tali da far venire meno l’interesse delle parti a una decisione sulla competenza. In pratica, la lite originaria si era estinta o risolta per altre vie, rendendo superfluo stabilire quale giudice dovesse occuparsene.
le motivazioni
L’ordinanza della Corte di Cassazione, pur essendo concisa, si fonda su una logica procedurale impeccabile. La Corte, nel suo ruolo di custode della corretta applicazione delle norme processuali, ha preso atto delle conclusioni rassegnate dal Procuratore Generale. La motivazione implicita della decisione di esaminare la cessazione della materia del contendere risiede nel principio di economia processuale e di non ultrattività dell’azione giudiziaria. Se la ragione del contendere è venuta meno, non ha più senso impiegare risorse giurisdizionali per decidere su una questione, come la competenza, che è diventata puramente astratta e priva di effetti pratici per le parti. L’ordinanza, quindi, agisce come un filtro procedurale, accogliendo il suggerimento di verificare se il processo abbia ancora una sua utilità concreta prima di procedere oltre.
le conclusioni
In conclusione, questo provvedimento evidenzia un principio fondamentale del diritto processuale: un processo esiste per risolvere una controversia reale e attuale. Qualora tale controversia si estingua, il giudizio non può continuare. La richiesta di dichiarare la cessazione della materia del contendere in un procedimento per regolamento di competenza dimostra che anche le questioni procedurali sono subordinate all’effettivo interesse delle parti. Per i cittadini e le imprese, ciò significa che la risoluzione extragiudiziale di una lite può interrompere anche i procedimenti incidentali più complessi, portando a una chiusura definitiva della vertenza e a un risparmio di tempo e costi legali.
Cos’è un regolamento di competenza?
È un mezzo di impugnazione specifico con cui una parte si rivolge alla Corte di Cassazione per contestare la competenza del giudice che ha emesso un provvedimento, chiedendo di stabilire quale sia il giudice corretto a decidere la causa.
Cosa significa ‘cessazione della materia del contendere’?
Indica la situazione in cui, durante un processo, viene meno la ragione stessa del contendere, perché l’interesse delle parti a ottenere una decisione giudiziale è svanito (ad esempio, per un accordo raggiunto o perché l’oggetto della disputa non esiste più). Di conseguenza, il processo si estingue.
Qual è stato il ruolo del Procuratore Generale (P.G.) in questo caso?
Il Procuratore Generale ha esaminato gli atti e ha concluso che la disputa tra le parti era venuta meno, suggerendo alla Corte di Cassazione di dichiarare la cessazione della materia del contendere invece di decidere sulla questione di competenza.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Civile Sez. 2 Num. 81 Anno 2024
Civile Ord. Sez. 2 Num. 81 Anno 2024
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME
Data pubblicazione: 03/01/2024
ORDINANZA
sul ricorso iscritto al n. 8646/2023 R.G. proposto da : COGNOME rappresentato e difeso dall’avv. COGNOME NOMECOGNOME domiciliatario pec EMAIL
-ricorrente-
contro
RAGIONE_SOCIALE
-intimato- avverso SENTENZA di GIUDICE COGNOME ROMA n. 9770/2023 depositata il 25/03/2023;
viste le conclusioni del P.G. NOME COGNOME che ha concluso per la declaratoria di cessazione della materia del contendere, previ chiarimenti alle parte.
Udita la relazione svolta nella camera di consiglio del 22/11/2023 dalla Presidente NOME COGNOME
Premesso :
che COGNOME NOME ha proposto regolamento di competenza avverso la sentenza del Giudice di Pace di Roma, n.9770 del 2023,