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Procura speciale: la Cassazione rinvia a pubblica udienza

La Corte di Cassazione, con ordinanza interlocutoria, ha disposto la trattazione in pubblica udienza di un ricorso in materia di opposizione all’esecuzione. La decisione scaturisce dalla necessità di approfondire questioni complesse e di rilievo nomofilattico relative ai requisiti della procura speciale necessaria al difensore per presentare istanza di decisione del ricorso, a seguito di una proposta di definizione anticipata. La Corte dovrà chiarire la natura di tale procura e le conseguenze della sua eventuale irregolarità.

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Pubblicato il 15 ottobre 2025 in Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Procura Speciale: la Cassazione Fa il Punto sull’Istanza di Decisione

L’ordinanza interlocutoria n. 102/2024 della Corte di Cassazione accende i riflettori su un tema tecnico ma cruciale della procedura civile: i requisiti della procura speciale del difensore nel giudizio di legittimità. In particolare, quando un ricorso viene avviato verso una definizione rapida, quale potere serve all’avvocato per insistere per una decisione nel merito? La Corte, riconoscendo la complessità della questione, ha deciso di non decidere, ma di rinviare il caso a una pubblica udienza per un esame più approfondito.

I Fatti del Caso

La vicenda ha origine da un’azione esecutiva avviata da un creditore sulla base di un assegno bancario di 40.000 euro non pagato da una società. La società debitrice si è opposta all’esecuzione, ottenendo ragione sia in primo grado presso il Tribunale di Como, sia in appello presso la Corte d’Appello di Milano.

Il creditore, non soddisfatto, ha presentato ricorso in Cassazione. In questa sede, è stata formulata una proposta di definizione anticipata del ricorso ai sensi dell’art. 380 bis c.p.c., suggerendone l’inammissibilità. Il difensore del ricorrente ha reagito presentando un’istanza per richiedere che la Corte si pronunciasse comunque nel merito. È a questo punto che si è innestato il problema procedurale.

L’Eccezione sulla Procura Speciale del Difensore

La società controricorrente ha sollevato un’eccezione dirimente: ha contestato la validità della procura con cui il difensore del creditore aveva depositato l’istanza di decisione. Secondo la difesa della società, la procura utilizzata era generica, riferita all’intero giudizio di legittimità, e non conteneva un riferimento specifico al potere di presentare quell’istanza. Si poneva quindi il dubbio se per un atto così specifico, che contrasta una proposta di definizione accelerata, sia sufficiente la normale procura per la causa (procura ad litem) o se ne occorra una ad hoc (procura ad actum).

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Terza Sezione Civile, investita della questione, ha ritenuto che l’eccezione sollevasse una serie di interrogativi problematici di carattere generale, sui quali non esiste ancora un orientamento consolidato in giurisprudenza. La Corte ha quindi deciso di non risolvere il caso in camera di consiglio, ma di rimetterlo alla pubblica udienza per il suo “rilievo nomofilattico”, ovvero per la sua importanza nel garantire un’interpretazione uniforme della legge.

Le questioni da risolvere sono:
1. Qual è la natura della “nuova procura speciale” richiesta per l’istanza di decisione? Si tratta di una procura ad litem o di una più specifica ad actum?
2. Quali sono le concrete modalità di rilascio di tale procura per garantirne la validità?
3. Quali sono le conseguenze processuali (irregolarità, inefficacia, nullità) qualora tale procura manchi o sia viziata?

Questi punti toccano il cuore del diritto di difesa e delle formalità procedurali nel giudizio di Cassazione, rendendo necessaria una riflessione approfondita da parte della Corte nella sua composizione più solenne.

Le Conclusioni: Rinvio a Pubblica Udienza per una Decisione di Principio

In conclusione, la Corte di Cassazione non ha deciso il merito del ricorso, né si è pronunciata sulla validità della procura. Ha invece emesso un’ordinanza interlocutoria con cui ha disposto la trattazione del ricorso in pubblica udienza. Questa scelta sottolinea la delicatezza e la novità delle questioni procedurali sollevate. La futura sentenza, che scaturirà dalla pubblica udienza, è destinata a diventare un punto di riferimento fondamentale per gli avvocati, chiarendo definitivamente i requisiti formali necessari per opporsi a una proposta di definizione accelerata del ricorso e, di conseguenza, per garantire la piena tutela del diritto di difesa nel più alto grado di giudizio.

Quale procura è necessaria per chiedere una decisione nel merito dopo una proposta di definizione anticipata in Cassazione?
L’ordinanza non fornisce una risposta definitiva, ma identifica proprio questa come la questione problematica centrale. La Corte dovrà stabilire se sia sufficiente la procura generale per la causa (ad litem) o se ne occorra una specifica per questo singolo atto (ad actum). La questione è stata rimessa a una futura pubblica udienza per essere risolta.

Perché la Corte di Cassazione non ha deciso subito il caso?
La Corte ha ritenuto che le domande legali sulla natura della procura speciale fossero nuove, complesse e di “rilievo nomofilattico”, ovvero importanti per stabilire un principio di diritto che garantisca l’uniformità dell’interpretazione della legge. Pertanto, ha optato per un rinvio a pubblica udienza per consentire un dibattito più approfondito prima di emettere una decisione che avrà valore di precedente.

Cosa succede ora al ricorso?
Il ricorso è stato rinviato a nuovo ruolo. Verrà fissata una data per la trattazione in pubblica udienza, dove le parti potranno discutere ampiamente le questioni legali sollevate. La decisione finale sul merito dell’appello è quindi sospesa fino all’esito di questa udienza.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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