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Progressione economica PA: validità senza copertura?

Una dipendente pubblica si vede annullare la promozione dalla Corte d’Appello per mancanza di copertura finanziaria da parte del Comune. La Corte di Cassazione, con ordinanza interlocutoria, ritiene la questione complessa e rinvia il caso a pubblica udienza per definire i criteri di validità della progressione economica PA in assenza di fondi e il relativo onere della prova.

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Pubblicato il 25 novembre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile

Progressione economica PA: è valida senza copertura finanziaria?

L’ordinanza interlocutoria n. 15536/2024 della Corte di Cassazione affronta una questione cruciale per il pubblico impiego: la validità di una progressione economica PA in assenza della necessaria copertura finanziaria. La Suprema Corte ha deciso di non decidere subito, ma di rinviare la causa a una pubblica udienza per sviscerare una serie di problematiche complesse e di estremo rilievo. Vediamo insieme i dettagli del caso e le importanti questioni sollevate.

I Fatti del Caso

Una dipendente di un Comune, inquadrata nella posizione economica A1, partecipava a una selezione interna per ottenere il passaggio alla posizione A2, con decorrenza dal 1° gennaio 2004. La procedura selettiva si era conclusa positivamente per la lavoratrice. Inizialmente, il Tribunale di primo grado aveva accolto la sua domanda, accertando il suo diritto al passaggio di livello.

Tuttavia, la Corte d’Appello ha ribaltato completamente la decisione. I giudici di secondo grado hanno infatti dichiarato la nullità dell’intera procedura selettiva. La motivazione? La mancanza di due elementi fondamentali: la copertura finanziaria e l’impegno di spesa nel relativo capitolo del bilancio di previsione dell’ente, oltre all’assenza del visto di regolarità contabile sull’atto che indiceva la selezione.

La dipendente ha quindi proposto ricorso in Cassazione per contestare la decisione d’appello.

Le questioni sulla validità della progressione economica PA

La Corte di Cassazione, nell’analizzare il caso, ha ritenuto che la controversia sollevasse questioni giuridiche di tale importanza da meritare una trattazione approfondita in una pubblica udienza. L’ordinanza non fornisce una risposta definitiva, ma delinea con precisione i dubbi che dovranno essere sciolti. Le problematiche individuate sono quattro:

1. Natura della copertura finanziaria: Si tratta di un elemento costitutivo della validità della procedura di selezione o incide sull’esistenza stessa del potere dell’amministrazione di attivarla? In altre parole, un bando senza copertura è nullo in sé, o l’amministrazione non aveva nemmeno il potere di emanarlo?
2. Modalità di attestazione: Come devono essere provate concretamente la copertura finanziaria, l’impegno di spesa e il visto di regolarità contabile? Quali sono i documenti necessari a tal fine?
3. Rilevabilità della nullità: Quali sono le condizioni e i termini entro cui l’eccezione di nullità può essere sollevata dalle parti o rilevata d’ufficio dal giudice? Il riferimento è alle importanti sentenze delle Sezioni Unite del 2014 in materia di nullità negoziali.
4. Onere della prova: Su chi ricade l’onere di allegare e provare la mancanza della copertura finanziaria? E quali sono i limiti temporali per la rilevabilità di tale mancanza, anche in presenza di documenti depositati tardivamente nel processo?

Le Motivazioni della Cassazione

La Corte ha motivato il rinvio alla pubblica udienza proprio sulla base dell’estremo rilievo delle questioni emerse. La decisione che verrà presa avrà un impatto significativo su innumerevoli casi simili, definendo con chiarezza i confini tra la validità degli atti amministrativi di gestione del personale e i vincoli di bilancio a cui le Pubbliche Amministrazioni sono soggette.

La Suprema Corte ha compreso che una risposta affrettata potrebbe creare incertezza giuridica. Pertanto, ha preferito un approccio più ponderato, disponendo una discussione pubblica per garantire un esame completo e approfondito di tutti i profili problematici, alla luce dei principi generali del diritto amministrativo e del lavoro pubblico.

Conclusioni

L’ordinanza interlocutoria n. 15536/2024 lascia il caso specifico in sospeso, ma apre la strada a una futura pronuncia di grande importanza. La decisione finale della Corte di Cassazione chiarirà il rapporto tra le procedure di progressione economica PA e i requisiti di contabilità pubblica. Le implicazioni pratiche saranno notevoli sia per i dipendenti pubblici, che vedranno meglio definiti i loro diritti, sia per le amministrazioni, che avranno indicazioni più precise sulla corretta gestione delle risorse e delle procedure selettive. Attendiamo quindi con interesse la decisione che scaturirà dalla pubblica udienza.

Una procedura di progressione economica nella PA è valida se manca la copertura finanziaria?
La Corte d’Appello ha stabilito che è nulla. La Corte di Cassazione, tuttavia, ha ritenuto la questione complessa e meritevole di un approfondimento in pubblica udienza, per chiarire se la copertura finanziaria sia una condizione di validità della procedura o un presupposto del potere stesso dell’amministrazione di avviarla.

Chi deve provare in giudizio che mancavano i fondi per una promozione?
Questa è una delle questioni chiave che la Cassazione ha posto. L’ordinanza stabilisce che la futura udienza pubblica dovrà chiarire proprio la distribuzione degli oneri di allegazione e prova tra il dipendente e l’ente pubblico in merito alla mancanza della copertura finanziaria.

Come si dimostra l’esistenza o la mancanza della copertura finanziaria?
La Corte di Cassazione ha specificamente indicato come punto da risolvere quali documenti siano necessari per attestare la copertura finanziaria, l’impegno di spesa e il visto di regolarità contabile. La questione verrà decisa nella futura udienza pubblica.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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