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Progressione economica PA: copertura finanziaria

Un dipendente pubblico si vede negare la progressione economica a causa della nullità della procedura selettiva, dichiarata dalla Corte d’Appello per mancanza di copertura finanziaria. La Corte di Cassazione, con ordinanza interlocutoria, non decide il caso ma lo rinvia a pubblica udienza per risolvere questioni fondamentali sul ruolo della copertura finanziaria e sulla sua prova nelle selezioni interne della Pubblica Amministrazione. L’ordinanza sottolinea l’estremo rilievo delle problematiche emerse.

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Pubblicato il 25 novembre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile

Progressione Economica e Copertura Finanziaria: la Cassazione Fa il Punto

Una recente ordinanza interlocutoria della Corte di Cassazione riaccende i riflettori su un tema cruciale per i dipendenti pubblici: la validità delle procedure di progressione economica e il ruolo della copertura finanziaria. Il caso analizzato offre lo spunto per chiarire quando la mancanza di fondi può invalidare una selezione interna e quali sono gli oneri di prova a carico delle parti. Vediamo nel dettaglio la vicenda e i principi di diritto che la Corte intende esaminare.

I Fatti del Caso: La Carriera Bloccata

Un dipendente di un Comune, inquadrato in una determinata posizione economica, partecipava a una selezione interna per ottenere il passaggio alla fascia superiore. Il Tribunale, in prima istanza, accoglieva la sua domanda, riconoscendogli il diritto alla progressione economica a decorrere da una data specifica.

Tuttavia, la Corte d’Appello ribaltava la decisione. I giudici di secondo grado dichiaravano la nullità dell’intera procedura selettiva. La motivazione era netta: mancava la necessaria copertura finanziaria e l’impegno di spesa nel capitolo di bilancio di previsione dell’ente. Di conseguenza, era assente anche il visto di regolarità contabile sull’atto che aveva indetto la selezione. Il dipendente, vedendosi negato l’avanzamento, ricorreva quindi in Cassazione.

La Decisione della Cassazione: Un Rinvio per Chiarire Punti Cruciali

La Corte di Cassazione, investita della questione, ha ritenuto che il caso sollevasse problematiche di “estremo rilievo” che necessitano un approfondimento. Per questo motivo, con un’ordinanza interlocutoria, ha disposto il rinvio della causa a una pubblica udienza, senza decidere immediatamente nel merito. L’obiettivo è esaminare in modo approfondito quattro questioni fondamentali che toccano il cuore della gestione delle risorse umane ed economiche nella Pubblica Amministrazione.

Le Motivazioni: Le Questioni Aperte sulla Progressione Economica

La Corte ha individuato quattro nodi giuridici da sciogliere per poter decidere il caso. Questi punti rappresentano le vere motivazioni alla base del rinvio e delineano il perimetro della futura discussione:

1. Natura della Copertura Finanziaria: Il primo punto riguarda il rapporto tra la copertura finanziaria e la validità delle procedure di progressione economica. La Corte si interroga se la disponibilità dei fondi, l’impegno di spesa e il visto contabile siano elementi costitutivi della procedura stessa, la cui assenza ne determina la nullità, oppure se incidano a monte, sull’esistenza stessa del potere dell’Amministrazione di avviare la selezione.

2. Modalità di Attestazione: Come devono essere provati e da quali documenti devono risultare la copertura finanziaria, l’impegno di spesa e il visto di regolarità contabile? La questione è cruciale per stabilire con certezza quando un atto amministrativo è finanziariamente sostenibile e legittimo.

3. Rilievo della Nullità: La Corte intende chiarire le condizioni e i termini entro cui la nullità per vizi contabili può essere fatta valere da una delle parti o rilevata d’ufficio dal giudice. Questo esame avverrà anche alla luce di importanti sentenze delle Sezioni Unite del 2014, che hanno fissato principi generali in materia di nullità negoziali.

4. Onere della Prova: Infine, si dovrà stabilire su chi ricade l’onere di allegare e provare la mancanza della copertura finanziaria e dei relativi atti contabili. La Corte vuole definire anche i limiti temporali e procedurali per sollevare tale questione, anche in presenza di documenti presentati in un secondo momento.

Le Conclusioni: L’Impatto sulle Procedure Selettive nella P.A.

L’ordinanza della Cassazione, pur non decidendo il caso, ha un’enorme portata pratica. Sospende il giudizio per affrontare questioni che toccano la validità di innumerevoli procedure selettive all’interno della Pubblica Amministrazione. La futura sentenza a Sezioni Unite o a seguito di pubblica udienza fornirà criteri chiari e uniformi per gli enti pubblici e per i dipendenti, definendo il confine tra la legittima aspirazione alla progressione economica e i vincoli inderogabili del bilancio pubblico. La decisione finale avrà un impatto significativo sulla certezza del diritto e sulla corretta gestione delle risorse pubbliche, bilanciando i diritti dei lavoratori con le esigenze di sostenibilità finanziaria dello Stato.

La mancanza di copertura finanziaria rende sempre nulla una procedura di progressione economica?
L’ordinanza non dà una risposta definitiva, ma pone la questione come centrale. La Corte dovrà decidere se la copertura finanziaria è un elemento costitutivo della procedura, la cui assenza causa la nullità, o se incide sul potere stesso della P.A. di indire la selezione.

Come deve essere provata l’esistenza della copertura finanziaria?
La Corte ha evidenziato la necessità di chiarire quali documenti specifici siano necessari per attestare la copertura finanziaria, l’impegno di spesa nel bilancio di previsione e il visto di regolarità contabile, al fine di garantire la validità della procedura.

Il giudice può annullare d’ufficio una selezione per mancanza di fondi?
Sì, ma una delle questioni che la Corte intende approfondire riguarda proprio le condizioni e i limiti temporali entro cui il giudice può esercitare questo potere (rilievo d’ufficio), anche alla luce di precedenti sentenze delle Sezioni Unite.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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